Giornata dell’orgasmo femminile: staresti 9 anni senza fare sesso?

di Anna Benedetto

 

Sarà l’estate, il caldo, il solleone, l’arrivo (per chi può) delle “meritate vacanze” ma tra luglio ed agosto pare che le temperature debbano salire…anche in camera da letto! 

Se il 31 luglio è stata la Giornata mondiale dell’orgasmo, l’8 agosto si si celebra la Giornata internazionale dell’orgasmo femminile

Come mai nel calendario il piacere per le donne donne è cerchiato di rosso due volte? 

Anzitutto, ad istituire l’International Female Orgasm Day è stato nel 2007 un uomo: Arimateio Dantas, consigliere comunale della città di Esperantina in Brasile, per celebrare l’approvazione di una legge municipale che imponeva agli uomini di soddisfare sessualmente le proprie mogli garantendo loro l’orgasmo.

Obiettivo della ricorrenza era sensibilizzare la popolazione ad una maggiore consapevolezza sulla sessualità femminile, riducendo lo stigma ed il tabù che la circondano. Inoltre pare che Dantas avesse un “debito sessuale” da ripagare a sua moglie.

 

Benefici da mille e una notte

L’orgasmo femminile dura circa 20 secondi, mentre quello maschile dura dai 3 ai 10 secondi. E pure i benefici raggiunti in così poco tempo sono paragonabili ad una settimana di relax in una Spa.

Avete mai sentito dire che il cervello è il nostro più grande organo sessuale? Ecco, come viene sapientemente descritto in una leggendaria scena del film di Woddy Allen “Tutto quello che avreste voluto sapere del sesso (ma non avete mai osato chiedere)”, il cervello è il vero e proprio direttore d’orchestra del piacere.

Iniziamo con la lista dei benefits

  • le endorfine stimolate durante la masturbazione innescano una sensazione di benessere generale e, agendo sul sistema nervoso centrale, sono degli antidepressivi e degli antidolorifici naturali.
  • Al raggiungimento dell’orgasmo l’ossitocina è capace di ridurre i livelli di cortisolo associato allo stress e a livello sociale, di intensificare l’attaccamento e la fiducia (per queste ragioni è nota come “ormone dell’amore“). L’ossitocina favorisce, inoltre, un notevole rilassamento e minimizza la reattività dell’amigdala, la parte del cervello associata a paura e ansia. Qualunque stimolazione attuata sugli organi genitali (ad esempio, del clitoride nella donna), così come la vista, il contatto fisico e la voce, fino al pensiero del partner da cui si è attratti, sembrano essere in grado di indurre la sua secrezione. 
  • L’orgasmo raggiunto con la masturbazione stimola, inoltre, il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e dalle ghiandole surrenali, nota anche come “l’ormone della felicità“, responsabile della sensazione di appagamento dopo il rapporto sessuale. La messa in circolo della dopamina, rilasciata ogni qual volta proviamo gratificazione (sia di tipo fisico che di tipo psicologico) attiva  il centro della ricompensa cerebrale, su cui agiscono per esempio anche la cioccolata, caffeina, nicotina e cocaina. È per questo che il sesso risulta così piacevole e che, a praticarlo, viene più frequentemente voglia di rifarlo.  La dopamina è anche in grado di migliorare la memoria, la concentrazione e la capacità di apprendimento.
  • rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore che ha funzioni analgesiche. Inoltre le scansioni alla fMRI hanno messo in evidenza un picco di attività del nucleo cuneiforme, che si pensa sia coinvolto nei meccanismi di controllo del dolore tramite il pensiero. 
  • Dopo l’orgasmo si ha un notevole aumento delle endorfine, sostanze simili alla morfina, che danno il senso dell’appagamento e del piacere raggiunto, spegnendo la spinta per un nuovo immediato rapporto.

La masturbazione è una vera seduta di fitness per i muscoli del piacere sessuale – i muscoli del perineo – attraverso le contrazioni che si verificano durante l’orgasmo. La regione perineale – oltre ad essere una zona erogena – quando è tonica, previene problemi di sessualità sia maschile che femminile. I muscoli del perineo permettono un controllo dell’eiaculazione nel corso del rapporto sessuale. Se contratti volontariamente, consentono all’uomo di bloccare la fuoriuscita dello sperma, ritardando l’orgasmo e alla donna di contrarre volontariamente la vagina, partecipando alla fase motoria dell’orgasmo, rendendolo più o meno intenso.

Praticare una regolare attività sessuale  aiuta inoltre a riposare bene e  prevenire l’insonnia, potenzia il sistema immunitario, abbassa la pressione del sangue ed aumenta l’autostima: in poche parole allunga la vita. 

 

Il piacere: questo sconosciuto?

E pure, secondo uno studio pubblicato nel 2017 su The Archive of Sexual Behaviour, che ​​ha valutato  la vita sessuale di oltre 52.500 americani adulti:  solo il 65% delle donne eterosessuali raggiunge l’orgasmo durante il sesso, contro il 95% degli uomini.  Le cose vanno meglio per le donne bisessuali (66%) e lesbiche (86%) e migliorano ancora per uomini bisessuali (88%) e uomini gay (89%). 

Questo divario di soddisfazione a letto tra uomini e donne cisgender è tale che si è parlato di un vero e proprio “orgasm gap” ed è plausibilmente anche la ragione fondamentale per cui in Brasile si è pensato ad una legge per tutelare le “quote rosa” del piacere.

Secondo la ricerca, a influire sulla maggiore soddisfazione femminile è una serie di fattori. Tra i più importanti ci sono: la conoscenza del proprio corpo  (anche attraverso l’autoerotismo) e di quello del partner, il sesso orale e la stimolazione clitoridea, il buono stato di salute della relazione, la libertà di esprimere proprie fantasie e desideri e, in generale, un dialogo aperto ed onesto con il partner.

 

La pandemia e l’ effetto estintore sul fuoco della sessualità

Ma a peggiorare il quadro arrivano gli effetti della pandemia sulla salute, anche quella sessuale, di uomini e donne.

La ricerca del “Female Sexual Dysfunction and Disorders” del 2021 identifica un deterioramento della funzione sessuale delle donne in tutti i paesi durante la pandemia, con un calo importante del desiderio sessuale, una diminuzione della frequenza dei rapporti ed un incremento dell’autoerotismo (talvolta a causa dell’isolamento, talvolta invece proprio a causa della coabitazione forzata), soprattutto tra le donne senza una relazione stabile.

Risultati confermati da una meta-analisi su oltre 64 studi clinici che sottolinea quanto gli effetti della coabitazione forzata prolungata abbiano portato sia uomini che donne a rivolgersi di più alla masturbazione.

 

Così “fingon” tutti: quando il piacere si trasforma in dovere

Tabù duri a morire, insicurezze, fretta di finire, paura di non gratificare il partner o addirittura di essere rifiutate: sono varie le motivazioni che tra le lenzuola ci spingono a fare una cosa che nessuno – a parte Meg Ryan in una scena cult di “Harry ti presento Sally” – ci ha mai insegnato.

 

 

A fingere l’orgasmo sono sia donne che uomini: uno studio dell’Istituto di sessuologia scientifica riporta che il 67% delle donne ha ammesso di aver simulato l’orgasmo almeno una volta nel corso della vita e lo stesso ha affermato il 28% degli uomini intervistati.

Secondo la Società Italiana di Medicina Generale il 12,2% delle donne non ha mai provato un orgasmo, il 33,6% non riesce a raggiungerlo e il 42,2% finge regolarmente.

Le donne che incontrano maggiori difficoltà nel raggiungere l’orgasmo sono rappresentate nella fascia d’età al di sotto dei 25 anni (62%), dalle persone insoddisfatte o poco soddisfatte della propria vita affettiva (59%) e sessuale (67%), così come dalle persone in sovrappeso (54%).

 

Il dilemma del sesso durante le mestruazioni

Rileggendo la lista dei benefici, viene dunque da dirsi che “chi ha tempo non aspetti tempo”. Tanto più perché pare le donne ne abbiano di meno da dedicare al loro piacere. Avete mai pensato al corrispettivo del tempo occupato dal ciclo mestruale nella vita di una donna, se vissuto in astinenza sessuale? 

Un recente sondaggio sulle abitudini sessuali delle donne italiane (indagine Ipsos-Intimina su oltre 500 partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 50 anni) rileva che il 16% delle donne ha più voglia di fare sesso appena prima o durante le mestruazioni ed il 21% non rinuncia ad avere rapporti durante il ciclo.

Tra quante scelgono invece di evitare l’intimità durante le mestruazioni, il 60% dichiara di farlo per il timore di sporcare,  a fronte invece di una piccola minoranza maschile (17%) che  preferisce rimandare. 

Degli studi dimostrano che il ciclo potrebbe intensificare il piacere femminile, poichè circa il 40% delle donne afferma di raggiunge un orgasmo migliore facendo sesso durante le mestruazioni rispetto agli altri giorni. 

La ragione sta nei cambiamenti ormonali che occorrono durante i primi giorni del ciclo, in cui si rileva un aumento di estrogeni e progesterone – ormoni che, insieme al testosterone, fanno aumentare la libido e l’appetito sessuale. Sono tantissimi gli studi che confermano che il sesso aiuta ad alleviare i dolori mestruali e le emicranie, grazie alla scarica di endorfine sprigionate dall’orgasmo. Alcune donne hanno dichiarato di ricorrere alla masturbazione proprio per alleviare la dismenorrea.

Ad accontentare quel 60% di donne del “vorrei ma non posso” per il timore di sporcare durante il ciclo arriva LELO, noto brand di sex toys che, in collaborazione con Intimina, che produce coppette mestruali, ha dato vita Queendome Come.

Queendome Come bundle

Queendome Come bundle

Si tratta della combinazione di un massaggiatore clitorideo ed una coppetta mestruale a diaframma, che consente rapporti sessuali e masturbazione (ma anche un tuffo al mare e in piscina) senza macchie anche durante le mestruazioni.

E se pensiamo che – come raccontato in un altro articolo – il ciclo mestuale  occupa in media una settimana al mese per 40 anni di vita di un essere umano: sono quasi 9 anni di vita in cui rinunciamo al sesso ed ai suoi benefici. Sapere che basta una coppetta per abbattere questo tabù potrebbe farci recuperare un po’ di “terreno” nel nostro viaggio all’interno dell’appagamento sessuale, che magari quest’estate potremmo far ripartire in solitaria, per far salire a bordo anche il partner al primo “scalo” utile e – se possibile – con meno ansia prestazionale da parte di entrambi.

 

https://mohre.it

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