
Cambia abitudine! L’appello per la Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale
di Valentina Arcovio
Ridurre gradualmente il consumo di sale fino a portarlo a meno di 5 grammi al giorno. E’ questo il target raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e che anche quest’anno è al centro della Settimana mondiale sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, che si conclude il prossimo 20 marzo. L’iniziativa è promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), associazione con partner in 100 Paesi di diversi continenti. L’obiettivo principale di WASSH è quello sensibilizzare i governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia, nonché di incoraggiare le aziende alimentari a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che circa tre quarti del sale consumato è già presente in cibi processati e confezionati.
I cinque grammi di sale al giorno corrispondono a un cucchiaino piccolo da caffè, ma in questo cucchiaino è ricompreso sia il sale che aggiungiamo noi in cucina o a tavola sia quello contenuto negli alimenti confezionati, quindi calcoliamo che tra quello che aggiungiamo alla cottura e quello a tavola non deve superare il mezzo cucchiaino.
Troppo sale rappresenta un fattore di rischio per molte malattie
Un consumo eccessivo di sale favorisce un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dal 2020 WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso, che mira a ridurre l’introito dello zucchero aggiunto ampliando, così, gli aspetti della riformulazione per aiutare i Paesi di tutto il mondo ad adottare un’alimentazione più sana. WASSH ha dedicato la settimana mondiale 2022 al tema “Shake the Habit!” (“Cambia l’abitudine”) per sensibilizzare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti. È poi sempre importante ricordare a tutti di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, in particolare affinando le proprie ricette o creandone di nuove, ugualmente saporite grazie a spezie ed erbe aromatiche, e di ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, ecc.).
In Italia il consumo di sale è doppio
A livello globale il consumo giornaliero di sale è in media il doppio del valore raccomandato dall’Oms. In Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al dì soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne. Tali valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall’Oms. “È, quindi, fondamentale proseguire l’impegno da parte delle aziende alimentari, delle Istituzioni e dei cittadini per la riduzione dell’introito di sodio attraverso la riformulazione dei prodotti alimentari e il minor ricorso all’utilizzo del sale in cucina e a tavola”, su legge sul sito del ministero della Salute italiano.
5 azioni concrete per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno
Una prima strategia per ridurre il consumo di sale è quello di ricorrere a erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche, pepe nero e agrumi per aggiungere sapore al tuo cibo. Si raccomanda inoltre di scolare e risciacquare verdure e legumi in scatola e di mangiare più frutta e verdura fresca. Gli esperti invitano anche a controllare le etichette prima di acquistare un prodotto alimentare in modo tale da scegliere quelli meno salati. Infine, si consiglia di ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite, consentendo alle papille gustative di adattarsi. E si consiglia di non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.
LINK A FONTE: https://www.worldactiononsalt.com/