
Presentato alla Camera “La cronicità al tempo del Covid”, di Paola Boldrini e Nicola Provenza
Prima presentazione alla Camera dei Deputati, venerdì, de La cronicità al tempo del Covid (Giuseppe De Nicola Editore) di Paola Boldrini e Nicola Provenza, fondatori nel maggio 2021 dell’Integruppo Parlamentari sulla Cronicità.
Nato dalla volontà di elaborare un documento conclusivo e ufficiale sul lavoro dell’Intergruppo, sarà a breve consegnato al Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Contiene infatti raccomandazioni sulle azioni da intraprendere «che mettiamo in maniera propositiva a disposizione del nuovo Governo».
Come hanno spiegato gli autori, sollecitati dalle domande di Johann Rossi Mason, direttrice dell’Osservatorio Mohre, la patologia cronica non riguarda solo gli anziani, «luogo comune troppo diffuso», ma anche l’età pediatrica e adulta. Malattie croniche sono il diabete, la fibrosi cistica, l’artrite reumatoide, l’asma, l’epilessia, l’emofilia, l’insufficienza cardiaca e altre di natura mentale e genetica.
Oltre al tumore, da cui si può guarire, con conseguenze a vita. Un esempio sono i gastroresecati. Il volume accompagna il lettore nella comprensione di un fenomeno esploso al tempo del Covid, «perché il Covid ha colpito i più fragili», ma che proprio durante la pandemia, in un contesto di emergenza, è stato inizialmente trascurato, con screening oncologici saltati, impossibilità di programmare l’assistenza. «Finita la pandemia, la cronicità continua ad esistere».
Il volume, che contiene dati e statistiche, affronta il tema del tardivo recepimento da parte di alcune Regioni del Piano Nazionale della Cronicità varato nel 2016; il depauperamento delle figure professionali nelle strutture ospedaliere negli anni pre-covid; l’eccessivo carico di lavoro degli operatori sanitari che optano «in nome della stessa qualità della vita riscoperta in pandemia» per il privato, che ha ritmi meno serrati; la difformità nella presa in cura e nell’accesso ai servizi dei 21 sistemi sanitari regionali. «Bisogna lavorare – il monito – affinché la cronicità non diventi disabilità».
Oggi la cronicità riguarda 22 milioni di italiani, 8 milioni con una patologia grave, i restanti con più patologie. E tra denatalità e invecchiamento è destinata ad aumentare. «E’ la grande sfida della sanità pubblica, intesa come democratica, universale, equa, che deve essere salvaguardata”.
Il libro, frutto dell’ascolto di associazioni scientifiche e di pazienti, è dotato di svariate schede con suddivisioni regionali sui tassi di cronicità, sul tipo di aiuto ricevuto dai pazienti più fragili, sui ricoveri ospedalieri pre covid, sulle differenziazioni delle prestazioni ambulatoriali. Si susseguono capitoli dedicati agli obiettivi del Piano nazionale della cronicità, all’assistenza domiciliare integrta (ADI), ai percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (pdta), alle reti cliniche socio-sanitarie, alle traiettorie del cambiamento, alla telemedicina, alle Raccomandazioni per Governo e Ministero della Salute.