
Previsioni e gestione della stagione influenzale 2023-2024 in Italia
Sta emergendo una crescente preoccupazione tra la popolazione italiana riguardo alla possibile coesistenza dell’influenza stagionale e del SARS-CoV-2, noto anche come COVID-19. Questo timore si riflette nei risultati di una ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, parte di Federchimica, presentata nell’ambito dell’evento stampa “Stagione influenzale 2022-2023: ritorno al passato o inizio di una nuova era? Cosa sapere e cosa fare“, in cui il Prof. Fabrizio Pregliasco, Virologo e Ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, ha condiviso le sue analisi e proiezioni.
Sensibilizzazione sulla persistenza del SARS-CoV-2
Più del 60% degli italiani è consapevole che il virus SARS-CoV-2 è ancora presente e potrebbe manifestarsi con nuove varianti durante la prossima stagione influenzale. Nel frattempo, il 50% della popolazione teme che i virus influenzali siano diventati più virulenti rispetto al passato.
Preoccupazioni differenziate tra generi e età
Mentre gli uomini guardano con più ottimismo alla prossima stagione influenzale, il 66% delle donne esprime preoccupazione per la possibile virulenza e contagiosità dei virus. Il 31,2% degli uomini e il 35% dei giovani sotto i 24 anni, tuttavia, ritiene che il SARS-CoV-2 sia scomparso e non rappresenterà una minaccia.
Proiezioni per la stagione influenzale

Prof. Fabrizio Pregliasco
Il Prof. Pregliasco prevede una stagione influenzale di media intensità, con 5-6 milioni di casi stimati. Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, ci sono aspettative di circa 10 milioni di casi di altri virus influenzali. La diffusione di questi virus dipenderà da vari fattori, tra cui i ceppi virali in circolazione e le condizioni meteorologiche. Pertanto, la prevenzione, incluso il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale, è fondamentale.
Coabitazione tra influenza e COVID-19
La coesistenza dell’influenza e del SARS-CoV-2 può complicare la gestione delle risorse sanitarie, dato che i sintomi sono simili. La promozione della vaccinazione antinfluenzale è cruciale, e il Prof. Pregliasco sottolinea l’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione sintomatologica.
Le prospettive degli italiani
L’indagine evidenzia che la consapevolezza della persistenza del virus SARS-CoV-2 aumenta con l’età, ma è bassa tra i giovani. Gli over 65 sono preoccupati per la sua ricomparsa.
Promuovere la vaccinazione antinfluenzale
Il Prof. Pregliasco sottolinea che la vaccinazione è essenziale per la protezione, specialmente per i più vulnerabili. Tuttavia, alcuni italiani ritengono che la vaccinazione causi effetti collaterali spaventosi. È importante fornire informazioni coerenti e approfondite.
Comportamento in caso di sintomi influenzali
Una percentuale crescente di italiani ritiene saggio rimanere a riposo e utilizzare farmaci da banco per controllare i sintomi. Tuttavia, alcuni preferiscono contattare immediatamente il medico di base o non fare nulla.
Farmaci da automedicazione
I farmaci da automedicazione sono la soluzione più comune in caso di sintomi influenzali. Le donne mostrano una preferenza maggiore per questa opzione rispetto agli uomini.
Ruolo dei professionisti sanitari
Il ruolo del medico di base rimane importante, ma ci sono persone che preferiscono basarsi sulla propria esperienza e sul farmacista come figura di riferimento. Le donne tendono a basarsi sulla loro conoscenza personale.
La gestione delle influenze stagionali in Italia si evolve, con una maggiore attenzione alla prevenzione e alla responsabilità individuale. La vaccinazione antinfluenzale rimane un pilastro nella protezione della popolazione, specialmente per coloro a rischio. L’educazione e l’uso consapevole dei farmaci da banco sono cruciali, mentre la ricerca scientifica continua a valutare l’efficacia dei vaccini. La coesistenza di influenza e COVID-19 richiede vigilanza e strategie chiare per una gestione efficace delle risorse sanitarie.