In Italia cresce il numero di fumatori, tassi così alti non si registravano dal 2016

di Valentina Arcovio

Cresce il numero dei fumatori in Italia. Rispetto al 2019 ce ne sono circa 800mila in più. Secondo l’ultimo report diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), un incremento così significativo non si registrava da ben 6 anni. I dati sono stati diffusi alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il tema proposto per quest’anno è focalizzato sull’impatto del tabacco sul pianeta: dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti. La campagna mira inoltre a evidenziare gli sforzi dell’industria del tabacco per “apparire ecosostenibile” e migliorare la propria reputazione e quella dei suoi prodotti commercializzandoli come rispettosi dell’ambiente.

In aumento anche i consumatori di sigarette a tabacco riscaldato

Nel report dell’Iss si stima che quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) sia un fumatore. Dopo un lungo periodo di stagnazione si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali.

Crescono anche i “fumatori duali”

I dati dell’Iss mostrano un aumento anche tra gli utilizzatori di e-cig e nella grande maggioranza di casi si tratta di “fumatori duali”: l’81,9% di chi usa la sigaretta elettronica è un fumatore, dunque un consumatore duale che fuma le sigarette tradizionali e contemporaneamente l’e-cig. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali. In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone. Dopo un trend che vedeva negli anni precedenti una situazione degli utilizzatori, questi nel 2022 sembrano essere di nuovo in aumento (erano il 2,5% nel 2017, 2,1 nel 2018, 1,7% nel 2019). 

Per l’Iss urgono azioni di prevenzione, specialmente tra i giovani

“L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione – dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Isse rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”. Anche l’incremento dei nuovi prodotti del tabacco ha contribuito ha modificare il trend degli anni precedenti. “Il dato di quest’anno – dice Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Issci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani. I nuovi prodotti del tabacco e le e.cig si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo”.

FONTE: https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/id/7146126

https://mohre.it

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