
Nuove indicazioni per Semaglutide? Potrebbe curare le dipendenze
di Anna Benedetto
Semaglutide, ormai moltissimi conoscono il nome di questa molecola, nata per il trattamento del diabete. Fa parte della classe dei recettori del GPL-1 (glucagon-like peptide1) ed è nota perché ha mostrato di aiutare le persone a perdere peso grazie alla sua capacità di diminuire l’appetito (per cui non esiste però una indicazione sul foglietto illustrativo).
Già mainstream sui social network dove le persone si scambiano consigli per usarla per perdere i chili di troppo, è al centro di numerose polemiche, allarmi e dibattiti sull’uso disinvolto di farmaci per obiettivi estetici come controllare il peso o perdere qualche chilo.
E mentre medici e autorità alzano la voce per ricordare che i ‘farmaci sono una cosa seria’, l’uso di semaglutide sta mostrando altri lati interessanti: il suo utilizzo infatti, sarebbe correlato ad alcuni comportamenti di abuso con una riduzione del desiderio di alcol sino allo shopping eccessivo. Il Dottor Gitanjali Srivastava, MD, internista e direttore del programma di medicina dell’obesità presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee ha osservato che l’uso di semaglutide è associato ad un maggiore controllo dei comportamenti impulsivi: “All’improvviso, c’è una calma. È come la calma dopo la tempesta”.Oltre a limitare la ricerca incontrollata di cibo, i pazienti in trattamento hanno descritto e riferito una sensazione di modulazione e minore urgenza su una serie di altri comportamenti dopo aver iniziato il farmaco.
I meccanismi per cui semaglutide e gli altri agonisti del GLP-1 agirebbero comportamenti come il fumo e il bere non sono ancora ben compresi, quindi specialisti e ricercatori consigliano massima cautela da parte dei prescrittori, specialmente in assenza di studi clinici controllati randomizzati definitivi.
Nel controllo del diabete di tipo 2, Semaglutide modula il rilascio di insulina attraverso il pancreas, controllando così i livelli di zucchero nel sangue, ma la sua azione non è solo periferica, bensì funziona anche nel cervello, dove il recettore GLP-1 è ampiamente distribuito.
Nel corso degli anni, gli studi avevano già riportato alcuni meccanismi particolari degli agonisti del GLP-1: liraglutide, ad esempio, ha soppresso o ridotto il consumo di alcol nei ratti e nelle scimmie. Gli studi sull’exenatide hanno mostrato di ridurre la dipendenza da nicotina nei topi, anche se con esiti contrastanti.
L’ipotesi in questo caso è che GLP-1 controlla la secrezione o la disponibilità di dopamina, nel cervello, rendendo meno attrattivo e piacevole il comportamento di abuso.
Un’altra ipotesi è che ci sia un ruolo del GABA, un altro importante neurotrasmettitore. Lorenzo Leggio del National Institute on Drug Abuse e del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, ha rilevato che il semaglutide ha ridotto il consumo di alcol “binge-like” e la dipendenza da alcol nei topi e nei ratti, rispettivamente.
Leggio ha ricordato che i farmaci usati per il disturbo da uso di alcol, come l’acamprosato (Campral), agiscono proprio sul GABA e sta ora lavorando a un protocollo per uno studio controllato randomizzato che esaminerà l’uso di semaglutide e alcol negli esseri umani. Nelle chat di specialisti ricorrono aneddoti di riduzione del consumo di alcol nei pazienti, che avevano riportato spontaneamente il fenomeno.
Un ruolo nell’avversione all’alcol potrebbe averlo la nausea, che circa l’85% dei suoi pazienti sperimenta in una certa misura. Ma questo non spiegherebbe il maggiore controllo degli impulsi per quanto riguarda lo shopping. Più probabile invece è che semaglutide ridimensioni il piacere derivante dalle attività compulsive e qui si apre un problema, ossia che la riduzione del piacere possa portare ad una ridotta capacità di provarne, l’anedonia insomma. Tutti elementi che andranno presi in considerazione nelle prossime sperimentazioni, tra cui la relazione dose-risposta necessaria per produrre la soppressione dei comportamenti di dipendenza, rispetto alla perdita di peso e al controllo del diabete. La domanda sarà: se voglio controllare una dipendenza otterrò anche la perdita di peso? O potremo usare semaglutide e gli altri analoghi a dosi inferiori? Sarà utile per tutte le dipendenze o solo per l’abuso di alcol?
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