
A tavola più a lungo con mamma e papà
Ida Macchi
Stare a tavola più a lungo, con mamma e papà, fa bene alla salute dei figli: è quanto emerge da una ricerca effettuata da un team dell’Università di Mannheim, in Germania, che ha monitorato alcuni gruppi famigliari con bambini con un range di età dai 6 agli 11 anni. I risultati, pubblicati su Jama Network Open, dimostrano che solo 10 minuti in più, ovvero il 50% in più rispetto ai tempi lampo che di solito scandiscono l’appuntamento con i pasti, sono in grado di migliorare l’equilibrio degli alimenti consumati dai più piccoli. Soprattutto, giocano a favore di un maggior consumo di frutta e verdura, di solito snobbati dai bambini: ben 3,32 pezzi in più di mele, banane & co e 3,66 pezzi in più di vegetali rispetto a quanto succede durante un pasto fast. Per altro, la quota aggiuntiva corrisponde ad una porzione, ovvero a 100 grammi extra di frutta e verdura che, stando ai ricercatori tedeschi, riduce il rischio di malattie cardio metaboliche dal 6% al 7%. La ricerca ha inoltre evidenziato che bambini che stanno a tavola più a lungo tendono naturalmente a mangiare le verdure fin dall’inizio del pasto, abitudine che favorisce la digestione. Bevono anche più acqua (3,70 ml in più) mentre non aumentano il consumo di pane e salumi. “E anche questo giova alla loro salute: troppi insaccati aumentano i rischio di malattie metaboliche e cardiache”, commenta la dottoressa Lucilla Titta, nutrizionista, ricercatrice dell’Istituto Europeo di Oncologia.
Maggior sazietà
Ma c’è un ulteriore vantaggio: i bambini masticano naturalmente con maggior lentezza e questo migliora il processo digestivo e affina la sensibilità ai sapori e agli aromi, orientando il loro gusto verso alimenti sani e di qualità e non verso cibi spazzatura. “Soprattutto, riduce il rischio di sovrappeso e obesità, problema diffuso nel nostro Paese: stando agli ultimi dati, i bimbi con obesità sono il 9,4%, mentre quelli in sovrappeso sono circa il 20%”, sottolinea la dottoressa Titta.” La lentezza è alleata della sazietà: la fame si placa solo se si mangia in almeno 20 minuti perché durante un pasto l’ organismo, anche dei più piccoli , ha bisogno di sapere quando è il momento di fermarsi. Se ne occupano due ormoni, la grelina e la leptina che, interagendo tra loro, segnalano al cervello che lo stomaco è pieno, ed è tempo di smettere. Questo processo impiega proprio circa 20 minuti prima di giungere al termine e determinare il senso di sazietà. Ecco perciò che masticare lentamente dà tempo all’organismo di rendersi conto di aver consumato abbastanza cibo e riduce i rischi che un bambino mangi più del dovuto, mettendo su peso”. Insomma, un intervento semplice e poco costoso che ha riflessi benefici sulla salute.
In pratica
Per far sì che rimanere un 50% di tempo in più a tavola con i propri figli sia una strategia vincente, è bene mettere in campo alcuni trucchi: ecco quelli suggeriti dalla dottoressa Titta.
Stabilire regole trasparenti, indicando che restare a tavola per un certo periodo di tempo (almeno 20 minuti) vale per tutti i membri della famiglia. Insegnare inoltre ai più piccoli un po’ di bon ton, spiegando loro che bisogna attendere la fine del pasto e che ci si alza da tavola solo dopo aver finito e aver chiesto il permesso.
Per far sì che il tempo in più non sia un supplizio, sfruttare il momento della tavola anche per chiacchierare con i propri figli, per confrontarsi in modo disteso sul quel che è successo durante la giornata e per esprimere pareri anche su quel che si sta mangiando, magari scherzando e aprendosi sulle proprie emozioni. Insomma, condividere il cibo ma anche le esperienze, in modo che lo stare a tavola sia un momento di relax e di vera relazione.
Scegliere, almeno inizialmente, di “allungare” il pasto serale, invece di orientarsi su prima colazione o pranzo, quando anche mamma e papà di solito hanno più fretta, complici impegni lavorativi e incombenze domestiche.
Disporre la verdura sul tavolo in bella vista, sin dall’inizio del pasto, meglio se tagliata a pezzetti a mo’ di pinzimonio: per dare modo ai bambini di consumarla agevolmente. Stesso trucco anche per la frutta.