Riduzione del rischio come strategia chiave per la salute e il benessere

di Anna Benedetto

 

L’attenzione sulla riduzione del rischio come strategia politica pubblica per promuovere la salute e il benessere sta emergendo sempre più come una prospettiva promettente. Nonostante non sia ancora del tutto mainstream, questa prospettiva sta guadagnando terreno. La Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità il 17 settembre, ha posto in evidenza la riduzione del danno come una nuova strategia nell’assistenza sanitaria.

Ne ha parlato Johann Rossi Mason, direttrice dell’Osservatorio MOHRE al seminario dal titolo ‘La riduzione del danno e la tutela della salute‘ organizzato dall’Istituto Bruno Leoni a Roma alla presenza di rappresentanti della politica, della scienza e dei consumatori.

l concetto di riduzione del rischio, spesso associato alle tossicodipendenze, può essere applicato in modo più ampio e impattante su molteplici aspetti della nostra vita. Molti potrebbero non rendersi conto che siamo circondati da strategie di riduzione del rischio e che ce ne sono molte altre che potrebbero essere sviluppate.

Un esempio di riduzione del rischio nella storia della medicina è rappresentato dall’igiene pubblica, basata sulla scoperta di Ignac Semmelweis riguardo alla febbre puerperale e l’importanza del lavaggio delle mani per i medici. Ma oggi, concentriamoci su quattro condizioni urgenti che potrebbero migliorare notevolmente attraverso la modifica degli stili di vita.

 

Fumo: Il fumo è responsabile di 7 milioni di morti nel mondo, con 90.000 decessi evitabili ogni anno solo in Italia.

Obesità e Sovrappeso: Questi sono responsabili del 9,6% della mortalità negli uomini e dell’11,5% nelle donne in Italia.

 

Alcol: L’alcol provoca circa 3 milioni di morti ogni anno, il 5% di tutti i decessi. In Italia, ciò si traduce in oltre 17.000 morti all’anno.

 

Fumo di tabacco: Il fumo di tabacco è collegato a un elevato rischio di cancro e malattie cardiache. Ridurre la dipendenza da tabacco è cruciale per la salute pubblica.

 

Tuttavia, informare le persone sui rischi non è sufficiente a cambiare comportamenti. Le barriere psicologiche, cognitive, emotive e pratiche spesso ostacolano il cambiamento.

Per affrontare questo problema, è necessario raggiungere le persone nei loro contesti di vita e lavoro, anziché aspettare che cerchino aiuto. Ad esempio, i pazienti in dialisi possono beneficiare dell’accesso a servizi psicologici nei centri di dialisi per migliorare la loro qualità di vita.

Nel settore dei trasporti, la riduzione del rischio è stata applicata con successo attraverso strumenti di sicurezza come cinture di sicurezza e airbag.

Per quanto riguarda il fumo di tabacco, è essenziale passare dalla stigmatizzazione dei fumatori a strategie di riduzione del rischio e prevenzione parziale. Prodotti alternativi a basso rischio dovrebbero essere incoraggiati, insieme alle misure tradizionali di cessazione del fumo e prevenzione.

La riduzione del rischio può essere una prospettiva chiave per migliorare la salute e il benessere individuali e collettivi. È ora che i governi adottino politiche basate su questa strategia e promuovano uno stile di vita più sano e consapevole.

https://mohre.it

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