OLTRE il semplice ‘consiglio’ di smettere.

 

Serve un atteggiamento più proattivo da parte dei medici rispetto ai pazienti fumatori se vogliamo diminuire l’impatto del fumo sulla salute degli individui nei prossimi anni. 

Il Metodo delle 5A prevede pochi minuti di conversazione sul tabagismo, si tratta di un counselling motivazionale breve (minimal advice). Numerosi studi individuano il counselling condotto da operatori sanitari e il setting sanitario come condizioni favorevoli per la disassuefazione dal fumo di tabacco. I soggetti che lo mettono in pratica sono autorevoli e le persone fumatrici quando si recano dal medico o hanno un ricovero sono sensibili rispetto all’argomento ‘salute’ il che le rende più ricettive alla contemplazione della necessità di smettere. Si tratta di una occasione importante per intercettare i fumatori.

Secondo i dati della letteratura nota3 anche un intervento di soli 5 minuti può portare il tasso di astensione dal fumo dal 2-4% (cessazione spontanea) al 6-8% (esiti a 12 mesi). Due revisioni sistematiche hanno valutato l’efficacia del semplice consiglio di smettere di fumare da parte del medico e dell’infermiere, concludendo che esso è efficace rispetto a non dare alcun consiglio (RR 1.76, IC95% 1.58-1.95 per il consiglio del medico; RR 1.28 IC95% 1.18-1.38 per quello dell’infermiere) nota 1. Ogni operatore sanitario attraverso il contatto con il paziente può cercare di stimolare la motivazione al cambiamento dei fumatori, proponendo anche solo le prime 3 A del minimal advice. Il primo passo di tale processo, da offrire al paziente ad ogni accesso ambulatoriale, e/o ricovero ospedaliero, da parte sia del medico che dell’infermiere, riguarda l’accertamento dell’abitudine tabagica al momento dell’anamnesi e la suddivisione dei pazienti in: 

-fumatori intenzionati a smettere;
-fumatori non intenzionati a smettere;
-pazienti che hanno smesso di fumare recentemente;nota 2

Ai pazienti non intenzionati ad abbandonare l’abitudine al fumo viene rivolto un intervento motivazionale le cui azioni sono centrate su 5 (%R’s) dimensioni: Relevance, Risks, Rewards, Roadblocks, Repetition e significano: rilevanza, rischi, ricompense, resistenze e ripetizione, di cui parleremo in un altro articolo.

Le 5A (Chiedi, Consiglia, Valuta, Assisti, Organizza) riassumono tutte le attività che il sanitario può fare per aiutare un consumatore di tabacco entro 3-5 minuti in un contesto di cure primarie. Questo modello può guidare attraverso il giusto processo per parlare con i pazienti che sono pronti a smettere di fumare e fornire consigli su come fare.

 

DOMANDA  AZIONE  STRATEGIA DI IMPLEMENTAZIONE
1 – ASK Chiedere –

Identificare sistematicamente tutti i consumatori di tabacco ad ogni visita.

• Chiedi a TUTTI i tuoi pazienti ad ogni incontro se fanno uso di tabacco e documentalo.

• Rendilo parte della tua routine.

• L’uso del tabacco dovrebbe essere interrogato in modo amichevole – non è un’accusa.

• Fai domande semplici, (esempio “Fumi sigarette?”

– “Usi prodotti del tabacco?”)

Lo stato del consumo di tabacco deve essere incluso in tutte le note mediche e nelle cartelle cliniche cartacee ed elettroniche.
ADVISE – Avvisare –

Convinci tutti i consumatori di tabacco che devono smettere

• 

Esorta ogni consumatore di tabacco a smettere in modo chiaro, forte e personalizzato.

Il consiglio dovrebbe essere:

• Chiaro – “È importante smettere di fumare (o di usare tabacco da masticare)

ora, e io posso aiutarti”. “Ridurre mentre sei malato non è abbastanza.” “Il fumo occasionale o leggero è ancora pericoloso.”

• Forte – “Come tuo medico, ho bisogno che tu sappia che smettere di fumare è la cosa più importante che puoi fare per proteggere la tua salute ora e in futuro. Siamo qui per aiutarvi.”

• Personalizzato: lega l’uso del tabacco a:

− Dati demografici: ad esempio, le donne potrebbero avere maggiori probabilità di essere

interessati agli effetti del fumo sulla fertilità rispetto agli uomini.

Le donne fumatrici sono più colpite dal cancro al polmone.

Problemi di salute: chi soffre di asma potrebbe aver bisogno di conoscere gli effetti

del fumo sulla funzione respiratoria, mentre quelli con malattie gengivali potrebbero essere interessati agli effetti del fumo sulla salute orale. “Continuare a fumare peggiora l’asma e smettere può migliorare notevolmente la salute”.

− Fattori sociali: le persone con bambini piccoli possono essere motivate dalle informazioni sugli effetti del fumo passivo, mentre una persona alle prese con i soldi potrebbe voler considerare i costi finanziari del fumo. “Smettere di fumare può ridurre il numero di infezioni all’orecchio che tuo figlio ha”.

In alcuni casi, come personalizzare i consigli per un 

particolare paziente potrebbe non essere sempre ovvio. Una strategia utile può essere quella di chiedere al paziente:

− “Cosa non ti piace dell’essere un fumatore?”

La risposta del paziente a questa domanda può essere costruita da te con informazioni più dettagliate sul problema sollevato.

− Esempio:

Dottore: “Cosa non ti piace dell’essere un fumatore?”

Paziente: “Beh, non mi piace quanto spendo per il tabacco”.

Dottore: “Calcoliamo quanto spendi ogni mese. Poi possiamo pensare a cosa potresti farci di positivo”

3 – ASSESS – Valutare  Determinare la disponibilità a fare un tentativo di smettere (fasi di contemplazione della possibilità) • Poni due domande in relazione a “importanza” e “autoefficacia”: 1. “Vorresti essere un non

fumatore?”

2. “Pensi di avere un

possibilità di smettere con successo?”

• Qualsiasi risposta nell’area ombreggiata indica che il consumatore di tabacco NON è pronto a smettere. In questi casi dovresti consegnare l’intervento delle 5 R (vedi Sessione V).

• Se il paziente è pronto per procedere con un tentativo di chiusura, è possibile passare ai passaggi Assist e Disponi.

4 – ASSIST -Assistenza  Aiuta concretamente il paziente con un piano di disintossicazione, prevede una vera e propria presa in carico e una alleanza terapeutica

(l’eventuale avvio ad un centro antifumo andrebbe monitorato – nda)

• Aiutare il paziente a sviluppare un piano per smettere

• Fornire consulenza pratica

• Fornire supporto sociale durante il trattamento

• Fornire materiali supplementari, comprese informazioni sulle linee di uscita e altre risorse di riferimento

• Raccomandare l’uso di farmaci approvati, se necessario

• Usa il metodo STAR per facilitare e aiutare il tuo paziente a sviluppare un piano per smettere:

− Fissare una data di cessazione idealmente entro due settimane.

− Informare la famiglia, gli amici e i colleghi di smettere e chiedere supporto.

− Anticipare le sfide al prossimo tentativo di smettere.

− Rimuovere i prodotti del tabacco dall’ambiente del paziente e rendere

la casa senza fumo.

• La consulenza pratica dovrebbe concentrarsi su tre elementi:

− Aiutare il paziente ad identificare le situazioni di pericolo (eventi, stati interni,

o attività che aumentano il rischio di fumo o di ricaduta).

− Aiutare il paziente a identificare e praticare il coping cognitivo e comportamentale

competenze per affrontare le situazioni di pericolo.

− Fornire informazioni di base su fumo e smettere

• Il supporto sociale intra-trattamento include:

− Incoraggiare il paziente nel tentativo di smettere

− Comunicare cura e preoccupazione

− Incoraggiare il paziente a parlare del processo di abbandono

• Assicurati di avere a portata di mano un elenco dei servizi locali esistenti per smettere di fumare (linee per smettere di fumare, cliniche per smettere di fumare e altri) per fornire informazioni ogni volta che il paziente chiede informazioni su di loro.

• Il supporto dato al paziente deve essere descritto positivamente ma realisticamente.

5 – ARRANGE – Organizzare – Pianifica contatti di follow-up o un rinvio al supporto specialistico • Organizzare un contatto di follow-up con il paziente di persona o per telefono.

• Indirizzare il paziente al supporto specialistico, se necessario

• Quando: il primo contatto di follow-up dovrebbe essere organizzato durante la prima settimana. Si raccomanda un secondo contatto di follow-up entro un mese dalla data di cessazione.

• Come: utilizzare metodi pratici come telefono, visita personale e posta/e-mail per eseguire il follow-up. Si raccomanda di seguire i pazienti attraverso il lavoro di squadra, se possibile.

• Che cosa:

Per tutti i pazienti:

− Identificare i problemi già incontrati e anticipare le sfide. − Ricordare ai pazienti il ​​supporto sociale extra-trattamento disponibile.

− Valutare l’uso ei problemi dei farmaci.

− Pianifica il prossimo contatto di follow-up.

Per i pazienti astinenti:

− Congratulazioni con loro per il loro successo.

Per i pazienti che hanno di nuovo fatto uso di tabacco:

− Ricordare loro di considerare la ricaduta come un’esperienza di apprendimento. − Rivedere le circostanze e sollecitare un nuovo impegno.

− Collegamento a un trattamento più intensivo, se disponibile.

 

Fonti: 

Toolkit for delivering the 5A’s and 5R’s brief tobacco intervention in primary care – WHO 

Nota 1 – Amato L, Mitrova Z, Davoli M. Sintesi delle revisioni sistematiche Cochrane sull’efficacia degli interventi di cessazione e prevenzione del fumo di tabacco. ISS 2011 maggio. 

 

Nota 2 – (18) Gremigni P. Psicologia del fumo. Programmi di prevenzione e metodi per smettere. 2005th ed. Roma: Carocci Faber; 2005. 

 

Nota 3 – Lancaster T, Stead L, Silagy C, Sowden A. Effectiveness of interventions to help people stop smoking: findings from the Cochrane Library. BMJ 2000 Aug;321:355-8. 

 

https://mohre.it

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*