La sepsi: quando le infezioni generano un impatto anche sulla medicina sociale

Le sepsi sono infezioni batteriche del sangue gravi associate a una percentuale di mortalità che può raggiungere il 40% dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e sono responsabili di oltre 150mila morti ogni anno in Europa.
La sepsi è causata da una risposta sregolata a un’infezione da parte del sistema immunitario che, invece di reagire contro i microorganismi invasori, attacca l’organismo stesso, danneggiando anche organi e tessuti che non sono sede dell’infezione primaria.
La Sepsi uccide quattro volte più del tumore del colon, cinque volte più dell’ictus e dieci volte più dell’infarto cardiaco. La sua mortalità può raggiungere il 70%, e la sua incidenza è in continuo aumento. Se non letale può lasciare danni, postumi fisici e psicologici a lungo termine, che necessitano di trattamenti cronici. Da 47 milioni a 50 milioni di persone ogni anno sviluppano la sepsi e di queste vi sono almeno 11 milioni di decessi.
«La sepsi rappresenta una condizione clinica frequente, di difficile gestione e tempo-dipendente. L’incidenza è a tutt’oggi in continuo aumento – ha affermato il Professore Antonio Giarratano, Presidente di SIAARTI, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva – Occorre dunque implementare le conoscenze sulla gestione del paziente partendo proprio dalla popolazione stessa, arrivando poi agli operatori sanitari, prevedendo una formazione specifica sui nuovi strumenti a disposizione e sulle best practices, avvalendosi anche del prezioso supporto del comparto delle aziende private»
Comunicare, Informare, Formare. Sono le tre parole chiave che sono emerse nel corso dei lavori della Tavola Rotonda Istituzionale, sponsorizzata da Becton Dickinson, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Società Scientifiche e delle Istituzioni con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una corretta informazione, aumentando la consapevolezza e la conoscenza che, insieme, possono rappresentare contributi determinanti nella lotta alla sepsi, la causa di morte più prevenibile a livello globale.
«Occorre far comprendere alla popolazione perché è importante una corretta informazione delle sepsi. Molto stesso siamo proprio noi i primi attori di una diagnosi precoce», è quanto affermato dal Professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Pierluigi Spada.
Con l’obiettivo di dare un ulteriore impulso nel Nostro Paese alla lotta per la prevenzione e il contrasto della sepsi, BD ha voluto fortemente lanciare una nuova campagna divulgativa sulla sepsi realizzando, insieme alle Società Scientifiche e alle Istituzioni, il Policy Brief ( https://fbeassociati-my.sharepoint.com/personal/biagioni_fbassociati_it/_layouts/15/onedrive.aspx?id=%2Fpersonal%2Fbiagioni%5Ffbassociati%5Fit%2FDocuments%2FSepsi%20Day%2FPolicy%20brief%20%5F%20Sepsi%5F13%20settembre%202022%2Epdf&parent=%2Fpersonal%2Fbiagioni%5Ffbassociati%5Fit%2FDocuments%2FSepsi%20Day&ga=1 ) “La Sepsi: quando le infezioni generano un impatto anche sulla medicina sociale” con l’obiettivo di offrire un’istantanea sull’infezione e su quanta strada c’è ancora da percorrere per garantire al cittadino la sicurezza di trovare una risposta concreta ed efficace da parte della sanità.
«Gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione oggi offrono la possibilità di identificare il microrganismo nel più breve tempo possibile e dunque fornire una risposta rapida.  Il PNRR giocherà un ruolo fondamentale per implementare la formazione specifica del personale e per la creazione di una vera e propria cultura della sepsi a livello territoriale che coinvolga tutti, a partire dalla popolazione tutta» è quanto sotenuto dalla Prof.ssa Stefania Stefani, Presidente di SIM, Società Italiana di Microbiologia.
Con la consapevolezza che la formazione e la sensibilizzazione della cittadinanza sulla sepsi giocano un ruolo di primo piano imprescindibile per le misure di prevenzione da porre in essere, ad accompagnare la campagna divulgativa di BD è stato realizzato un cortometraggio (https://fbeassociati-my.sharepoint.com/personal/biagioni_fbassociati_it/_layouts/15/stream.aspx?id=%2Fpersonal%2Fbiagioni%5Ffbassociati%5Fit%2FDocuments%2FSepsi%20Day%2FCortometraggio%20Sepsi%20Day%2013%20settembre%202022%2Emp4&ga=1 ) che vuole rappresentare, con poche e semplici immagini, l’importanza del tema e di quanto esso incida, ancora oggi, nella vita di ciascuno di noi.
La prevenzione delle infezioni è fondamentale per limitare il rischio di sepsi, ed è altrettanto fondamentale aumentare la consapevolezza non solo del personale sanitario ma anche della popolazione dato che la gran parte dei casi ha origine comunitaria e può essere intercettata al domicilio dal paziente o al Pronto Soccorso.
Per ridurre e prevenire le morti causate da sepsi è di fondamentale importanza una definizione chiara e condivisa, che faciliti il confronto a livello nazionale e internazionale e una rapida individuazione e gestione da parte della popolazione.
La prevenzione delle malattie infettive, delle ICA e dell’Antimicrobico di resistenza (Amr) sono stati inseriti inoltre tra gli ambiti di intervento prioritari del macro-obiettivo 6 (Malattie infettive prioritarie) del Piano nazionale della prevenzione (Pnp) 2020-2025. Inoltre, lo stesso PNRR prevede anche uno stanziamento straordinario sulla formazione degli operatori sanitari in materia di Infezioni Ospedaliere.
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