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HIV e AIDS, le siringhe non sono più la causa principale in Cina

Gli studi hanno suggerito che l’uso di droghe per via iniettiva non é più la principale via di trasmissione dell‘HIV/AIDS in Cina. Tuttavia, non c’è mai stato uno studio per valutare l’epidemia nazionale di HIV tra le persone che si iniettano droghe. I ricercatori hanno quindi fatto uno screening tra soggetti che hanno avuto accesso ai centri di disintossicazione. 

 

Secondo i registri tra il 2008 e il 2016 sono stati inclusi un totale di 103.619 di soggetti dipendenti da droghe somministrate per via iniettiva, che sono stati testati per verificare la presenza di infezione da HIV. La prevalenza dell’HIV era del 5,0% (n = 5167) che ha visto una flessione  dal 4,9% nel 2008 al 3,3% nel 2010 . 

 

Sin qui si potrebbe gioire del risultato se non che dal 2010 è stato osservato un nuovo aumento vertiginoso  che ha raggiunto l’8,6% nel 2016 con un andamento geografico: la prevalenza dell’HIV nelle regioni occidentali della Cina presentava tutte tendenze in diminuzione, mentre le regioni centrali e orientali presentavano tendenze in aumento.

 

L’uso di droghe per via iniettiva come l’eroina è una delle principali cause di infezioni da HIV a causa della condivisione di siringhe usate e contaminate. Anche se si ritiene che la trasmissione correlata all’iniezione sia la via dominante nella maggior parte dei contesti, non sì devono trascurare i rapporti sessuali a rischio con tossicodipendenti infetti. Secondo un recente studio che copre il 99% della popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni a livello globale, la prevalenza globale dell’HIV tra tossicodipendenti era del 17,8% nel 2017 e si stimava che proprio questi avessero 36 volte più probabilità di quelli nella popolazione generale di contrarre l’HIV.

 

La percentuale di nuove infezioni da HIV attraverso la trasmissione sessuale ha superato la somministrazione di droghe con siringhe infette ed è diventata la principale via di trasmissione nel 2007 per la prima volta dopo la rilevazione dei primi casi in Cina nel 1989. Lan Wang et al. hanno scoperto che le tendenze nella prevalenza dell’HIV in Cina ha raggiunto il picco del 30,3% tra tossicodipendenti nel 1999, per poi diminuire gradualmente al 10,9% nel 2011. La condivisione di aghi potenzialmente infetti è diminuito dal 19,5% nel 2006 all’11,3% nel 2011. Ciò è stato reso possibile dall’inclusione di strategie di riduzione del danno, come il trattamento sostitutivo degli oppioidi (OST) e i programmi di distribuzione gratuita di aghi e siringhe

E’ evidente che le politiche di riduzione del danno hanno funzionato, ma ora è necessario disegnare delle soluzioni che influiscano sulla protezione durante i rapporti sessuali specialmente svolti sotto l’effetto della droga, quando la coscienza è alterata e i soggetti non sono in grado di fare scelte consapevoli per tutelare la propria incolumità ed evitare il rischio di una infezione dalle conseguenze molto gravi.

 

Foto di Klaus Nielsen da Pexels

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