Collagene sotto forma di integratore: funziona o no?

Ida Macchi

E’ una proteina fondamentale per la salute di muscoli, articolazioni e pelle, tanto che sul mercato esiste una gamma di integratori che la contengono e che promettono di rigenerarla, riducendo così i problemi legati al suo invecchiamento. Già, perché con il passar del tempo, il collagene perde le sue caratteristiche e si trasforma in una proteina “attempata”, meno efficiente nel far fronte alle sue funzioni.

Pelle in prima linea 

La prima a farne le spese è la pelle. ”Il collagene lavora in sinergia con l’acido ialuronico e le fibre elastiche reticolari cutanee, creando il terreno di sostegno del derma, ovvero del tessuto connettivo su cui appoggia l’epidermide”, spiega la professoressa Magda Belmontesi, dermatologa e docente al Master di medicina estetica dell’Università Di Pavia. “Ecco perciò che, a mo’ di pilastro, mantiene ben strutturata la pelle, fornendole forza e elasticità, tanto da essere considerato una sorta di elisir di giovinezza. Tra i 20 e i 30 anni, però, il nostro organismo comincia a produrne meno e, soprattutto, il collagene va incontro ad un invecchiamento, sia legato al passar del tempo che alle aggressioni dei raggi solari. Per di più, questo processo può essere accelerato da cattive abitudini di vita come il fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcolici, una dieta ricca di zuccheri aggiunti e di cibi ultraelaborati. Il risultato? All’interno della proteina si creano dei legami crociati che la rendono rigida e fibrotica e quindi incapace di adattarsi sia alle contrazioni muscolari che alla forza di gravità. Questa degenerazione, associata ad un fisiologico assottigliamento dello strato del derma, determina una lassità e un cedimento dei tessuti cutanei”. Insomma, comparsa di rughe e minor tono del rivestimento di tutto il nostro corpo.

Ok agli integratori ?

Per correre ai ripari e reintegrare le perdite, perciò, la prima tentazione è quella di ricorrere a bustine, drink o perle che contengono la preziosa proteina. Ma è una scelta corretta, o rischia invece di essere un poco efficace spreco di denaro? “Gli integratori in commercio contengono grosse molecole di collagene, compresi anche quelli in formulazione idrolizzata: proprio per le loro dimensioni, vengono decomposte e metabolizzate nelle vie digestive e non riescono ad essere assorbite e utilizzate dalla pelle”, spiega la professoressa Belmontesi. “La vera soluzione per migliorare la formazione di collagene e avere benefici a livello cutaneo, è invece quella di fornire all’organismo formulazioni di amminoacidi essenziali, a base per esempio di glicina, leucina, prolina, N- acetilcisteina, L-triptofano e L-serina , specifici per la pelle: migliorano il lavoro dei fibroblasti, le cellule deputate a formare molecole di sostegno cutaneo, offrendo loro materia prima per sintetizzare anche il collagene”.

Articolazioni

Con il calo del collagene, guai in vista anche per la resilienza delle articolazioni. “Grazie a questa proteina, le cartilagini resistono all’usura e permettono un buon gioco tra i capi articolari, funzionando da ammortizzatori che rendono fluido il movimento”, spiega il dottor Luca Bertini, ortopedico e esperto di medicina e nutrizione naturali. “Con l’età, ma anche con la complicità di movimenti ripetitivi (compreso quello di manovrare il mouse del pc), nell’organismo cala sia il collagene di tipo 1 che dà elasticità alle ossa, che quello di tipo 2 che protegge tutte le “giunture”, comprese quelle della colonna vertebrale. Risultato: ginocchia doloranti, polso rigido e dolente, o collo e  schiena infiammate e che si fanno sentire. Anche il liquido sinoviale che funziona da lubrificante articolare non viene più prodotto in modo corretto. Risultato: osteoartrite, e quindi un‘infiammazione che tende a degenerare in artrosi, ovvero nell’usura dell’articolazione”.

Integratori si o no ?

“Gli integratori di collagene non sono però di grande aiuto: oltre ad essere poco assorbibili, offrono un nutrimento che non è sufficiente a prevenire i danni, o addirittura a “ringiovanire” le articolazioni colpite dall’artrosi”, sottolinea l’ortopedico. “Per rallentare la degenerazione articolare, lo si dovrebbe utilizzare a dosi elevate, ben diverse da quelle delle capsule in commercio, e quindi anche sotto stretto controllo medico”. Alcuni studi dell’Università della California, che devono però essere confermati da ulteriori ricerche su larga scala, stanno però valutando se incorporare il collagene idrolizzato nei programmi di allenamento dei giocatori di rugby può aiutare a migliorare le loro prestazioni atletiche, proprio perché la proteina potrebbe regalare una maggior resistenza muscolare e più velocità. “Per aiutare le articolazioni colpite dall’artrosi, invece, meglio ricorrere a integratori a base di condroitin solfato e glutammina, effettivamente in grado di nutrirle e rigenerarle”, suggerisce il dottor Bertini. “Attenzione, però, perché possono però avere effetti collaterali: il condroitin solfato viene estratto dai crostacei e può scatenare reazioni allergiche. Come tali, vanno usati sotto controllo medico. La supervisione dello specialista è importante anche perché l’artrosi va ben inquadrata e, dopo una certa età, spesso si associa o viene peggiorata da altri problemi: minor tono muscolare, un ginocchio varo o valgo, per esempio. Le cure devono essere ‘cucite’ su misura”.               

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