NEGATIVI NONOSTANTE FAMILIARI CON IL COVID-19? E’ POSSIBILE, ECCO PERCHE’

Di Anna Benedetto

Molti avranno avuto notizia di casi di persone negative nonostante la convivenza con soggetti positivi. Com’è possibile? Se è vero che SARS-CoV-2 si diffonde principalmente attraverso le particelle sospese nell’aria, che viaggia velocemente e a distanza, con una alta capacità di diffusione, questo fatto sembra contrario alla logica. Eppure, ci sono persone che pur convivendo in ambienti in cui il virus è presente non si ammalano. Come è possibile?

Secondo un nuovo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature (https://www.nature.com/articles/s41467-021-27674-x#article-comments), la risposta potrebbe risiedere nelle persone che in passato sono state esposte ad altri coronavirus che hanno permesso loro di produrre cellule immunitarie della memoria, le cellule T, che offrono protezione anche contro il coronavirus SARS-Cov-2.

I coronavirus sono infatti una grande famiglia di virus tra cui quelli dei comuni raffreddori. Lo studio suggerisce che le cellule T immunitarie create dall’esposizione a questi virus potrebbero essere il motivo per cui alcune persone risultano negative per COVID-19 nonostante vivano con qualcuno che è risultato positivo. Sebbene i diversi coronavirus causino malattie diverse e i virus si comportino in modi diversi, hanno alcune caratteristiche condivise che li raggruppano nella stessa famiglia.

Lo studio ha seguito 52 contatti con familiari positivi al COVID-19. Il sangue è stato testato per le cellule immunitarie tra il primo e il sesto giorno in cui il loro contatto familiare è risultato positivo al COVID-19: i ricercatori hanno trovato livelli più elevati di cellule T nei campioni di coloro che sono risultati negativi a un test PCR per COVID-19 rispetto a quelli che sono risultati positivi, suggerendo che avessero sviluppato le difese in occasioni con altri incontri con virus simili.

Le cellule T preesistenti possono aver innescato una risposta immunitaria che ha fronteggiato il virus SAR-CoV-2 neutralizzandolo. Hanno anche trovato queste cellule T nel gruppo che è risultato positivo ma con livelli più modesti.

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