
Allarme botulino: casi di botulismo dopo uso gastrico, ma nessun rischio per uso estetico e neurologico
Ida Macchi
Alert dell’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: dalla fine di febbraio al 10 marzo 2023 in Europa sono stati segnalati 67 casi di botulismo, una grave intossicazione legata a iniezioni intragastriche della tossina botulinica, effettuate per dimagrire. Ben 53 dei casi sono stati segnalati in Turchia, dove la procedura viene propagandata come un’alternativa meno invasiva delle metodiche della chirurgia bariatrica per perdere peso. Durante una gastroscopia, praticata dopo una blanda sedazione, nella parete dello stomaco viene effettuata un’iniezione di tossina botulinica che paralizza la parete dello stomaco, rallentando così lo svuotamento gastrico. Risultato: un senso di sazietà anche dopo un piccolo pasto, effetto che dura per ben 6 mesi. Il tutto,in totale sicurezza, dicono. Ma non è così : il botox gastrico non è autorizzato negli stati dell’Unione Europea, dove è considerato off label”, precisa il dottor Nicola Provenza, gastroenterologo e specialista in endoscopia digestiva a Salerno. “Inoltre, non esistono prove scientifiche valide della sua efficacia: gli studi su questo fronte sono di scarsa qualità e su piccoli numeri. Anche i test che ne assicurano la sicurezza non sono rigorosi e la letteratura scientifica smentisce che garantisca una perdita del 10-15% del peso, come promesso. I pericoli per la salute, invece, ci sono, anche se al momento non è ancora chiaro se dipendono dall’uso di dosi eccessive di botox, dall’impiego di una tossina non certificata, o da errori nella procedura”. La prudenza e la corretta informazione sono perciò d’obbligo.
Veleno potentissimo se ingerito o in caso di uso improprio
“Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium Botulinum e può formarsi nelle conserve e nei preparati sottolio fatti in casa, ma chiusi senza le necessarie precauzioni: in assenza di ossigeno, il batterio ne produce grandi quantità e l’alimento diventa un vero e proprio veleno”, spiega il dottor Provenza. “Non a caso, è una delle sostanze in prima linea come possibile arma biologica e per il bioterrorismo: è in grado di attaccare il sistema nervoso (nervi, cervello e midollo spinale), causando prima debolezza e affaticamento e in seguito una paralisi muscolare flaccida che può rendere difficile la respirazione e/o la deglutizione, tanto da risultare addirittura fatale”. Infatti, alcuni dei pazienti trattati con il botox gastrico hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere e, nei casi più seri, essere ricoverati in terapia intensiva dove è stata loro somministrata l’anti-tossina botulinica, cioè anticorpi in grado di neutralizzare il veleno.
“Su questo tipo di trattamento sono necessari approfondimenti, esperienze e dati validati che possano essere di assoluta garanzia per il paziente”, suggerisce il dottor Provenza. “Inoltre aldilà dei pericoli legati alla tossina, va fatto un ragionamento più ampio e responsabile anche su altre metodiche scelte per combattere l’obesità (farmaci, chirurgia bariatrica, liposuzione, approcci nutrizionali impropri). Occorre costruire un percorso nel quale vi sia il supporto di una equipe multidisciplinare che prenda in considerazione anche gli aspetti psicologici, motivazionali, sociali, emozionali e relazionali della singola persona/paziente. Soltanto in questa dimensione l’aspetto della perdita di peso può essere inteso come un obiettivo di salute, nella sua accezione più ampia, e reggersi su aspetti non solo legati al “disagio”, ma sostenuto nel tempo dal benessere psico-fisico come “spinta motivazionale” prioritaria, senza correre pertanto il rischio di interrompere un percorso delicato, poiché non affrontato in maniera integrata”.
Alleato della bellezza
Nessun rischio di botulismo, invece, con il botox usato in medicina estetica che non ha niente a che vedere con quello gastrico. “La dose impiegata è 700 volte inferiore a quella considerata tossica e viene utilizzata, secondo precise linee guida, per “allentare” i muscoli responsabili della formazione delle rughe d’espressione: sulla fronte, alla radice del naso, o nella zona perioculare”, spiega il dottor Maurizio Benci, dermatologo e vicepresidente dell’ Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino (A.I.T.E.B.). “In Italia è un farmaco certificato dal Ministero della Salute, che ne ha autorizzato l’uso a fini estetici, viene sempre diluito con soluzione fisiologica e agisce in un raggio pochi millimetri dal punto di inoculazione, senza rischi che migri a distanza. Poche anche le reazioni indesiderate, per altro reversibili: un mal di testa che si risolve nel giro di 24 ore, piccoli ematomi o lividi nella sede di iniezione, o un abbassamento della palpebra (ptosi), eventualità in agguato se c’è un errore di inoculazione, o se nelle 3-4 ore successive al trattamento si fa attività fisica, ci si stropiccia il viso, o si fanno movimenti eccessivi della testa”.
Ok per spasmi ed eccessiva sudorazione
In Italia il botox è autorizzato ed è sicuro anche per attenuare spasmi muscolari che alimentano certe forme di strabismo, per il blefarospasmo che provoca l’ammiccamento e/o la chiusura involontaria di una o entrambe le palpebre “ e per la cefalea tensiva cronica che dura più di 10 giorni al mese”, sottolinea il professor Fabio Antonaci, docente di Neurologia all’Università di Pavia, Past President della Federazione Europea delle Cefalee. “La tossina, purificata e a dosaggi precisi, viene iniettata seguendo una mappa ben definita, ovvero su ben 31 punti disseminati su collo muscoli temporali e frontali, dove inibisce lo stimolo nervoso che produce la contrattura, contrastando così il dolore. Per avere buoni risultati si deve mettere in conto 1 seduta ogni 3 mesi, per 3-5 volte. Il trattamento è a carico del SSN, ma va effettuato in centri per la diagnosi e la cura delle cefalee e quindi affidandosi alle mani di uno specialista neurologo. L’indice di successo: intorno al 40-50%. La tossina è autorizzata anche per il trattamento dell’eccessiva sudorazione delle ascelle: “blocca l’acetilcolina, la sostanza che di solito conduce l’impulso nervoso alle ghiandole sudoripare, per metterle in funzione”, spiega il dottor Marcello Costa Angeli, esperto della chirurgia del Sistema Nervoso Simpatico. “Viene iniettata con micropunture superficiali, praticate a distanza di un centimetro e mezzo l’una dall’altra nel cavo ascellare, e i risultati durano circa 4-6 mesi, tempo necessario perché le terminazioni nervose si rigenerino. Si può ripetere il trattamento, con tranquillità e in tutta sicurezza, anche un paio di volte l’anno”.