
Ingestione di corpi estranei nei bambini: cosa fare?
Ida Macchi
Curiosità e spirito d’avventura: complice questo mix, la casa può trasformarsi in un luogo ad alto rischio per i bambini e tra i pericoli in cui possono incorrere più spesso c’è l’ingestione di corpi estranei e caustici. Secondo dati europei e americani, questo tipo di incidenti è aumentato in 15 anni del 91.5% ed è quasi raddoppiato tra i bambini under 6. Le monete sono gli oggetti ingeriti più di frequente (62%), seguite da giocattoli (10,3%) e gioielli ( 7%), mentre le batterie (micropile al litio) rappresentano il 6,8% di tutti i casi. Queste ultime possono provocare, nel 10-20% dei casi, gravi danni all’organismo che a volte possono essere addirittura fatali. L’ingestione di caustici, in particolare prodotti per la pulizia della casa e detersivi, rappresenta invece un terzo degli incidenti domestici, responsabili di circa 1.000 ricoveri l’anno.
PROGETTO PER LA SICUREZZA SI BAMBINI E GENITORI
“Dati decisamente preoccupanti”, commenta il professor Claudio Romano, presidente della Società Italiana di gastroenterologia Epatologia e Nutrizione pediatrica (SIGENP) e direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica dell’Università di Messina. “Proprio per questo, la SIGENP ha avviato un progetto per la sicurezza di bambini e genitori che prevede la richiesta della creazione di un registro nazionale che fotografi la vera entità di questo fenomeno. E’ previsto anche un appello al Ministero della Salute per condividere linee guida validate dalla letteratura scientifica, ai fini di una presa in carico tempestiva del bambino che sia appropriata e omogenea su tutto il territorio nazionale e quindi con un relativo aumento di pediatri endoscopisti, in prima linea per far fronte a queste emergenze. Obiettivo primario del progetto anche fornire ai genitori un flyer da distribuire in scuole, ospedali e farmacie, con una serie di raccomandazioni utili alla prevenzione e tutti i consigli su misura sulla corretta gestione di primo soccorso di questi incidenti domestici.
TANTI PERICOLI
“E’ importante che i genitori sappiano che tra le 4 mura di casa si celano tanti oggetti pericolosi e che quelli che attraggono di più i bambini sono soprattutto quelli luccicanti: monete, gioielli, chiodi, viti. Fra i più subdoli ci sono anche i magneti dei vari giochi di costruzioni. Se il bambino ne ingoia uno, di solito non ci sono problemi: lo si estrae al pronto soccorso, o viene eliminato naturalmente con le feci. Se ne inghiotte due o più, invece, si attaccano tra loro e c’è il rischio che possano perforare la parete intestinale”, spiega il professor Romano. “Attenzione anche ai caustici, cioè agli svariati prodotti per pulizie, e in modo particolare alle disk battery, le pile a forma di moneta utilizzate per esempio in giocattoli, calcolatrici, orologi e telecomandi, rischio emergente perché ormai diffuse in tutte le case. Hanno tensioni elettriche piuttosto forti: se ingerite, possono creare fistole tra l’esofago e i vasi circostanti, compresa l’aorta, oppure con l’apparato respiratorio. Attenzione infine anche a quei cibi che possono rivelarsi ad alto rischio: semi troppo grossi, lische di pesce, per esempio”.
PREVENZIONE
Per evitare pericoli, soprattutto nei primi 5 anni di vita del bambino che è considerata la fascia d’età a maggior rischio, è quindi importante mettere in atto una corretta prevenzione, seguendo i suggerimenti proposti dagli specialisti della SIGENP:
Mai travasare detergenti o liquidi caustici in bottiglie anonime, come quelle di una bibita o dell’acqua minerale perché possono essere confuse per normali bevande
Non lasciare incustodite apparecchiature elettroniche o giocattoli che contengono disk battery
Evitare di dare al bambino giocattoli di piccole dimensioni e sorvegliarlo se gioca con quelli con i magneti
Offrirgli bocconi di cibo che non rischino di diventare corpi estrani come fette di prosciutto intere, pesce con lische o grossi bocconi di formaggio, soprattutto se denso e granuloso, che il piccolo non è in grado di masticare bene.
Eliminare i detersivi da sotto il lavandino, da terra vicino al wc e dalla zona cottura della cucina: sono troppo accessibili. Per lo stesso motivo, via i blister e le boccette di medicinali da cassetti, comodini & co.
Riporre i prodotti potenzialmente a rischio in armadietti, meglio se chiusi con un lucchetto, e nella scelta dei detergenti per la casa orientarsi su quelli con tappo di sicurezza.
PRIMO SOCCORSO
Nel dubbio di ingestione accidentale, invece, mai sottovalutare le spie che possono avvalorare il sospetto: tosse, ipersalivazione, difficoltà a parlare, tono di voce alterato. In questo caso è importante rivolgersi al più presto ad un pronto soccorso evitando manovre “fai da te” che rischiano solo di essere solo pericolose. Le regole da seguire:
Non indurre i vomito se il bambino ha ingerito sostanze caustiche: rigurgitandole rischia di bruciare ancora di più l’esofago.
Mai provocare il vomito anche in caso di ingestione di un oggetto: potrebbe causare l’inalazione del corpo estraneo.
Proibito farlo bere: i liquidi aumentano il volume dei prodotti schiumogeni e il piccolo rischia di vomitare e di soffocarsi.
No anche a latte o a carbone attivo: non sono antidoti e in alcuni casi facilitano l’assorbimento dei prodotti chimici.
Consigliata, invece, la somministrazione di miele nel caso di ingestioni di disk battery perché protegge le mucose e riduce i danni all’esofago.
Portare al pronto soccorso l’etichetta o la confezione del prodotto per la casa ingerito dal bambino: i medici possono “tipizzare” la sostanza e capire se è acida o basica, intervenendo poi in modo rapido e mirato.