Giornata mondiale contro l’Hpv e 50 sfumature di prevenzione LILT con la scuola per dare scacco matto all’esitanza sui vaccini

Il 4 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata contro l’HPV, virus a prevalente trasmissione sessuale, classificato come secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. L’infezione è trasmessa più frequentemente per via sessuale e può causare lesioni invasive e tumorali in diversi parti del corpo. Oltre alla diagnosi precoce, due sono gli strumenti importanti a disposizione per contrastare e prevenire il Papilloma virus umano: la sensibilizzazione e la vaccinazione. Tra le missioni di LILT c’è quella di promuoverle entrambe, con un’attenzione costante alle giovani generazioni.

 

Purtroppo sono ancora troppo diffusi i dubbi e le perplessità, ma anche le fake news, sul vaccino HPV. Spesso manca un’informazione chiara ed esaustiva sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui tumori correlati. Eppure c’è l’urgenza di conoscere e in questo la scuola può giocare un ruolo fondamentale.  Ogni anno oltre 6.500 casi di cancro sono riconducibili all’infezione da Papilloma virus umano. Di contro, solo il 49,9% delle ragazze e il 15,4% dei ragazzi ha completato il ciclo vaccinale contro l’HPV, con tutte le dosi di vaccino.

 

La differenza per riuscire a intercettare i più giovani e renderli consapevoli della necessità di buone pratiche di salute possono farla tutti coloro che, per professione svolta, rappresentano la fonte più affidabile per promuovere e attuare la prevenzione. La promozione della cultura vaccinale negli operatori sanitari e negli stakeholder, che a vario titolo hanno un ruolo per orientare, può essere il veicolo primario per attivare i ragazzi. Per questo LILT ha scelto il modello del “Citizen Science Approach”: un’attività scientifica partecipata, dove l’ascolto dei bisogni è il fondamento di ogni azione. 

 

Un vaccino per prevenire i tumori HPV-correlati c’è, ma sono in pochi a saperlo. – sottolinea il presidente di LILT Milano Monza Brianza, Marco Alloisio. – Nonostante gli obiettivi internazionali e nazionali prefissati, il nostro Paese deve fare ancora molta strada per raggiungere la copertura vaccinale del 95% ipotizzata dall’OMS nel 2030. A fine 2021 le ragazze 12enni vaccinate erano attorno al 32%. Nel 2015 al 56%. La pandemia ha ridotto quindi non solo le diagnosi di tumore in generale ma anche la copertura vaccinale. Da 4 anni LILT Milano Monza Brianza promuove un lavoro di rete con altre LILT provinciali, grazie a un finanziamento della sede nazionale, per veicolare l’importanza di vaccinarsi, contro dubbi e fake news. La scuola, in questo, gioca un ruolo decisivo”.

 

50 Sfumature di prevenzione – In occasione della Giornata mondiale contro l’Hpv, LILT ha promosso mercoledì 1 marzo, a Palazzo delle Stelline a Milano, un incontro dedicato al mondo della scuola e alla comunità scientifica, con l’obiettivo di parlare di Hpv attraverso  “50 sfumature di prevenzione”, progetto attivato grazie al bando per il 5xmille promosso da LILT Nazionale.  La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Milano Monza Brianza ne è capofila, in sinergia con 10 LILT di tutta Italia (Ascoli, Brescia, Campobasso, Catanzaro, Genova, Lecco, Oristano, Pescara, Roma), per attivare i ragazzi di terza media e terza superiore sul tema dei corretti stili di vita sessuali, attraverso momenti formativi per insegnanti, genitori e gli stessi studenti. 

 

Il progetto, in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds Hub – Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cremona, ha diversi obiettivi: prevenire le malattie sessualmente trasmesse; promuovere la vaccinazione per il contrasto delle infezioni da HPV nella popolazione giovanile; sostenere la genitorialità attiva su entrambe queste tematiche; supportare i docenti nel ruolo di facilitatori e promotori della salute e favorire la rete e lo scambio di buone pratiche per implementare la cultura della prevenzione. Obiettivi attuati anche grazie a un canale Instagram informativo, “Goodvibes”, dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie, che veicola informazioni adatte al pubblico di adolescenti. 

 

La prima edizione di “50 sfumature di prevenzione”, partita nel 2020, si è focalizzata sul mondo della scuola nel corso del 2021, anche per testarne le necessità e il livello di conoscenza sull’Hpv. La seconda, orientata alla comunità, ha tradotto nel 2022 i bisogni emersi in precedenza in un percorso formativo, i cui risultati vengono presentati oggi, con un particolare focus sugli insegnanti e sul tema dell’esitanza vaccinale

LILT Milano Monza Brianza ha proposto un corso di formazione da ottobre a dicembre 2022; vi hanno partecipato oltre 260 specialisti, tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, anche in formazione, operatori LILT e referenti per la salute nelle scuole. 

 

Serena Barello, ricercatore al Dipartimento di Psicologia e membro del comitato direttivo di Engageminds Hub – Consumer, Food & Health Engagement  Research Center, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Cremona, ha condotto una ricerca per LILT sull’efficacia del coinvolgimento degli insegnanti. Ne emerge che il livello di conoscenza e le attitudini sull’HPV, sulle malattie sessualmente trasmissibili e sui vaccini in generale sono variegate e necessitano di un’attenzione formativa, capace di aumentare le informazioni e combattere le frequenti fake news. Il 31% delle insegnanti di sesso femminile interpellate ha dichiarato di non essersi sottoposta a un pap-test negli ultimi tre anni; il 61% di non essersi mai sottoposta a uno screening per l’HPV; il 94% di non essersi mai sottoposta alla vaccinazione contro l’HPV: solo una su tre si è detta disposta ad effettuarla in futuro.

Anche gli stereotipi e i pregiudizi giocano la loro parte. Il 76% degli interpellati ha ammesso la convinzione che malattie come l’autismo, la sclerosi multipla e il diabete possano essere provocate dai vaccini; il 72% crede che molte vaccinazioni vengano somministrate troppo spesso, causando l’impossibilità del sistema immunitario di svilupparsi. “Bisogna lavorare sulla propensione ai vaccini e colmare il divario tra attitudini e comportamenti effettivi – sottolinea Serena Barello -. La ricerca evidenzia il bisogno dei cittadini di poter fruire di occasioni di formazione scientificamente fondate su queste tematiche”.

Le conoscenze scientifiche legate al tema dell’HPV dopo il corso hanno avuto un incremento di oltre il 27%. Anche per quanto riguarda la comunicazione di informazioni sui temi legati ai vaccini contro l’HPV, i partecipanti che si sentono preparati sono passati dal 13,6% al 49.3%. L’intervento di LILT è stato efficace nel migliorare la percezione di competenza su HPV e vaccini, sulle normative vigenti in materia, ma anche le competenze comunicativo-relazionali per sollecitare i genitori all’intenzione vaccinale dei propri figli (aspetto per cui il corso ha mostrato la maggior efficacia)”. 

La terza edizione di “50 sfumature di prevenzione” si concentrerà proprio sul ruolo della famiglia nell’attivazione di buone pratiche di salute per i più giovani.

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