Primo Talk Show della SIME sui social per sfatare i falsi miti della medicina estetica

Due sessioni live dedicate alla Medicina Estetica hanno permesso ai professionisti di interfacciarsi direttamente con il pubblico, tramite strumenti di estremo dialogo: i social. In diretta sui loro canali Facebook e Instagram, i medici estetici della Società Italiana di Medicina Estetica SIME hanno fatto il punto su ‘Medicina estetica: verità e falsi miti’, rendendosi disponibili alle risposte in tempo reale, con l’obiettivo di avvicinarsi ai pazienti e ai medici per formare e informare sulla disciplina della medicina estetica. La prevenzione come pilastro fondante del benessere psico-fisico e l’educazione del paziente a saper riconoscere e scegliere il medico estetico preparato, sono stati i temi salienti dell’incontro.

La visita, come primo approccio diagnostico importante con il medico estetico, è il primo passo per riuscire a correggere, ricostruire e mantenere l’aspetto gradevole del paziente. Sin dal 1990 la SIME ha standardizzato la visita in medicina estetica, che prevede una anamnesi (storia clinica del paziente), un esame obiettivo e una serie di valutazioni strumentali (antropometrica, posturale, angiologica degli arti inferiori, ecografica del tessuto adiposo e check-up cutaneo) che permettono di fare una diagnosi precisa. Solo con una diagnosi è possibile fare un progetto terapeutico corretto.

Non esiste terapia, senza diagnosi accurata – puntualizza Bartoletti – in medicina estetica, infatti, non si fanno trattamenti, ma terapie”. Sulla differenza tra medico estetico, dermatologo e chirurgo plastico, il presidente SIME aggiunge: “Il medico estetico è colui che si occupa di medicina estetica; il chirurgo plastico interviene e aggiusta esiti traumatici, malformazioni e migliora l’estetica attraverso la chirurgia; il dermatologo si occupa invece della patologia cutanea. Sia il dermatologo che il chirurgo plastico utilizzano delle tecniche proprie della medicina estetica, che, però, sono tecniche ancillari della loro professione per raggiungere il massimo del loro risultato nella loro disciplina”, ma non sono medici estetici, a meno che non abbiano seguito una preparazione specifica.

Gloria Trocchi, internista e vicepresidente SIME, ha ribadito l’importanza di rivolgersi a un medico di medicina estetica che si è formato su questa disciplina e che sarà in grado di fare un’ottima diagnosi a cui seguirà un percorso terapeutico medico risolutivo, per cui sarà importante, tra l’altro: la scelta dei materiali, i distretti su cui intervenire e la scelta delle tecniche da utilizzare. E poi l’appello: “È importante fare attenzione a chi rivolgersi, non bisogna fidarsi di chi non è formato perché poi non è in grado di riconoscere e quindi intervenire sulle possibili complicanze della medicina estetica. La medicina estetica è anche ‘medicina sociale’ ha aggiunto la Trocchi e può alleviare il malessere del paziente oncologico che viene monitorato in collaborazione con l’oncologo al fine di intervenire nella fase di recupero della qualità della vita”.

Alla seconda sessione del Talk Show al quale hanno preso parte, oltre al presidente Emanuele Bartoletti anche Rosanna Catizzone, Domenico Centofanti e Nadia Fraone. Centofanti, medico estetico, vice-presidente SIME e specialista in scienze dell’alimentazione si è soffermato sul falso mito della ‘dieta anti-cellulite’. Non esistono diete del genere, ma esiste la scienza dell’alimentazione che si basa sui principi scientificamente provati. La cosiddetta ‘cellulite’ altro non è che una patologia cronica del tessuto adiposo, dovuta ad una insufficienza venosa e linfatica, per cui l’alimentazione può favorire ‘il benessere’ delle cellule adipose e la loro funzione di produzione degli ormoni – ha chiarito Domenico Centofanti – Il problema è quando alle cellule adipose non arriva più la giusta quantità di sangue per problemi circolatori e linfatici, allora si presenta la ‘cellulite’”.

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