BraYn 2023: il congresso delle neuroscienze per i giovani ricercatori a Napoli

La sesta edizione del congresso BraYn è pronta a riunire oltre 400 giovani ricercatori nel campo delle neuroscienze a Napoli dal 27 al 29 settembre presso l’Aula Magna del CESTEV. Questo format unico in Europa si concentra su giovani talenti under 40, l’età ideale per contribuire al progresso scientifico nel campo delle neuroscienze.

Il tema centrale di quest’anno è la neuroimmunologia e la sua relazione con malattie come l’Alzheimer, le demenze e i processi neurodegenerativi. Si stima che quasi 3 milioni di pazienti siano a rischio di queste malattie in Italia.

Il Professor Michal Schwartz, esperto di neuroimmunologia presso il Weizmann Institute of Science in Israele, sottolinea l’importanza del sistema immunitario nel mantenimento e nella riparazione del cervello. Il malfunzionamento del sistema immunitario può influire negativamente sul cervello, causando infiammazioni che contribuiscono al declino cognitivo. Le ricerche della Professor Schwartz indicano che le cellule del sistema immunitario possono svolgere un ruolo chiave nel contrastare la malattia di Alzheimer e altre condizioni cerebrali.

Un altro ospite di rilievo è il Professor Richard Morris, noto neuroscienziato britannico e direttore del Centre for Cognitive and Neural Systems di Edimburgo. Il Professor Morris si occupa della neurobiologia dell’apprendimento e della memoria, cercando nuove terapie per i disturbi cognitivi associati all’Alzheimer.

Il congresso BraYn offre tre diverse aree di discussione: ricerca di base, ricerca applicata e ricerca clinica. Questo evento annuale ha creato una rete di oltre 400 giovani ricercatori in tutta Europa, dimostrando il potenziale dei talenti emergenti nel campo delle neuroscienze.

L’Italia, nonostante la limitata disponibilità di finanziamenti, si è affermata come leader europeo nella ricerca neuroscientifica. Gli italiani sono secondi solo ai tedeschi nell’ottenere finanziamenti per la ricerca, dimostrando la qualità della ricerca scientifica nel paese.

L’attenzione verso BraYn dimostra anche la crescente importanza sociale delle neuroscienze a fronte dell’aumento delle malattie neurodegenerative, tra cui l’Alzheimer, il morbo di Parkinson e le ischemie cerebrali. In Italia, milioni di persone sono colpite da queste malattie, che rappresentano già ora alcune delle principali cause di invalidità.

Lo scopo principale è stimolare la condivisione di conoscenze tra giovani ricercatori e promuovere nuovi progetti di ricerca. L’evento mira anche a sfruttare la digitalizzazione dei dati scientifici per consentire una maggiore interscambiabilità delle informazioni e delle scoperte.

La sesta edizione di BraYn sarà l’occasione per giovani ricercatori di confrontarsi su temi cruciali nel campo delle neuroscienze e promuovere una maggiore comprensione delle malattie cerebrali.

Per ulteriori informazioni sull’evento, si può visitare il sito web ufficiale qui.

https://mohre.it

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