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EDITORIALE

Peggio che fumare una sigaretta

Cosa fa davvero il fritto al tuo corpo. Il paragone infelice di Dave Asprey

L’infiammazione è solo uno  degli elementi in causa, le sigarette infatti contengono almeno 70 sostanze cancerogene e migliaia di sostanze tossiche. Il paragone con una porzione di patate fritte è quindi assolutamente inadeguato e pericoloso data la platea di migliaia di follower che potrebbero sentirsi assolti dal consumo di tabacco. Non è la sostanza ma l’uso che se ne fa (e le quantità): è il mantra alla base del concetto di moderazione, per cui uno non vale dieci. Uno è uno. Punto. 

 

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razionale
RAZIONALE

In un processo di cura le  proposte rigide determinano il rifiuto e l’allontanamento del paziente. Si tratta in massima parte di persone  fragili  nelle  quali sono apprezzabili anche piccoli progressi che,  pilotati da esperti,  hanno il vantaggio di mantenere forte l’alleanza medico paziente. Questa infatti si basa sul principio di “cura” più che su quello delle certezze o della guarigione definitiva. MOHRE nasce con l’obiettivo di esplorare questa dimensione di trattamento chiamata ‘prevenzione parziale’.

Nei soggetti che abbiano avuto un evento cardiovascolare acuto o una neoplasia le modificazioni dello stile di vita non sono ovvie: smette di fumare o consumare alcol solo il 40% di coloro che dovrebbero e troppi continuano a consumare alimenti ricchi di zuccheri o grassi e cibi raffinati con un aumento del rischio di recidiva. 

CHI SIAMO

Mediterranean Observatory on Harm REduction

È nato dalla volontà di un gruppo di scienziati e di esperti in comunicazione della salute il nuovo Osservatorio MOHRE(www.mohre.itwww.mohre.info  in costruzione) che vuole porre l’accento sulle strategie attuabili in tutti gli ambiti medici in cui ci siano danni e morti evitabili. Dalle dipendenze alle malattie sessualmente trasmesse – in cui le strategie sono ormai consolidate – alla ‘terza via’ per aiutare individui e comunità a diminuire i danni derivanti da stili di vita e comportamenti scorretti,  l’Osservatorio si occuperà di malattie oncologiche e cardiovascolari, andrologiche, infettive con un focus sul Covid-19 e i disturbi alimentari e quelli del comportamento. 

“Come clinici che si interfacciano quotidianamente con i pazienti, sappiamo che in un processo di cura anche piccoli progressi sono apprezzabili. Spesso proposte rigide determinano l’allontanamento del paziente e succede che approcci integralisti abbiano come ricaduta l’abbandono proprio delle persone più fragili ed in maggiore difficoltà. Un medico non può rinunciare alla propria umanità in nome di un astratto rigorismo scientifico e lesinare politiche di aiuto” chiarisce il Professore Fabio Beatrice, Primario Emerito all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e Direttore del Board scientifico dell’Osservatorio.

obiettivi
OBIETTIVI

Obiettivi dell’Osservatorio MOHRE sono monitorare costantemente tutta la letteratura scientifica in tema di riduzione del danno nelle diverse branche della medicina, contrastare le informazioni scorrette, creare cultura sull’argomento e identificare buone pratiche sulla riduzione del danno da importare a livello nazionale ed europeo. 

Il primo atto del Board dell’Osservatorio è stato una lettera aperta al Commissario Stella Kiriakydes – dell’Health and Food Safety per sensibilizzare la Comunità Europea a non perdere l’occasione di intervenire efficacemente sulla mortalità evitabile fumo-correlata. Mentre l’approccio alla riduzione del danno è stato ignorato palesemente dal Beating Cancer Plan, in tutto il mondo la classe medica sta guardando ad essa come ad una opportunità strategica. 

LETTERA APERTA

Egregio Commissario Mrs. Stella Kiriakydes
European Commissioner for Health and Food Safety

Mentre scriviamo questa lettera, Commissario, nell’ora che ci vede impegnati, moriranno 9 persone in Italia e almeno 148 in Europa per patologie evitabili correlate al fumo di sigaretta. E’ evidente quindi come non solo si debba proteggere i giovani dall’iniziazione ma dare una chance a quelli che ormai sono dipendenti

Dei  2,7 milioni di persone ammalate di tumore a gennaio 2020  in Europa, circa 1,3 milioni hanno perso la vita. Nonostante i progressi della medicina, le condizioni ambientali e gli stili di vita negativi corrono più in fretta delle politiche di prevenzione. In particolare il tabagismo è responsabile di circa l’80% delle morti evitabili per cancro. E i fumatori muoiono circa 10-12 anni prima a causa dell’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene. 

 

COMITATO SCIENTIFICO

Fabio Beatrice

Primario Emerito Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e fondatore dell’omonimo Centro Antifumo e Direttore del Board Scientifico MOHRE

Oscar Bertetto

Oncologo medico ex direttore Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta

Virginio Bobba

Segretario Culturale Andi Nazionale

Fabio Lugoboni

Responsabile del Reparto di Medicina delle Dipendenze dell’Università di Verona

Sebastiano Marra

Primario Emerito di Cardiologia ed ex Direttore del Dipartimento Cardiovascolare della Città della Salute e della Scienza, Torino

Giacomo Mangiaracina

Medico chirurgo e Presidente Agenzia Nazionale per la Prevenzione (ANP)

Giuseppina Massaro

 Psicologa e Coach esperta in percorsi di cambiamento degli stili di vita

Giulia Veronesi

Chirurga toracica Università Vita e Salute San Raffaele di Milano

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