Basta mangiare tante verdure per prevenire le malattie cardiovascolari?

Di Valentina Di paola

Assumere grandi quantità di verdure e vegetali è uno dei principali e più diffusi consigli rivolti a chi intende prestare attenzione alla salute, specialmente per la promozione del benessere cardiaco. Ma un comportamento alimentare basato su un elevato consumo di verdure potrebbe non essere sufficiente per raggiungere questo scopo. Questo, almeno, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition, condotto dagli scienziati dell’Università di Oxford, dell’Università di Hong Kong e dell’Università di Bristol, che hanno analizzato i dati della biobanca britannica per valutare l’impatto sull’organismo associato a una dieta fortemente incentrata sulle verdure. Secondo le statistiche ufficiali, solo un americano su dieci mangia abbastanza frutta e verdura (numeri che salgono nettamente nei paesi che adottano invece la dieta mediterrenea). Ricche di nutrienti, le verdure sono a basso contenuto di sodio e grassi saturi, e sono legate a una serie di benefici per l’organismo. Vengono spesso indicate come superfood per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, che costituiscono la prima causa di decesso a livello globale. 

Cotte o crude, le verdure potrebbero non essere sufficienti a promuovere la salute del cuore 

Il gruppo di ricerca, guidato da Qi Feng, ha considerato i dati di oltre 400 mila persone che all’inizio del periodo di osservazione non manifestavano sintomi associati alle malattie cardiovascolari. I partecipanti sono stati sottoposti a un questionario volto a determinare le loro abitudini alimentari e la tendenza a mangiare verdure crude piuttosto che cotte. Il follow-up, della durata di 12 anni, ha mostrato che un consumo più elevato di verdure crude era collegato a un rischio ridotto di sperimentare malattie cardiache e decesso, mentre l’associazione con gli stessi alimenti cotti non sembrava particolarmente significativa I ricercatori specificano però che i mangiatori di verdure erano più facilmente correlati a una serie di altri fattori, come l’appartenenza al genere femminile, un livello di istruzione più avanzato, un indice di massa corporea più basso e una maggiore propensione a svolgere attività fisica. Dopo aver considerato le variabili socioeconomiche e quelle legate allo stile di vita, come la probabilità di fumare, l’uso di integratori e l’attitudine ad essere fisicamente più attivi, gli scienziati hanno concluso che questi fattori potevano essere maggiormente predittivi di un rischio meno elevato di sviluppare malattie cardiache rispetto all’assunzione di verdure. I cambiamenti nello stile di vita, spiegano gli autori, potrebbero quindi ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari in misura maggiore rispetto all’assunzione di verdure. Come limitazione, gli studiosi evidenziano l’utilizzo di dati auto-riferiti, che non sempre sono completamente attendibili a causa di dimenticanze o disattenzioni. 

Le verdure fanno comunque bene, parola degli esperti

Ci sono alcune considerazioni da effettuare su questo articolo – osserva Taylor C. Wallace, esperto di nutrizione e alimentazione presso la Produce for Better Health Foundation, che non è stato coinvolto nella ricerca – esaminando i dati in modo complessivo, le verdure cotte e crude sembrano comunque fornire un significativo grado di protezione dal rischio di malattie cardiovascolari. Gli autori hanno inoltre valutato l’assunzione di vegetali solo all’inizio dello studio, per cui il lavoro non restituisce un quadro completo della situazione”. Il team di Wallace ha condotto un’analisi diversa, sottoponendo i partecipanti a questionari per più di una volta, perché, spiega l’esperto, le abitudini alimentari possono cambiare nel tempo. “Dati i limiti del lavoro – afferma Wallace – credo che le persone non debbano rinunciare all’assunzione di verdure, che possono portare a numerosi benefici per l’organismo”. “Mediterranea, DASH (contro l’ipertensione) e TLC (Therapeutic Lifestyle Changes) – commenta Melissa Azzaro, dietista di Hormonally Yours, un canale di nutrizione – sono tre regimi alimentari differenti, che hanno mostrato effetti positivi per la salute del cuore e ruotano attorno alla centralità delle verdure. In generale, sappiamo che una dieta ricca di nutrienti, a base di cibi integrali, fibre, antiossidanti e grassi saturi sembra essere la soluzione migliore per supportare la salute del cuore. Consigliamo di assumere il giusto quantitativo di fibre e verdure, che costituiscono comunque un alimento positivo per l’organismo, e di includere una varietà di prodotti nel regime alimentare, secondo le linee guida ufficiali”. 

LINK A STUDIO: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnut.2022.831470/full  

https://mohre.it

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