
Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti: riduzione del danno è la nuova strategia dell’OMS
di Anna Benedetto
Paziente e famiglia sono le parole d’ordine della nuova Sanità.
Torna domenica 17 settembre la Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti (World patient safety day ), indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità (https://www.who.int/campaigns/world-patient-safety-day/2023) per sensibilizzare l’opinione pubblica degli Stati membri sull’importanza della sicurezza dei pazienti e la riduzione del danno come nuova strategia dell’assistenza sanitaria.
Lo slogan della giornata
Quest’anno la Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti è dedicata al tema “Coinvolgere i pazienti per la sicurezza dei pazienti” e allo slogan “Elevare la voce dei pazienti!“.
L’obiettivo è influenzare le parti interessate (pazienti, famiglie e caregiver, organizzazioni di pazienti ma anche operatori sanitari, leader sanitari e responsabili politici) a lavorare in modo collaborativo verso una co-progettazione di politiche sanitarie e interventi di sicurezza che riflettano veramente le esigenze dei pazienti, migliorando in ultima analisi la sicurezza sanitaria a livello globale.
Paziente miglior “consulente” del sistema sanitario
Come utenti del sistema sanitario con esperienza diretta dell’intero percorso, le prospettive dei pazienti, delle famiglie e degli operatori sanitari sono inestimabili per migliorare la loro presa in carico e sicurezza.
Un coinvolgimento significativo del paziente ha un impatto notevole sia in termini di efficacia che di costi-benefici, con studi che mostrano una potenziale riduzione del peso del danno fino al 15%, salvando innumerevoli vite e miliardi di dollari l’anno.
Questo approccio “patient centered” (e della sua cerchia relazionale e familiare) è stato integrato come principio fondamentale nella risoluzione dell’Assemblea mondiale della sanità (WHA72.6) sull’azione globale per la sicurezza dei pazienti e nel piano d’azione globale per la sicurezza dei pazienti 2021-2030.
Il piano d’azione globale per la sicurezza dei pazienti 2021-2030
La settantaduesima Assemblea mondiale della sanità nel 2019 ha adottato la risoluzione WHA72.6 (https://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/WHA72/A72_R6-en.pdf) sull’azione globale per la sicurezza dei pazienti e ha incaricato lo sviluppo di un piano d’azione globale per la sicurezza dei pazienti.
Questo piano d’azione globale è stato adottato dalla settantaquattresima Assemblea mondiale della sanità nel 2021 con una visione di “un mondo in cui nessuno è danneggiato nell’assistenza sanitaria e ogni paziente riceve cure sicure e rispettose, ogni volta, ovunque”.
Lo scopo del piano d’azione è fornire una direzione strategica a tutte le parti interessate per eliminare i danni evitabili nell’assistenza sanitaria e migliorare la sicurezza dei pazienti in diversi settori di pratica attraverso azioni politiche sulla sicurezza e la qualità dei servizi sanitari, nonché per l’attuazione delle raccomandazioni al punto di cura. Il piano d’azione fornisce un quadro per i paesi per sviluppare i rispettivi piani d’azione nazionali sulla sicurezza dei pazienti, nonché per allineare gli strumenti strategici esistenti per migliorare la sicurezza dei pazienti in tutti i programmi clinici e sanitari.
Se la Sanità segue l’itinerario del Patient Journey
Negli anni le aspettative dei pazienti in merito al servizio sanitario sono cambiate, con una tendenza ad aspettarsi che le interazioni con la struttura avvengano alle loro condizioni, non quantomeno a quelle imposte dalla struttura stessa.
La medicina partecipativa è alla base del nuovo paradigma socio-assistenziale che colloca il paziente al centro, ponendo sullo stesso livello il cittadino e i professionisti della salute, attraverso un approccio centrato sui bisogni e sulle potenzialità della persona assistita.
ll “patient journey” (letteralmente il “viaggio del paziente”) rappresenta l’intera sequenza di eventi vissuti da un paziente all’interno del suo percorso sanitario, dalla prenotazione di una visita di di controllo alla diagnosi e cura di una malattia o di un infortunio, da un intervento chirurgico al trattamento post-operatorio o riabilitazione, dalla prevenzione al follow-up.
Ogni singola interazione fa parte del percorso di coinvolgimento del paziente e rappresenta un’occasione per la struttura sanitaria di mostrare il livello di “attenzione” verso i propri utenti (e contribuenti).
Le “recensioni” dei pazienti
Tra gli obiettivi vi è sicuramente aggiungere valore all’intervento, andando sempre più nella direzione di una personalizzazione di cure e trattamenti.
Nell’era del rating e delle recensioni degli utenti, le strutture sanitarie non possono permettersi di ignorare i vantaggi economici e di marketing correlati a questo tipo di approccio.
Secondo uno studio del Beryl Institute (https://theberylinstitute.org/product/consumer-perspectives-on-patient-experience-2021/), il 70% dei pazienti condividerà con altre persone un’esperienza positiva. C’è però il rovescio della medaglia. Ben il 76% dei pazienti si dice propenso a condividere un’esperienza negativa e il 37%, per il futuro, sceglierà un’altra struttura.