
Post- Covid, i sintomi cerebrali durano a lungo
di Anna Benedetto
L’infezione da Covid ha manifestazioni eterogenee e anche le sue conseguenze a lungo termine non si limitano agli organi respiratori. Al contrario il virus ha mostrato uno spiccato ‘neurotropismo’, la conseguenza di questa ‘simpatia’ è un danno temporaneo che può alterare le funzioni cognitive.
Lo ha confermato anche un recente studio prospettivo pubblicato sulla rivista Annals of Clinical and Translational Neurology: la maggior parte dei soggetti con Long COVID li ha manifestati per almeno 6 mesi.
“Di 27 persone con sequele neurologiche post-acute dell’infezione da SARS-CoV-2 (PASC) nella coorte NeuCOVID, la compromissione della memoria e la diminuzione della concentrazione erano i sintomi più prevalenti a 6 mesi” hanno riferito Jacqueline Shanley, BA, e Jennifer Graves, MD, PhD, della University of California San Diego School of Medicine.
Un terzo dei pazienti ha avuto una risoluzione completa dei sintomi a 6 mesi, e nessuna delle persone con sintomi persistenti a 6 mesi aveva una storia di condizioni neurologiche preesistenti prima della loro infezione da SARS-CoV-2.
Circa il 7% dei pazienti inoltre ha mostrato segni di un nuovo fenotipo, che i ricercatori hanno chiamato sequele post-acute dell’infezione da COVID-19 con tremore, atassia e deficit cognitivo (PASC-TAC), in pratica questi soggetti fanno fatica a coordinare sia i movimenti che i pensieri, probabilmente a causa della risposta infiammatoria autoimmune che raggiunge anche il cervello.
Graves e coautori hanno arruolato 56 persone nel loro studio a centro singolo da ottobre 2020 a ottobre 2021. I pazienti avevano un’infezione confermata dalla PCR o una probabile infezione da COVID-19 confermata dalla valutazione in una clinica per malattie infettive. L’età media dei partecipanti era di 50 anni e la maggior parte dei partecipanti (69%) erano donne. La gravità dell’infezione è stata per lo più lieve (39,3%) o moderata (42,9%).
I partecipanti sono stati valutati durante una visita e 6 mesi dopo tutti hanno riferito sintomi neurologici dopo l’infezione da SARS-CoV-2, i più comuni erano affaticamento (89,3%) e cefalea (80,4%). Altri sintomi includevano compromissione della memoria, insonnia e diminuzione della concentrazione. Alla visita di controllo 6 mesi dopo, la compromissione della memoria (68,8%) e la diminuzione della concentrazione (61,5%) erano persistenti e invalidanti.
A 6 mesi, solo un terzo dei partecipanti ha riportato la completa risoluzione dei sintomi, mentre i punteggi dei test cognitivi sono migliorati nel complesso, ma il 26,3% dei punteggi dei partecipanti è diminuito. Le aree più colpite della cognizione sono state la memoria, il linguaggio e l’attenzione.