Lo svapo attira gli adolescenti a fumare? La scienza dice di no, a chi fa comodo sostenere il contrario?

di Anna Benedetto

Il fatto che le sigarette elettroniche siano una ‘porta di accesso al fumo’ è l’argomento più spesso usato da chi è contrario ai prodotti alternativi alle sigarette (comunemente noto come effetto gateway)? L’ultima ricerca condotta dai dottori Ruoyan Sun, David Mendez e Kenneth Warner afferma che lo svapo non porta i giovani a consumare sigarette.

Ma è davvero così? Le numerose ricerche scientifiche sembrano sconfessare questa ipotesi.

In una indagine sugli adolescenti negli Stati Uniti, i tre ricercatori hanno affermato che il 27,5% degli studenti delle scuole superiori e il 10,5% degli studenti delle scuole medie ha provato a svapare nel 2019. Detto questo, hanno notato che i numeri per il 2020 e il 2021 hanno mostrato un calo “sostanziale”.

Gli attivisti anti-ecig affermano senza alcuna base razionale empirica anche che lo svapo rende gli adolescenti 3,5 volte più propensi a passare al fumo di prodotti del tabacco.

Eppure il numero di adolescenti che iniziano a fumare è diminuito costantemente nell’ultimo quarto di secolo.

Sun, Mendez e Warner affermano che secondo la “teoria della responsabilità comune” gli adolescenti che continuano a fumare avrebbero probabilmente iniziato a fumare comunque, indipendentemente dallo svapo ora disponibile. Eppure questo punto di vista non é mai menzionato da chi è contrario all’uso delle ecig.

Per essere ancora più puntuali sono tornati a esaminare i dati che supportavano l’affermazione che i giovani che usano ecig sarebbero 3.5 volte più esposti al rischio di diventare tabagisti e hanno adattato la loro analisi per includere le influenze dei pari e della famiglia, l’uso di prodotti del tabacco, marijuana e alcol e hanno preso in considerazione la ricerca di sensazioni o modelli di comportamento ribelle.

Hanno scoperto quindi che l’associazione dell’uso di sigarette elettroniche con il successivo fumo diminuisce sostanzialmente e persino diventa insignificante. In parole povere: non sono riusciti a trovare alcuna prova che lo svapo sempre provato sia collegato all’inizio del fumo poiché il fumo è una scelta di coloro che si impegnano in altre forme di comportamenti rischiosi. I risultati sono coerenti con i risultati dello studio annuale condotto da Action on Smoking and Health e Cancer Research UK.

Ogni anno, ASH e CRUK producono un sondaggio tra gli 11 ei 18 anni in Gran Bretagna. L’ultimo sondaggio ha rilevato che il 77,7% non aveva mai provato a svapare e il 10,5% non aveva mai sentito parlare di sigarette elettroniche. Chi aveva provato lo svapo è sceso dal 13,9% all’11,2%.

“Riteniamo che questo sia il primo studio a riportare il risultato del set più completo di variabili dei fattori di rischio che abbiamo incluso. E l’inclusione di fattori di rischio logici è importante per interpretare l’associazione tra lo svapo adolescenziale e il successivo fumo”.

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