Aggressioni alle donne: il workout per imparare a difendersi

di Anna Benedetto

Secondo un rapporto[1] pubblicato dall’OMS, in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research Council, l’abuso fisico e/o sessuale è un problema sanitario che colpisce un terzo delle donne nel mondo (anche in Italia 1 donna su 3 ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza).

La violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”: ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli.

Lo “sguardo” giusto per evitare le situazioni di pericolo

Come si fa prevenzione per le malattie, si può farla anche per ridurre il rischio di una aggressione: occorre imparare a tenere gli occhi sempre aperti ed accendere i radar, cercare di non farsi sopraffare della paura ma al contempo evitare di sovrastimarsi super eroi.

Si chiama “Occhi di Ragazze” l’iniziativa ospitata da Bibione Beach Fitness 2021 (in streaminggratuito per il pubblico femminile da qualsiasi latitudine) il 17, 18 e 19 settembre, che insegna le donne a prevenire la violenza.

La lezione per le “ragazze”: più attenzione, meno eroismo

 Maximilian Arcidiaco, trainer da venti anni nel mondo delle arti marziali, garantisce che dal punto di vista sportivo per automatizzare un movimento occorre averlo eseguito dalle 500 alle 4mila volte. Questa stima tende ad aumentare se moltiplicato per il fattore “paura”, ragionevolmente causata da una aggressione. Ragion per cui un corso di poche ore non può essere sufficiente a trasformare una donna nella protagonista di Kill Bill!

Il tipo di training proposto in queste tre giornate è dunque focalizzato alla prevenzione del pericolo mettendo in atto una serie di atteggiamenti, strategie e buone pratiche per instaurare situazioni di sicurezza (in casa, in auto, per strada) e la riduzione del rischio di cadere vittime di violenza.

Per evitare i rischi, fare “amicizia” con l’ansia

Arcidiaco nella sua lezione parla anche dell’importanza di conoscere l’ansia (la resilienza di chi per esempio ha già fatto esperienza di un attacco di panico), per poterla gestire anche in situazioni di pericolo reale per la propria vita come può essere un tentativo di aggressione da parte di uno sconosciuto.

Finalità primaria del training è saper individuare preventivamente situazioni di pericolo mantenendo allerta e self control nel caso di un’aggressione. La difesa personale resta l’ultima ratio per sottrarsi ad un’aggressione fisica apprendendo le mosse giuste (come  liberarsi da una stretta o assestare un calcio potente) tra le varie tecniche di arti marziali.

S.O.S Violenza: a chi rivolgersi[2]

“Se in mare c’è qualcuno che rischia di affogare e tu non sai nuotare, cosa fai? Ti butti anche tu o chiami i soccorsi?” chiede a fine lezione Arcidiaco alle sue allieve.
La risposta ovviamente la conosciamo tutti. Tocca trovare il coraggio di metterla in pratica.

112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare:

in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;

se si è vittima di violenza psicologica;

se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);

se il maltrattante possiede armi.

Numero antiviolenza e anti stalking 1522 – Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, in diverse lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L’App 1522,  disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici.

App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche

Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza

Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle pari opportunità

Farmacie, per avere informazioni se non è possibile contattare subito i Centri antiviolenza o i Pronto soccorso

Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se si è subita violenza sessuale. Personale esperto risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00.

Poliambulatorio dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), dall’8 marzo 2021 è attivo il Servizio Salute e Tutela della Donna, dedicato alla presa in carico delle donne più fragili o comunque bisognose di assistenza sanitaria e psicologica.

[1] Estratto del rapporto OMS: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_942_listaFile_itemName_0_file.pd

[2] LINK Pagina Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4498&area=Salute+donna&menu=societa

https://mohre.it

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