
Nutrendo: pubblicato il rapporto su nutrizione clinica e formazione nei corsi di laurea di medicina e chirurgia
La nutrizione rappresenta una componente essenziale per la salute ed il benessere umano ed è strettamente correlata allo sviluppo economico e sociale e anche le Nazioni Unite hanno indicato il periodo 2016-2025 come un decennio d’azione globale per la nutrizione per il contrasto a tutte le forme di malnutrizione.
“I medici rappresentano una figura indispensabile per assicurare cure e terapie nutrizionali, tuttavia, potrebbero sentirsi impreparati a causa della mancanza di formazione su questo argomento” spiega il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC e ideatore del Forum Nutrendo ® “L’analisi svolta dal nostro gruppo di studio, ha mostrato, in generale, che gli argomenti che attengono alla formazione della nutrizione clinica sono trattati in media da poco meno della metà dei rispondenti: questo significa che i medici non sviluppano la sensibilità a riconoscere uno stato di malnutrizione che agisce come fattore prognostico negativo. Un paziente malnutrito è debole, fragile e ha meno strumenti per sopportare la tossicità di alcune terapie”.
Il rischio è che i clinici non riescano ad affrontare gli aspetti nutrizionali di malattie come cancro, obesità e diabete e altre rilevanti malattie croniche e acute nei loro pazienti. Mentre un’adeguata formazione in Nutrizione Umana e Clinica è fondamentale per garantire al paziente le migliori cure.
La formazione sulla nutrizione umana dovrebbe essere presente in diversi corsi di laurea. Ad eccezione di alcuni casi, tuttavia, questa formazione è inconsistente nei diversi corsi accademici in tutto il mondo. E L’Italia non fa eccezione. Infine, l’insegnamento della nutrizione umana è generalmente poco rappresentato anche all’interno del percorso di formazione del medico.
Il gruppo di lavoro “Nutrizione Clinica e Formazione” ha condotto un’analisi per comprendere e descrivere lo stato attuale dell’insegnamento di Nutrizione Umana e Clinica all’interno dei CLM-MC in Italia.
Ecco una sintesi dei risultati:
Screening della malnutrizione – I dati integrati tra le due fonti analizzate (questionario ai Presidenti dei CLM in LM41 e dati estrapolati da Universitaly) hanno mostrato che l’argomento è trattato nel 54% dei Corsi Laurea Medicina e Chirurgia, non è trattato nel 24%, mentre nel 22% dei casi non vi è risposta al quesito o non esistono i dati.
Fabbisogni di energia, micro e macro nutrienti – L’argomento “fabbisogno di energia, micro e macro nutrienti” è stato trattato nel 70% dei CLM-MC, non è trattato nel 10%, mentre non ci sono dati o risposte nel 20% dei casi.
Malnutrizione per difetto (clinica e intervento nutrizionale) – L’argomento è trattato nel 52% dei CLM-MC, non è trattato nel 20%, mentre non ci sono dati o risposte per il 28%. Il tema della malnutrizione per difetto, in termini di valutazione clinica e intervento nutrizionale, risulta molto limitato nelle cliniche mediche e geriatriche, ma ben rappresentato nelle scienze dietetiche e della nutrizione umana.
Malnutrizione per eccesso – L’argomento è trattato nel 50% dei CLM-MC, non è trattato nel 24%, mentre non ci sono dati o risposte per il 26% . Valutando i CLM-MC che trattano questo argomento, gli insegnamenti che lo prevedono sono principalmente: endocrinologia (28%), nutrizione clinica/umana e metodologia clinica/preclinica (16%) e medicina interna (12%) (Figura 17).
Allergie e intolleranze alimentari – L’argomento è trattato nel 36% dei CLMMC, non è trattato nel 36%, mentre non ci sono dati o risposte per il 28% dei casi.
La valutazione dei CLM-MC che trattano l’argomento ha evidenziato che gli insegnamenti che lo prevedono sono principalmente: immunologia (44%), allergologia (22%), reumatologia e patologia/fisiopatologia medica (17%).
Disturbi del comportamento alimentare – Il tema è poco rappresentato negli insegnamenti nonostante il suo rilevante impatto clinico e sociale.
Intervento nutrizionale nell’insufficienza d’organo (fegato, rene) – L’argomento è trattato nel 34% dei CLM-MC, non è trattato nel 32%, mentre non ci sono dati o risposte per il 34% dei casi.
Intervento nutrizionale nelle patologie che portano alla cchessia (es. oncologia) o neurodegenerative (es. sla) – L’argomento è trattato in un misero 30% dei CLMMC, non è trattato nel 26%, mentre non ci sono dati o risposte per il 44% dei casi.
Nutrizione artificiale (enterale e parenterale) – L’argomento è trattato nel 40% dei CLM-MC, non è trattato nel 32%, mentre non ci sono dati o risposte per il 28% dei casi.
Il Rapporto dimostra come sia urgente e doveroso rivedere i curricula dei CLM-MC includendovi in modo più ampio, approfondito e strutturato l’insegnamento della Nutrizione Umana e Clinica. Perché ciò sia possibile, in considerazione della limitata flessibilità del core-curriculum del laureando in medicina, è indispensabile l’identificazione delle modalità di integrazione orizzontale o verticale delle conoscenze di Nutrizione Umana e Clinica all’interno delle materie attualmente oggetto di insegnamento nei CLM-MC.