Giornata per la prevenzione dell’alcol, dati preoccupanti

In Europa, il consumo di alcol è responsabile di circa 1 milione di decessi ogni anno e del 5,1% di anni di vita persi nel mondo al netto della disabilità.

Le conseguenze negative del consumo di alcol sulla salute sono sempre più provate dall’evidenza scientifica che ha costruito il consenso sul contrasto alle centinaia di condizioni totalmente e parzialmente attribuibili all’uso pur moderato di alcol.

In Italia, nel 2021 sono quasi 8 milioni i consumatori a rischio, 3 milioni e mezzo i binge drinker che bevono per ubriacarsi, 750 mila quelli che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, già in necessità di un trattamento e non ancora intercettati dalle strutture del SSN seguono solo 63.000 alcoldipendenti, l’8,5 % di quelli che richiederebbero diagnosi, terapia e riabilitazione. Preoccupano donne, minori, anziani, i target più vulnerabili.

Sono questi alcuni degli aspetti principali che emergono dall’elaborazione e dall’analisi fatta dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’ISS delle informazioni e delle basi di dati nazionali acquisite annualmente dalla Relazione del Ministro della Salute al Parlamento e presentati il 19 aprile in occasione dell’edizione 2023 dell’Alcohol Prevention Day (APD).

In occasione della giornata l’ONA pubblica anche una riflessione sull’ultima istantanea pubblicata dall’OMS nell’ambito delle snapshot series (sulle criticità legate ad accettabilità, disponibilità e accessibilità del consumo di alcol) e dedicata alle bevande analcoliche e a bassa gradazione alcolica.

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