Tonsilloliti: calcoli tonsillari e come affrontarli

Redazione

Negli anni ’80, l’asportazione delle tonsille era un intervento comune tra i bambini, ma con il tempo è diventato sempre meno frequente. Oggi, scoprire dei piccoli granuli bianco-giallastri nelle tonsille, noti come tonsilloliti o calcoli tonsillari, può destare preoccupazione. Tuttavia, è importante sapere che questi depositi, sebbene possano sembrare inquietanti, sono generalmente innocui e possono essere rimossi facilmente. Il Dr. Fabio Beatrice, primario emerito di otorinolaringoiatria e fondatore del Centro antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, ci fornisce informazioni preziose su questo argomento.

Natura dei tonsilloliti

I tonsilloliti sono piccoli “sassolini” che si formano nelle cripte delle tonsille, piccole cavità simili a celle d’alveare che sono sparse sulla superficie delle tonsille. Questi sassolini possono sembrare preoccupanti, ma in realtà svolgono un ruolo nell’immunità. Le cripte catturano germi e virus che possono entrare attraverso la bocca, permettendo al sistema immunitario di riconoscere e difendersi da questi aggressori. Questo è particolarmente importante durante l’infanzia quando il sistema immunitario sta imparando a riconoscere e combattere minacce. Con l’età adulta, le tonsille diminuiscono di dimensioni ma continuano a svolgere un ruolo importante nella risposta immunitaria alle infezioni delle vie aeree superiori.

Prevenzione e trattamento

I tonsilloliti di solito non causano dolore e sono spesso asintomatici. La saliva può, in alcuni casi, scioglierli e facilitarne l’eliminazione spontanea, specialmente se sono di piccole dimensioni. Mantenere una corretta igiene orale, compresa la pulizia quotidiana della lingua, può prevenire la formazione di nuovi calcoli. Quando sono piccoli e visibili, è possibile cercare di rimuoverli delicatamente spingendo sulla tonsilla con un cucchiaio. Tuttavia, se i tonsilloliti sono più grandi o causano disagio, è meglio consultare uno specialista. Lo specialista può rimuoverli in ambulatorio con uno strumento chirurgico dopo aver applicato uno spray anestetico in gola.

Quando considerare l’asportazione delle tonsille

L’asportazione chirurgica delle tonsille può essere necessaria solo in casi specifici. Se le tonsilliti sono ricorrenti, cioè si verificano più di 5 volte in un anno, e sono associate alla formazione continua di pus, potrebbe essere necessario rimuovere le tonsille. Questo perché le tonsille possono diventare una fonte di infezione cronica quando perdono la loro funzione di difesa. L’intervento viene eseguito in anestesia generale con intubazione delle vie aeree per evitare il rischio di inalazione di sangue. La degenza ospedaliera può durare almeno una notte per monitorare eventuali emorragie nelle prime 24 ore post-operatorie.

In sintesi, sebbene la presenza di tonsilloliti possa destare preoccupazione, nella maggior parte dei casi, non rappresentano un motivo di allarme. Tuttavia, in caso di sintomi persistenti o ricorrenti, è importante consultare uno specialista per valutare la situazione e determinare se è necessario intraprendere un trattamento specifico.

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