
INTERVENTO PER LA STENOSI URETRALE: FALLIMENTO DOPPIO NEI FUMATORI
E’ ITALIANO IL ‘CALCOLATORE DEL RISCHIO’ DI FALLIMENTO DELLA CHIRURGIA URETRALE
Un calcolatore di rischio dedicato per i pazienti con stenosi dell’uretra del pene che devono essere sottoposti a uretroplastica che potrebbe essere utilizzato per consigliare i pazienti in base al loro rischio di fallimento è quello messo a punto da un gruppo di ricercatori italiani e ora utilizzato di routine.
Numerose ricerche hanno definito i fattori prognostici negativi che possono portare al fallimento dell’intervento, le recidive e la necessità di operare una seconda volta: l’essere fumatore raddoppia il rischio di fallimento dell’intervento a 10 anni, mentre l’uso di un innesto nella tecnica chirurgia lo aumenta di 1,8 volte e la stenosi causata dalla strumentazione la aumentava di 2 volte e mezza. Interessante però è che proprio il tabagismo è un comportamento modificabile dal paziente e che la cessazione qualche mese prima dell’intervento (e definitivamente) potrebbe avere effetti positivi non solo sulla risoluzione della stenosi ma su tutto il resto dell’organismo diminuendo anche il rischio oncologico.
Secondo il calcolatore di rischio utilizzato la probabilità di fallimento del trattamento a 10 anni variava dal 5,8% per i pazienti con caratteristiche favorevoli (ad es. fumatori attuali, nessun uso di innesti ed eziologia idiopatica) al 41,1% per i pazienti con caratteristiche sfavorevoli (ad es. ex fumatori, uso di innesti ed eziologia della strumentazione).
Alcune caratteristiche della stenosi: eziologia, lunghezza, stenosi obliterante vs non obliterante, storia di precedente riparazione chirurgica fallita, possono anche influenzare notevolmente l’indicazione per una riparazione in più fasi. Caratteristiche o preferenze del chirurgo, background sulle procedure di trasferimento dei tessuti, uso corrente dell’innesto di mucosa orale per l’uretroplastica, risultato funzionale vs estetico e altro ancora, possono svolgere un ruolo nel prendere una decisione. Per tutte queste ragioni la consulenza al paziente è fondamentale per quanto riguarda la strategia chirurgica e la previsione dell’esito. Sono stati sviluppati calcolatori di rischio per la previsione della malattia linfonodale positiva nei pazienti con cancro alla prostata e aiutano l’urologo nel processo decisionale
“Una ricostruzione uretrale è considerata ‘di successo’ quando garantisce non solo il ripristino della funzione urinaria ma anche la preservazione dell’attività̀ sessuale ed l’aspetto estetico dei genitali. Le complicanze post-operatorie coinvolgenti la vita sessuale potrebbero avere un impatto maggiore del rischio di una recidiva. Ecco perché i parametri soggettivi riguardanti la soddisfazione del paziente devono essere indagati e discussi nella pianificazione del trattamento e sono centrali nella relazione con il medico” sottolinea Sansalone.
Le probabilità derivate dal modello hanno mostrato che il rischio a 10 anni di fallimento del trattamento variava dal 5,8 al 41,1% in base alle caratteristiche del paziente. La prognosi a lungo termine nei pazienti sottoposti a uretroplastica peniena è incerta. Ad oggi, il calcolatore di rischio rappresenta il primo strumento che potrebbe aiutare i medici a prevedere il rischio di fallimento del trattamento a 10 anni. Secondo il nostro modello, tale rischio è largamente influenzato dall’eziologia della stenosi, dall’uso di innesti e dalle abitudini al fumo del paziente.
Problema frequente negli over 50 maschi
La ‘stenosi’ uretrale’ è una condizione relativamente poco nota ma abbastanza diffusa (specialmente nei maschi con più di 50 anni) che per essere diagnosticata correttamente ha bisogno di una accurata anamnesi prima (la raccolta dei dati della storia medica e familiare del soggetto) e di esami strumentali poi.