16 aprile: dar voce alla salute della voce

16 aprile: dar voce alla salute della voce    

 di Ida Macchi   

Come ogni anno, il 16 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Voce, una funzione che fa parte della nostra individualità, rendendoci unici, ma anche un prezioso strumento per intrecciare un legame con gli altri. Non è però inossidabile perché, complici l’usura di fiumi di parole e l’aggressione di smog, riscaldamenti, aria condizionata e veleni del fumo di sigaretta, può perdere smalto, diventare graffiata, roca, o cambiar addirittura sonorità. Capita 5 volte di più ai fumatori, rispetto a chi non hai mai toccato una sigaretta: le loro corde vocali, oltre a correre maggiori rischi, invecchiano prima. Se ci si arma per tempo, però, è possibile mantenere quella tonalità evergreen che mette ogni persona a proprio agio: con sé stesso e con gli altri. I segreti sono pochi e semplici: dire addio alle bionde e all’alcol (è tossico per le corde vocali) e poi offrire qualche cura in più alle nostra voce per mantenerla giovane e in salute. Ecco i consigli per riuscirci, suggeriti da Annamaria Zambarbieri, logopedista a Milano. 

Corde vocali all’aria 

Respirare bene: il primo segreto per conservare una voce con una tonalità calda e naturale. L’aria, infatti, sottopone le nostre corde vocali ad una ginnastica benefica che le fa vibrare, mantenendole elastiche. Perché sia efficace, però, occorre inspirare ed espirare bene. Per questo, ogni giorno è consigliabile mettere in conto qualche minuto di fitness vocale per imparare come sfruttarla al top : basta munirsi di una candela accesa, metterla a 50 centimetri dalla bocca, inspirare con il naso riempiendo i polmoni d’aria e poi soffiarla fuori dalla bocca con lentezza in modo da piegare la fiamma, senza spegnerla. L’esercizio va ripetuto 10-15 volte, con brevi pause tra una respirazione e l’altra. Poi, quando si è appreso il “ritmo” respiratorio giusto, lo si può ripetere anche mentre si passeggia, meglio se in campagna o in un’area verde della città, meno inquinate.

Canta che ti passa 

Non è importante se si è stonati o intonati, ma cantare almeno 10 minuti al giorno è un ulteriore trucco per sottoporre le nostre corde vocali ad una benefica ginnastica vocale. Canticchiando un motivetto che ci piace, senza  però forzare la voce a mo’ di soprani o tenori improvvisati, e pronunciando anche le parole della canzone, si mette in moto la respirazione diaframmatica che è quella che dà naturalmente un maggior relax alle nostre corde vocali. Non solo: seguendo il testo del brano musicale, si fanno pause al momento giusto, ottenendo una perfetta coordinazione tra suoni e respirazione. 

No alle overdose di parole 

Importante imparare a non parlare a raffica, soprattutto al telefono, quando è più facile far maratone verbali. È invece utile prender fiato ogni 7-8 parole: si perdono poche frazioni di secondo, ma sono sufficienti per inspirare e allentare la frizione tra le corde vocali, dando loro una piccola pausa. Per altro, anche la comunicazione ne guadagna. No anche a chiacchierate in locali troppo rumorosi , dove viene naturale alzare il tono della voce per riuscire a dialogare: meglio sfruttare la mimica e i movimenti delle labbra per farsi capire, senza sforzare inutilmente le corde vocali. Meglio evitare anche di schiarirsi la voce in continuazione, quando magari si ha la gola  secca: si mette inutilmente sotto stress il nostro apparato vocale. Molto meglio deglutire a vuoto, bere un bicchier d’acqua, o succhiare una caramella balsamica.

Occhio al clima 

Attenzione, soprattutto d’inverno, anche al microclima dell’ambiente in cui si soggiorna: il grado di umidità deve essere pari al 50%, valore che si raggiunge mettendo una bacinella d’acqua o un panno umido sul calorifero, la cui temperatura va regolata sui 20 gradi. Nelle giornate fredde, invece, quando si sta all’aperto ben venga la sciarpa arrotolato intorno al collo e alzata davanti alla bocca: riscalda l’aria e evita che le corde vocali si “paralizzino” per il gelo. Dopo esser stati a lungo in una zona trafficata e carica di smog, tornando a casa ok anche ad un suffumigio caldo, come consigliavano le nonne : reidrata le corde vocali. Per renderlo ancor più efficace si può infondere nell’acqua una manciata di un’erba con un’azione emolliente: malva, erisimo, camomilla o altea. 

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