
Havening touch, la terapia del tocco che riduce lo stress
di Valentina Di Paola
La tecnica di terapia psicologica nota come Havening touch, sviluppata per ridurre lo stress e migliorare il recupero nelle persone che hanno subito esperienze traumatiche, potrebbe essere in grado di alterare l’attività cerebrale in modo da limitare i livelli di angoscia e disagio. A descrivere i meccanismi alla base dell’innovativo approccio uno studio condotto dagli scienziati della Nottingham Trent University (NTU), che verrà pubblicato sulla rivista Psychology and Neuroscience. La tecnica Havening si basa su una serie di contatti ampi e gentili sul volto, sulla parte superiore delle braccia, sulle spalle o sul palmo delle mani.
La terapia del tocco, lo studio
Nell’ambito della ricerca, gli autori hanno coinvolto 24 partecipanti che nel mese precedente avevano subito uno shock o un evento traumatico moderatamente angosciante. Gli individui sono stati assegnati in modo casuale a una sessione di terapia che includeva o meno un approccio di tipo Havening. Guidati da un esperto terapeuta, i volontari hanno iniziato ogni sessione affrontando l’evento o il ricordo traumatico che avevano subito. Successivamente, gli sperimentatori consigliavano quattro cicli di attività: nominare animali che iniziavano con lettere specifiche, cantare una canzone associata all’infanzia, pensare a ricordi felici e immaginare di assistere a una partita di tennis. Nei momenti antecedenti e successivi e durante la sessione, i partecipanti riportavano il loro stato d’animo. Allo stesso tempo gli studiosi effettuavano scansioni cerebrali tramite elettroencefalografia, con elettrodi sulla testa che misuravano l’attività elettrica del cervello.
Il contatto fisico fa bene alla psiche
In generale, riportano gli esperti, è stato osservato un miglioramento degli stati d’animo negativi dopo la sessione, rispetto ai momenti antecedenti. Una parte della coorte ha completato un test psicometrico di follow-up a distanza di due settimane. L’indagine ha rivelato che tra coloro che avevano ricevuto l’Havening Touch si registravano maggiori riduzioni della sensazione di disagio. Anche l’elettroencefalografia ha confermato l’effetto benefico della sessione di terapia Havening, rilevando un aumento specifico delle onde beta, associate a una sensazione di allarme, e una riduzione nell’attività gamma, che si riferiscono all’elaborazione simultanea di informazioni provenienti da diverse aree cerebrali. Questo potrebbe riflettere delle alterazioni nella rete cerebrale nota come sistema limbico, coinvolta nell’elaborazione delle emozioni. “Gli ormoni e le sostanze chimiche del cervello – afferma Sumich della NTU – come l’ossitocina e la dopamina vengono rilasciati a seguito del contatto sociale e sono fondamentali per il benessere psicofisico. L’ossitocina svolge anche un ruolo importante nella regolazione dell’amigdala, collegata alla sensazione di paura”. “Il nostro lavoro – commenta l’esperto – mostra che l’incorporazione dell’Havening Touch può accelerare la riduzione del disagio dovuto a un evento traumatico, anche a seguito di una singola sessione. In questo periodo, in cui siamo stati costretti al distanziamento sociale, è davvero importante riconoscere l’importanza del tatto per la nostra salute psicologica. Dobbiamo tornare ad abbracciarci”.
LINK A STUDIO: https://psycnet.apa.org/record/2022-45162-001