Minori e salute mentale: SINPIA promuove la Giornata Nazionale per la promozione del Neurosviluppo

Di Anna Benedetto

Da quest’anno, in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione, la SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) ha scelto l’11 maggio come giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo.

Molti Comuni e istituzioni italiane illumineranno le proprie sedi o monumenti con i colori dell’arcobaleno, a rappresentare l’incredibile varietà degli aspetti coinvolti nel neurosviluppo e la necessità di tutti i bambini di vivere in tempi di pace per sviluppare e far rifiorire il proprio potenziale neuropsichico.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Settimana Europea di sensibilizzazione sulla salute mentale 2022 .

Per sensibilizzare maggiormente al tema della giornata, nel pomeriggio SINPIA propone un seminario online gratuito aperto a tutta la popolazione nazionale sull’importanza di investire sulla promozione del neurosviluppo e sulla cura dei disturbi ad esso correlati.

I disturbi del neurosviluppo e i fattori di rischio

Con l’espressione “disturbi del neurosviluppo” si fa riferimento a un gruppo di condizioni che esordiscono in età evolutiva, modificando lo sviluppo del cervello molto precocemente, compromettendo le reti neurali che sottendono alla maturazione delle funzioni adattive, motorie, comunicative, di apprendimento, alle emozioni e al comportamento.

Gli effetti di tali modifiche possono essere evidenti fin dai primi anni di vita, comportando l’insorgenza di disturbi come l’autismo, i disturbi di linguaggio e apprendimento, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, l’epilessia. Oppure rendersi evidenti in adolescenza, con disturbi psichiatrici come la schizofrenia e la depressione.

I fattori di rischio possono essere molteplici: dalle componenti genetiche, neurobiologiche ed ambientali. Per quel che concerne le condizioni pre-natali una incidenza è stata rilevata in condizioni materno-fetali di “stress” persistente, infiammazione/infezione cronica, l’inquinamento, l’esposizione a migliaia di molecole di sintesi, potenzialmente neuro-tossiche (pesticidi, metalli pesanti e perturbatori endocrini), presenti in placenta, sangue cordonale e latte materno.

L’identificazione precoce dei disturbi del neurosviluppo e dei disturbi psicopatologici in età evolutiva è di fondamentale importanza, poiché consente di intervenire tempestivamente contribuendo a ridurre in maniera significativa l’impatto di tali disturbi sul futuro evolutivo del bambino e del ragazzo.

 

L’incidenza della pandemia e delle condizioni economiche

Secondo stime SINPIA, in Italia i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva riguarderebbero quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, tra il 10 e il 20% della popolazione infantile e adolescenziale tra i 0 e i 17 anni, con manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi.

A causa della pandemia e del suo impatto sulla salute generale della popolazione la loro incidenza è in ascesa, soprattutto nei soggetti più “fragili” ed in meno di dieci anni è raddoppiato il numero di bambini e adolescenti seguiti nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA).

 Come rilevava già dal penultimo rapporto del 2019, l’ISTAT ha individuato i disturbi dello spettro autistico in tutta l’età scolare quali «disturbi dello sviluppo», rilevando una prevalenza di quasi 1 su 100, già in rapidissima ascesa, con queste parole: «L’incremento degli alunni con sostegno, che ha interessato le scuole primarie e secondarie di primo grado negli ultimi anni, si osserva per ogni tipologia di problema, tuttavia la quota maggiore è imputabile all’aumento di alunni con disturbo dello sviluppo [disturbi evolutivi globali dello sviluppo psicologico], che negli ultimi cinque anni sono quasi raddoppiati, passando da poco più di 22.000 nell’anno scolastico 2013/2014 a oltre 43.000 nell’anno scolastico 2017/2018, in linea con quanto rilevato dagli studi epidemiologici internazionali».

In aumento sono soprattutto: rabbia, ansia, depressione, difficoltà di concentrazione, senso di solitudine e d’impotenza, stress, disturbi del sonno oltre che di patologie più severe come disturbi del comportamento alimentare ed autolesionismo.

“La prevalenza raddoppiata dei disturbi neuropsichici è certamente espressione di un trend già presente nei 10 anni precedenti – spiega la Dott.ssa Antonella Costantino, Past President della SINPIA e Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS «Ca’ Granda» Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – la Pandemia ha però mostrato come una diminuzione delle attenzioni collettive ai bisogni neuropsichici di bambini e adolescenti possa avere conseguenze drammatiche sulla loro salute mentale e sul loro sviluppo complessivo, in particolare per coloro che già presentavano vulnerabilità. La crescita esponenziale delle richieste a cui stiamo assistendo riguarda tutti i disturbi del neurosviluppo, trasversalmente a tutte le fasce dell’età evolutiva, e non è limitata solo ai disturbi psichiatrici in adolescenza. Va affrontata di conseguenza, con uno sguardo di sistema, ben radicato nelle nuove conoscenze offerte dalle neuroscienze, nella consapevolezza che molto si può e si deve fare per prevenire l’emergere dei disturbi e che per la cura sono necessari modelli clinici e organizzativi in grado di adattarsi rapidamente al cambiamento dei bisogni senza cadere in facili riduzionismi”

 

L’impatto sempre più prepotentemente negativo delle diseguaglianze economiche, sociali e culturali, aggravate a loro volta da eventi ulteriormente destabilizzanti quali pandemie e guerre, insieme all’indifferenza, alla negazione, all’incomprensione, all’ostilità e allo stigma sociale hanno una valenza dirompente nell’incremento dei disturbi neuropsichiatrici e nei ritardi con cui le famiglie si rivolgono ad una rete adeguata di intervento.

I problemi conseguenti ai disturbi neuropsichici dell’età evolutiva sono ormai drammatici e tragicamente trascurati, sia in termini di messa in campo di adeguate strategie di prevenzione sia in termini di risorse per la cura – conclude la prof.ssa Elisa FazziOccorrono risorse e risposte di sistema, integrate e coordinate tra educativo, sociale e sanitario, nell’ambito di un cambiamento culturale profondo che apra all’innovazione ed al futuro, perché tutti i bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo e le loro famiglie vedano finalmente riconosciuto il diritto a cure appropriate e tempestive e vedano garantito il loro massimo potenziale di sviluppo”.

 

Questo è il link per iscriversi al webinar SINPIA di oggi pomeriggio.

A questo link è possibile consultare il programma del webinar.

 

https://mohre.it

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