
Sigarette elettroniche, convinzioni errate impediscono di trarne beneficio
di Manuela Indraccolo e Johann Rossi Mason
Diffuse ed errate convinzioni circa gli effetti delle sigarette elettroniche, le cosiddette fake news sulla salute possono impedire a moltissime persone di smettere di fumare. Questa è la tesi sostenuta
Quasi tutti i danni causati dall’uso del tabacco derivano dall’inalazione dei prodotti della combustione (fumo) delle foglie di tabacco essiccate. Le sigarette elettroniche utilizzano l’elettricità per riscaldare un liquido e formare un aerosol contenente nicotina inalabile. Non c’è combustione; quindi, non ci sono prodotti della combustione da inalare. Ciò significa che i principali agenti nocivi nel fumo di tabacco non sono presenti a livelli rilevabili o sono presenti a concentrazioni molto inferiori rispetto al fumo di sigaretta.
Un articolo recente pubblicato sul sito The Conversation fa un’ampia ricostruzione sulla “reputation” della sigaretta elettronica e sugli studi scientifici pubblicati negli anni che ne hanno determinato la sicurezza.
Al loro debutto sigarette elettroniche sono diventate subito un modo popolare per smettere di fumare. Ma nel 2019, in concomitanza con l’emergere di una misteriosa condizione polmonare che ha colpito principalmente i giovani, la sicurezza delle sigarette elettroniche è stata messa in dubbio.
La polmonite Evali
La condizione è stata chiamata Evali, erroneamente chiamata ‘malattia dello svapatore’ che ha causato 2800 ricoveri e 60 decessi. L’età media delle persone affette dalla condizione era di 24 anni. I sintomi includono disturbi respiratori, come tosse, mancanza di respiro e dolore toracico, oltre a problemi di stomaco, febbre, brividi e perdita di peso. Ben presto è emerso che Evali non era causata dalle sigarette elettroniche alla nicotina regolamentate e commerciali bensì da prodotti contenenti THC e venduti prevalentemente sul mercato nero via web. Poiché il THC (l’ingrediente attivo della cannabis) è costoso, alcuni venditori tagliavano i loro prodotti con vitamina E acetato per far sembrare che il liquido contenesse più THC di quanto non ne avesse in realtà.
Sebbene la vitamina E acetato sia un ingrediente sicuro in alcuni alimenti e in prodotti per la cura della pelle, se inalata è estremamente dannosa. Una volta identificato l’agente che causava le gravi polmoniti, i casi di Evali sono diminuiti drasticamente. Ma questo non ha cambiato la percezione negativa che molte persone hanno ancora oggi delle sigarette elettroniche, messe all’indice frettolosamente dai media. Per questo, nonostante le dichiarazioni del Public Health England e dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), secondo i quali è vantaggioso passare dalla sigaretta “tradizionale” a quella elettronica, i timori sui presunti pericoli delle sigarette elettroniche, continuano a scoraggiare il passaggio allo svapo.
La nicotina è la ragione principale per cui le persone fumano, ma come hanno dichiarato nel 2017 l’ex commissario della Food and Drug Administration Scott Gottlieb e il direttore del Center for Tobacco Products Mitch Zeller, la nicotina “sebbene non sia innocua, non è direttamente responsabile del cancro, delle malattie polmonari e malattie cardiache causate dal tabacco che uccidono centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo ogni anno”.
Fornire ai fumatori nicotina sotto forma di vapore anziché fumo ridurrà sostanzialmente il rischio di consumo di nicotina.
Un supporto agli sforzi per il controllo dell’uso di tabacco
E’ possibile una strategia di riduzione del danno incoraggiando i fumatori che desiderano continuare a utilizzare la nicotina a passare dall’uso di nicotina ad alto rischio a quello a basso rischio. Fornendo nuovi percorsi per smettere di fumare, le sigarette elettroniche consentono una risposta migliore alle misure di controllo del tabacco stabilite volte a stimolare la cessazione, come le tasse sulle sigarette, le campagne pubbliche e la consulenza del medico. La disponibilità di questo percorso non preclude altre opzioni come l’astinenza completa. Gli approcci per la riduzione del danno sono di supporto, non antagonisti, ad altri sforzi di controllo del tabacco per ridurre le malattie legate al fumo.
Idee sbagliate
In recenti sondaggi, quasi la metà degli intervistati negli Stati Uniti e un terzo degli intervistati britannici considerano le sigarette elettroniche alla nicotina dannose quanto le sigarette oppure addirittura di più. Anche dopo aver identificato il collegamento tra Evali e i prodotti contenenti THC, la maggior parte delle persone intervistate continua a pensare che la condizione è collegata a specifici tipi di sigarette elettroniche alla nicotina e non alla cannabis o ai prodotti contenenti THC. “Ci sono molte ragioni per cui persistono idee sbagliate sulla sicurezza delle sigarette elettroniche, ma senza dubbio non ha aiutato il fatto che la reale causa delle polmoniti Evali sia stata confermata proprio quando il COVID ha iniziato a dominare le notizie”, ha dichiarato Jamie Hartmann-Boyce, del Centre for Evidence-Based Medicine, University of Oxford alla testata The Conversation. “Fino ad ora, molte discussioni sulle sigarette elettroniche si sono concentrate sui rischi per i giovani non fumatori. Ciò significa che i potenziali benefici delle sigarette elettroniche per le persone che fumano – e per coloro che li circondano – vengono spesso ignorati”, aggiunge.
Gli studi
Eppure, la ricerca mostra che le sigarette elettroniche alla nicotina possono aiutare le persone a smettere di fumare e possono essere più efficaci dei prodotti alla nicotina alternativi. Negli studi che hanno testato le sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare, non c’erano prove che le persone che usavano le sigarette elettroniche avessero maggiori probabilità di avere seri problemi di salute. Inoltre, si ritiene che le sigarette elettroniche pongano meno rischi del classico fumo passivo delle sigarette, che si stima uccida circa 1,2 milioni di persone all’anno. “Vale anche la pena notare che le sigarette elettroniche in genere contengono solo nicotina, non tabacco, che si trova nelle sigarette”, specifica Hartmann-Boyce. Sebbene la nicotina sia una sostanza che crea dipendenza, il fumo di tabacco contiene monossido di carbonio, catrame e sostanze chimiche tossiche, tra cui benzene, arsenico e formaldeide. Queste sostanze sono note per causare il cancro e altre malattie cardiache e polmonari. “Il danno delle sigarette e il rischio cancro derivano principalmente dalla combustione del tabacco, non dalla nicotina. Le sigarette elettroniche rilasciano nicotina senza bruciare nulla”, fa notare la ricercatrice.
Un approccio alla riduzione del danno è diverso da un tentativo di smettere di fumare. Nella cessazione del fumo, i fumatori mirano a raggiungere l’astinenza e utilizzano farmaci per ridurre gli effetti dell’astinenza e del desiderio mentre cercano di smettere, spesso richiedendo più tentativi e non sempre con successo.
Le sigarette elettroniche, al contrario, funzionano sostituendo l’esperienza del fumo con un’esperienza simile per molti aspetti al fumo, che tiene conto dei bisogni psicologici del soggetto dipendente come la gestualità e l’oralità, ma producendo meno danni. Le sigarette elettroniche forniscono un’alternativa soddisfacente al fumo, con un’erogazione di nicotina simile ma con la possibilità di diminuirne progressivamente il quantitativo a scalare, stimolazione sensoriale, sapori piacevoli e rituali comportamentali.
Smettere di fumare
Le sigarette elettroniche sono in circolazione da circa dieci anni, eppure alcuni usano in maniera pregiudizievole i dubbi sui loro effetti a lungo termine. E’ vero che il liquido e il vapore utilizzati nelle sigarette elettroniche contengono alcune sostanze chimiche potenzialmente dannose presenti anche nel fumo di sigaretta, ma a livelli notevolmente inferiori, quantificati sino al 90% e oltre. Altro dubbio sollevato è quello degli effetti della nicotina sullo sviluppo del cervello degli adolescenti che partono però da studi condotti solo sugli animali: non è ancora chiaro se lo stesso effetto valga anche negli esseri umani. Ci sono anche preoccupazioni che le sigarette elettroniche possano essere il preludio alla dipendenza da nicotina. In realtà, poiché le sigarette elettroniche sono relativamente nuove, l’incertezza sui loro effetti a lungo termine continuerà senza dubbio per qualche tempo. “Quello che sappiamo è che il fumo danneggia in modo sproporzionato le persone provenienti da gruppi svantaggiati, compresi quelli provenienti da gruppi a basso reddito e le persone con problemi di salute mentale”, scrive Hartmann-Boyce su The Conversation. “Non solo il fumo è collegato a molte malattie dannose, ma ha anche ucciso più persone del Covid: circa 720.000 negli Stati Uniti da marzo 2020. Le prove che abbiamo finora – continua – mostrano che le sigarette elettroniche possono essere un modo efficace per aiutare le persone a smettere di fumare con successo”. Per questo l’invito va alla chiarezza delle informazioni. “Le persone che trarranno i maggiori benefici dallo svapo, vale a dire le persone che fumano, hanno anche il diritto di ricevere informazioni accurate e basate su evidenze”, conclude.
Se gli approcci efficaci per la riduzione del danno che si rivolgono ai fumatori vengono respinti dagli operatori sanitari e dai responsabili politici perché trovano l’idea sgradevole, allora il risultato sarà probabilmente più fumo e morte e disabilità più evitabili con conseguenze etiche non trascurabili.
FONTE: https://theconversation.com/e-cigarettes-misconceptions-about-their-dangers-may-be-preventing-people-from-quitting-smoking-166846
ALTRI LINK:
https://www.nhs.uk/live-well/quit-smoking/using-e-cigarettes-to-stop-smoking/
https://www.cdc.gov/tobacco/basic_information/e-cigarettes/index.htm
https://www.cochrane.org/CD010216/TOBACCO_can-electronic-cigarettes-help-people-stop-smoking-and-do-they-have-any-unwanted-effects-when-used