
Ipertensione, problema globale. Il rapporto OMS: “mille morti l’ora nel mondo”
Redazione
Ogni ora, più di 1 000 persone muoiono per ictus e infarti. La maggior parte di questi decessi sono causati dalla pressione alta e la maggior parte avrebbe potuto essere prevenuta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rilasciato il suo primo rapporto sull’ampio impatto dell’ipertensione a livello globale, fornendo preziose raccomandazioni per contrastare questa silenziosa minaccia. Scopriamo insieme come affrontare questa sfida cruciale per la salute pubblica.
Siamo portati a pensare all’ipertensione come ad una malattia dei paesi ricchi e occidentali ma non è così. L’ipertensione colpisce un adulto su tre in tutto il mondo, portando a gravi complicanze quali ictus, infarti e insufficienza cardiaca, tra altri. Nel periodo 1990-2019, il numero di persone affette è raddoppiato, passando da 650 milioni a 1,3 miliardi. Sorprendentemente, quasi la metà di coloro che ne soffrono non ne sono consapevoli. È importante notare che oltre il 75% degli adulti con ipertensione risiede in paesi a basso e medio reddito.
Fattori di rischio modificabili
Oltre a fattori genetici e all’età, uno stile di vita poco salutare può aumentare il rischio di ipertensione. Dieta ricca di sale, inattività fisica e consumo eccessivo di alcol sono fattori determinanti che possono essere affrontati attraverso opportuni cambiamenti nel proprio stile di vita.
Prevenzione e trattamento
Adottare uno stile di vita sano, smettere di fumare e incrementare l’attività fisica sono passi fondamentali per il controllo della pressione arteriosa. In alcuni casi, sarà necessario l’utilizzo di farmaci per gestire efficacemente l’ipertensione e prevenirne le complicanze.
Priorità nazionale per la salute
La prevenzione, la diagnosi precoce e la gestione efficace dell’ipertensione rappresentano investimenti convenienti nel settore sanitario. Tali interventi dovrebbero essere parte integrante dei pacchetti nazionali di assistenza primaria, portando benefici economici con un rapporto di circa 18 a 1. Un aumento del numero di pazienti trattati efficacemente per l’ipertensione ai livelli osservati nei paesi ad alte prestazioni potrebbe prevenire 76 milioni di morti, 120 milioni di ictus, 79 milioni di attacchi di cuore e 17 milioni di casi di insufficienza cardiaca da qui al 2050.
“La maggior parte degli attacchi di cuore e degli ictus nel mondo oggi può essere prevenuta con farmaci a prezzi accessibili, sicuri e accessibili e altri interventi, come la riduzione del sodio”, ha detto Michael R. Bloomberg, Ambasciatore globale dell’OMS per le malattie e le lesioni non trasmissibili. “Trattare l’ipertensione attraverso l’assistenza sanitaria di base salverà vite umane, risparmiando anche miliardi di dollari all’anno”.
Appello del direttore generale dell’OMS
Il Dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, sottolinea che “l’ipertensione può essere controllata efficacemente con regimi farmacologici semplici e a basso costo, eppure solo circa una persona su cinque con ipertensione l’ha controllata”. Aggiunge inoltre che il controllo dell’ipertensione deve essere una priorità nella costruzione di sistemi sanitari universali e resilienti.
L’impatto dei programmi di trattamento
Un’efficace gestione della pressione sanguigna può portare a risultati significativi. Paesi come il Canada e la Corea del Sud hanno raggiunto un controllo del 50% della pressione arteriosa negli adulti affetti da ipertensione, dimostrando che i programmi nazionali sistematici possono avere successo. Più di 40 paesi a basso e medio reddito, tra cui Bangladesh, Cuba, India e Sri Lanka, hanno rafforzato la loro assistenza per l’ipertensione con il pacchetto HEARTS, iscrivendo più di 17 milioni di persone a programmi di trattamento.
L’appello all’azione
Il rapporto sottolinea l’importanza di implementare un’assistenza efficace per l’ipertensione, basata su cinque componenti chiave. Questo impegno è cruciale per prevenire la perdita di vite umane e migliorare la qualità della vita.
Infine, il Dott. Tom Frieden, Presidente e CEO di Resolve to Save Lives, sottolinea che “una buona cura dell’ipertensione è conveniente, a portata di mano e rafforza l’assistenza sanitaria di base. La sfida ora è passare da ‘a portata di mano’ a ‘raggiunto’, e ciò richiederà l’impegno dei governi di tutto il mondo”.
Fonti:
https://www.who.int/publications/i/item/9789240001367
https://www.who.int/publications/i/item/9789240081062