
Cosa sono i deserti alimentari e in che modo influiscono sulla salute?
Redazione
I ‘deserti alimentari’ (food desert) sono regioni in cui le persone hanno un accesso limitato a cibo sano ad un prezzo accessibile. Senza l’accesso a cibi sani, le persone che vivono nei deserti alimentari possono essere maggiormente a rischio di malattie legate allo stile di vita alimentare, come obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Quello di vivere in un food desert è un fenomeno che coinvolge circa 25 milione di cittadini statunitensi.
Ciò potrebbe essere dovuto al fatto di avere un reddito basso o di dover viaggiare più lontano per trovare opzioni alimentari salutari.
Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) definisce un deserto alimentare come un’area che ha un tasso di povertà maggiore o uguale al 20% o un reddito familiare medio non superiore all’80% del reddito familiare medio nelle aree urbane, o 80% del reddito familiare medio in tutto lo stato nelle aree non urbane.
Per qualificarsi come deserto alimentare, un’area deve soddisfare anche alcuni altri criteri. Nelle aree urbane, almeno 500 persone o il 33% della popolazione devono vivere a più di 1 miglio dal grande negozio di alimentari più vicino. Nelle zone rurali, almeno 500 persone o il 33% della popolazione devono vivere a più di 10 miglia dal grande negozio di alimentari più vicino.
Negli Stati Uniti, uno dei paesi più ricchi del mondo l’USDA ha identificato circa 6.500 deserti alimentari tra il 2000 e il 2006. Sarebbero circa 23,5 milioni le persone negli Stati Uniti vivono in aree a basso reddito che si trovano a più di 1 miglio dal grande negozio di alimentari più vicino. Di queste persone, 11,5 milioni hanno un reddito basso.
Nel Regno Unito vivono in deserti alimentari più di un milione e duecentomila persone: si tratta in quartieri in cui la povertà, la carenza di trasporto pubblico e la scarsità di grandi supermercati limitano gravemente l’accesso a frutta e verdura fresche a prezzi accessibili. Si tratta di zone suburbane con una popolazione tra le 5.000 e le 15.000 persone, che hanno solo due supermercati o anche meno, contro i tre-sette delle altre zone, e che quindi sono serviti principalmente da piccoli negozi con prezzi più alti. Le persone colpite sono quelle più disagiate, gli anziani e i disabili, impossibilitati a spostarsi per fare la spesa.
Sono a maggior rischio di diventare ‘food desert’ le zone che presentano le seguenti caratteristiche: avere popolazioni molto numerose o molto sparse, reddito basso, alti livelli di disoccupazione, accesso inadeguato ai trasporti, un basso numero di rivenditori di generi alimentari che forniscono prodotti freschi a prezzi accessibili
Il rapporto rileva inoltre che le aree rurali situate nell’ovest, nel Midwest e nel sud degli Stati Uniti hanno molte più probabilità di essere deserti alimentari rispetto alle aree rurali situate nel nord-est. Ciò può essere dovuto al fatto che le aree rurali del nord-est tendono ad essere più vicine alle aree urbane che contengono negozi di alimentari.
Secondo il rapporto USDA del 2012, alcune ricerche suggeriscono che i quartieri costituiti principalmente da minoranze etniche a basso reddito hanno un accesso limitato ai supermercati rispetto ai quartieri più ricchi, prevalentemente bianchi.
La recensione cita anche una ricerca che suggerisce che alcuni quartieri a basso reddito hanno un numero maggiore di negozi di alimentari e vivono più vicino a questi negozi rispetto alle persone più ricche ma non hanno la disponibilità economica per acquistare cibi freschi e piu sani.
Nelle zone rurali, il fattore predittivo più importante dell’accesso al cibo è la mancanza di trasporti. Ciò significa che le persone che non hanno la propria bicicletta o veicolo e non hanno accesso ai trasporti pubblici hanno maggiori probabilità di non avere accesso a cibi sani. E anche quando i minimarket e i piccoli negozi di alimentari vendono cibi salutari, spesso sono troppo costosi per le persone con un reddito basso.
La mancanza di accesso a cibi salutari e un facile accesso ai fast food possono essere collegati a diete povere ad alto contenuto di zucchero, sodio e grassi malsani. Ciò può contribuire a condizioni legate alla dieta come ipertensione e malattie cardiovascolari. Chi vive in un deserto alimentare sconta una esposizione di 2,5 volte superiore al cibo malsano, iper processato e ricco di carboidrati, sale e grassi, con conseguente maggior incidenza di ipertensione, obesità, diabete e patologie cardiovascolari.
Ai deserti si associano anche le ‘paludi alimentari’ ossia regioni che forniscono un accesso inadeguato a cibo sano e conveniente, con una sovrabbondanza di opzioni alimentari meno salutari.
Il Community Food Projects Competitive Grant Program finanzia progetti alimentari sostenibili che aiutano le comunità a basso reddito ad accedere a diete nutrienti e culturalmente accettabili.
Le soluzioni a cui si sta pensando sono molteplici e comprendono: aumentare la disponibilità di cibi sani e di provenienza locale attraverso negozi di alimentari a prezzi accessibili, aumentare i mercati accessibili, mettere a disposizione orti comunitari, finanziare programmi di assistenza alimentare no gruppi di acquisto,aumentare l’accesso ai mercati degli agricoltori locali e sostenere pratiche agricole sostenibili che proteggano l’aria, l’acqua, il suolo e gli habitat