
Cos’è il neuroma di Morton che ha costretto Letizia di Spagna a rinunciare ai tacchi alti?
di Valentina Arcovio
Niente tacchi alti per la regina di Spagna Letizia. E’ il prezzo da pagare per chi soffre di neuroma di Morton. Si tratta di una patologia molto dolorosa, che colpisce il terzo nervo digitale comune, un nervo esclusivamente sensitivo che innerva il terzo e quarto dito del piede. E’ causato da microtraumi compressivi che, nel tempo, portano alla formazione di tessuto fibroso all’interno del nervo e quindi ne aumentano le dimensioni. Passando fra le teste dei metatarsi il nervo, così ispessito, viene compresso e da qui la sintomatologia. Le cause di questi microtraumi possono essere ricercate nella conformazione del piede, alluce valgo, piede piatto o piede cavo, e sono tutte condizioni che si associano a un problema di appoggio dell’avampiede. I tacchi alti, pur essendo dolorosi e praticamente proibitivi per chi soffre di neuroma di Morton, non ne sono la causa.
I tacchi alti possono peggiorare i sintomi, ma non se sono la causa
I tacchi alti quindi possono quindi aumentare e aggravare la sintomatologia, ma il loro utilizzo non ne aumenta il rischio. Il dolore di chi ne soffre è simile a una scossa elettrica, associato soprattutto all’appoggio del piede, che si irradia verso le dita e da cui spesso il paziente trova sollievo solo togliendosi le scarpe. Il dolore, tuttavia, non è costante, ma si alterna a momenti (anche giorni) asintomatici e può comparire anche associato formicolio, o con il piede a riposo, persino mentre si sta dormendo. A soffrirne più di frequente sono le donne dai 50 ai 60 anni d’età. Le terapie per il neuroma di Morton possono essere in un primo momento conservative e, dunque, non necessitare il ricorso alla chirurgia. Parliamo per esempio di infiltrazioni cortisoniche, o dell’utilizzo di plantari che migliorino l’appoggio del piede e allevino la compressione sul nervo.
L’approccio chirurgico è efficace e mini-invasivo
Tuttavia, non sempre l’approccio conservativo porta a risultati definitivi, poiché il dolore tende spesso a ripresentarsi ed è sconsigliato riproporre troppo a lungo infiltrazioni cortisoniche. Se le dimensioni del neuroma superano i 4-5 mm è consigliato il trattamento chirurgico. La chirurgia che si predilige è quella che si avvale di tecniche mininvasive, dunque per mezzo di una piccola incisione cutanea longitudinale sul dorso del piede (circa 2 cm), il chirurgo accede alla zona intermetatarsale per isolare e asportare il neuroma. Secondo gli specialisti, l’asportazione del nervo non determina problematiche nella deambulazione e nella funzionalità delle dita del piede, solo una piccola insensibilità sulla faccia interna delle dita. La ripresa del paziente, inoltre, è relativamente veloce e prevede l’utilizzo di una calzatura in talo per due settimane, non servono stampelle né fisioterapia.
LINK A FONTE: nessuna in particolare, ma se ne devo segnalare una c’è questa https://www.humanitas.it/news/neuroma-morton-sintomatologia-e-trattamento/#:~:text=Per%20Neuroma%20di%20Morton%20si,neuromi%20negli%20altri%20spazi%20intermetatarsali.