
Inquinamento atmosferico e malattie autoimmuni: un collegamento emergente
L’inquinamento atmosferico rappresenta un serio fattore di rischio per numerose malattie autoimmuni. Sebbene sia noto da tempo che l’inquinamento atmosferico danneggi polmoni e cuore, uno studio condotto dall’Università di Verona ha dimostrato un legame tra l’esposizione a minuscole particelle inquinanti e un aumento dei casi di malattie immuno-mediate, come l’artrite reumatoide o l’osteoartrite. Questa ricerca, presentata al meeting annuale dell’European Alliance of Associations for Rheumatology’s (EULAR), ha coinvolto un’analisi dei dati clinici di 81.363 individui con un’età media di 65 anni, associando ciascuno al livello di inquinamento nella loro zona di residenza.
Lo studio ha considerato le concentrazioni di polveri sottili, note come PM10 e PM2.5, con concentrazioni di 30 nanogrammi per metro cubo d’aria per le PM10 e 20 g/m3 per le PM2.5 considerate pericolose. Tra il campione esaminato, che includeva 9723 individui, il 12% ha ricevuto una diagnosi di malattia autoimmune tra il 2016 e il 2020. I risultati hanno rivelato che l’esposizione a lungo termine ai livelli soglia di particolato fine è associata a un rischio del 13% per le PM10 e del 12% per le PM2.5 in più di sviluppare una malattia autoimmune.
L’esposizione a lungo termine e le malattie autoimmuni
In particolare, l’esposizione prolungata agli inquinanti da traffico e industriali ha dimostrato di aumentare il rischio del 40% per l’artrite reumatoide e del 20% per sindromi infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa, oltre al 15% di probabilità di sviluppare malattie come l’osteoartrite. Fino ad ora, gran parte delle ricerche sull’inquinamento atmosferico si erano concentrate sulle malattie polmonari, come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva, ma molte di queste sono anche condizioni autoimmuni. Il gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Adami dell’Università di Verona aveva precedentemente identificato associazioni tra i livelli di inquinamento e riacutizzazioni dell’artrite reumatoide, così come risposte meno efficaci ai farmaci biologici per le malattie reumatologiche.
Le reazioni autoimmuni causate dall’esposizione al particolato
I casi di artrite reumatoide sembrano essere fortemente correlati all’esposizione al particolato. Mentre molte altre malattie sembrano non avere alcuna correlazione con l’inquinamento, come la sclerosi multipla e il lupus, ci sono tendenze significative verso associazioni per la sclerosi sistemica e le MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali). Questo studio ha incluso analisi statistiche con aggiustamenti per diversi fattori, tra cui l’età, il trattamento con steroidi, le comorbidità e la specialità dei medici che hanno effettuato le diagnosi.
In conclusione, il team di ricerca di Adami ha suggerito che l’esposizione a particelle fini nei polmoni potrebbe innescare reazioni autoimmuni in altre parti del corpo. Ulteriori ricerche saranno necessarie per chiarire se queste associazioni riflettano un autentico legame di causalità.