
Covid-19, il vaccino altera il ciclo mestruale, ma non compromette la fertilità
di Valentina Arcovio
Moltissime donne riferiscono di aver subito alterazioni del ciclo mestruale dopo la vaccinazione anti-Covid. Gli aneddoti sono numerosissimi e hanno creato un tam tam sui social. Nel frattempo gli scienziati si erano già concentrati su questo ed ecco quindi arrivare il primo studio sull’argomento che conferma a tutti gli effetti l’esistenza di un legame tra vaccino antiCovid e cambiamenti nel ciclo mestruale. Nulla di grave e permanente, ma le donne che raccontano la loro esperienza dicono il vero. Un gruppo di ricercatori dell’Oregon Health and Science University ha infatti mostrato che la vaccinazione può causare cambiamenti temporanei al ciclo mestruale. Stando a quanto riportato dalla rivista Obstetrics & Gynecology, le alterazioni in questione sono piccoli ritardi, poco meno di un giorno, dopo la seconda dose. E nelle donne che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino nell’arco temporale di un singolo ciclo mestruale hanno sperimentato un ritardo del ciclo successivo in media di due giorni.
Le alterazioni al ciclo mestruale sono passeggere e innocue
Queste alterazioni, secondo lo studio, sono scomparse uno o due mesi dopo l’iniezione. Nessun danno o alterazione permanente. Per Alison Edelman, autrice principale dello studio, queste informazioni possono essere utili a preparare le donne ai possibili effetti della vaccinazione in modo che non debbano preoccuparsi inutilmente. La scienziati, infatti, ribadisce che i risultati dello studio non dicono affatto che il vaccino antiCovid influisca sulla fertilità attuale o futura. “Se un individuo sta evitando la vaccinazione per evitare una potenziale interruzione del ciclo mestruale, i risultati di questi studi dovrebbero rassicurarli”, sottolinea Edelman. “In linea con altri report pubblicati in precedenza, non ci sono prove che suggeriscano che i vaccini abbiano un impatto a lungo termine sulle mestruazioni, sulla fertilità o sulla gravidanza”, aggiunge. Al contrario di chi si ammala di Covid. “Contrarre il virus può essere devastante per le persone in gravidanza se non vaccinate”, sottolinea la scienziata. “Pertanto, i benefici del vaccino continuano a superare i rischi”, aggiunge. Alterazioni del ciclo mestruale sono state registrate anche in un altro studio, condotto in Norvegia su circa 6mila donne. I risultati mostrano che quasi il 38% delle partecipanti ha notato delle alterazioni a prescindere dalla vaccinazione. Percentuale che è aumentata di poco, fino a quasi il 40%, nelle donne dopo la prima dose del vaccino e poco di più, 41%, nelle donne dopo la seconda dose. Il tipo di alterazioni segnalate sono molto simili a quelle dello studio americano. Attualmente sono in corso ulteriori ricerche presso la Boston University, la Harvard Medical School, la Johns Hopkins University e la Michigan State University. I ricercatori hanno ampliato l’analisi, studiando i cambiamenti del ciclo mestruale in generale, quelli nelle donne con endometriosi e nelle donne che cercano di rimanere incinte. Gli studiosi stanno anche esaminato come i vaccini potrebbero aver influenzato il ciclo, in particolare la sua e i fastidi a esso associati.
Il vaccino è sicuro per le donne in cerca o in attesa di un figlio
Secondo gli scienziati, la vaccinazione produrrebbe una forte risposta del sistema immunitario nei giorni successivi all’iniezione, che può causare modifiche temporanee ai cicli mestruali. Gli studi hanno anche documentato cambiamenti temporanei del ciclo mestruale tra le donne che si ammalano di Covid-19. I cambiamenti mestruali sono controllati da una parte del cervello chiamata ipotalamo, insieme alle ovaie, che usano gli ormoni come segnali. Questi segnali ormonali possono essere interrotti quando il corpo subisce cambiamenti che si verificano con un’infezione e persino con un vaccino. Ma, secondo gli scienziati, le alterazioni post-vaccino non sarebbero affatto preoccupanti. Di certo c’è che un numero crescente di ricerche dimostra che il vaccino è sicuro ed efficace per le donne in gravidanza. Lo studio più recente, pubblicato la scorsa settimana dai Centers for Disease Control and Prevention, non ha riscontrato un aumento del rischio di parto pretermine o di nascite sottopeso tra i bambini nati da donne incinte che si sono sottoposte alla vaccinazione antiCovid, rispetto ai bambini nati da donne non vaccinate. “L’associazione tra flusso mestruale e vaccino antiCovid non rappresenta un fattore di rischio per chi è in cerca di una gravidanza”, rassicurano gli esperti della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU). “Gli studi – commenta Antonino Guglielmino, presidente della SIRU – rilevano che le alterazioni del ciclo mestruale sono comuni nelle donne dopo il vaccino anti Covid e sono un fenomeno che tende a scomparire dopo qualche mese e comunque non condizionante l’apparato riproduttivo femminile. Questo legame tra vaccino e ciclo non comporta un aumento di rischio per chi è alla ricerca di una gravidanza né un’alterazione della fertilità, sia per via naturale che attraverso la procreazione medicalmente assistita”. L’unica accortezza che gli esperti SIRU consigliano, in caso di donne che intraprendono un percorso di fecondazione assistita, è di attendere circa 15-20 giorni prima di iniziare cure farmacologiche.
LINK A FONTE STUDIO:https://journals.lww.com/greenjournal/Fulltext/9900/Association_Between_Menstrual_Cycle_Length_and.357.aspx