sigaretta-elettronica

Transizione all’elettronica porta a livelli di marcatori simili a chi smette di fumare

Cosa succede quando i fumatori passano a un prodotto per il riscaldamento del tabacco o a una sigaretta elettronica dalla sigaretta tradizionale? Se lo sono chiesti in uno studio clinico che ha esaminato I biomarcatori di esposizione (BoE) analizzati al momento dell’arruolamento e dopo di cinque giorni dalla transizione.

 

Sappiamo ormai molto bene che il fumo di sigaretta è associato a una serie di malattie, come il cancro e le malattie cardiovascolari (ma ne sono state censite almeno un centinaio citate nel libro “101 Motivi per non fumare” (Guerini). Recentemente, c’è stato un aumento nell’uso di sigarette elettroniche (EC) e prodotti per il riscaldamento del tabacco, scelti da fumatori adulti come alternativa meno dannosa. Tuttavia non era ancora stato stabilito un continuum di esposizione quando i fumatori passano all’elettronica rispetto alla cessazione completa. Sono stati allora arruolati 148 fumatori sani divisi in 4 gruppi con le seguenti indicazioni: continuare a fumare sigarette, passare all’uso di un dispositivo a tabacco riscaldato (Glo), passare alla sigaretta elettronica o smettere completamente di usare nicotina o tabacco per 5 giorni. Durante lo studio sono stati quindi raccolti campioni di esalato respiratorio e di urina delle 24 ore per l’analisi dei ‘biomarcatori di esposizione’ (BoE).

 

Livelli di biomarcatori calati con l’uso della sigaretta elettronica

Dopo un periodo di 5 giorni, i livelli di biomarcatori hanno mostrato una sostanziale diminuzione significativa dei livelli la sigaretta elettronica, mentre nel tabacco riscaldato questa la diminuzione era meno eclatante. I risultati migliori sì avevano, ovviamente tra quelli  che avevano accettato di smettere di usare nicotina e tabacco. In un continuum di esposizione, i fumatori che hanno smesso completamente di nicotina hanno avuto i livelli più bassi di BoE valutati, seguiti da quelli che sono passati alla CE e poi da quelli che sono passati all’uso di glo THP. Mentre i partecipanti che hanno continuato a fumare avevano i livelli più alti di BoE.

 

Riduzione dell’esposizione simili a quelli dei fumatori che non avevano toccano le sigarette

Le riduzioni dell’esposizione agli agenti tossici del fumo non solo sono state significative ma in alcuni casi, simili a quelli della cessazione della nicotina. Tali riduzioni dell’esposizione alle sostanze tossiche suggeriscono che il dispositivo Glo e la sigaretta elettronica hanno il potenziale per essere prodotti a rischio ridotto.

 

Le sigarette contengono almeno 70 cancerogeni di classe 1

Il fumo di sigaretta è dannoso a causa della complessa miscela di oltre 6500 costituenti chimici che vengono rilasciati durante il processo di combustione tra cui almeno 70 cancerogeni di classe 1 (IARC). 

La diminuzione della prevalenza del fumo degli ultimi decenni non è ancora sufficiente ad alleggerire il carico sanitario associato al fumo di sigaretta. Sebbene la cessazione del fumo sia ancora il gold standard per ridurre il carico di salute associato al fumo poiché i risultati epidemiologici della cessazione sono ben stabiliti, è importante costruire una serie completa di prove scientifiche sui nuovi prodotti non combustibili a base di tabacco e nicotina.

 

Diminuzioni dei marcatori urinari sino al 96%

I livelli di BoE urinario ed eCO hanno mostrato riduzioni da –34,0% a –96,0% nei partecipanti che sono passati alla sigaretta elettronica. Per la maggior parte di questi BoE ci sono state riduzioni simili nei livelli nei partecipanti che si sono astenuti da qualsiasi uso di tabacco o nicotina per 5 giorni, che vanno dal 33,9 al 97,4%. 

 

Necessarie altre ricerche sul tabacco riscaldato

Per la maggior parte delle BoE, le riduzioni non sono state così elevate con il tabacco riscaldato come con la e-cig, posizionando la categoria più in alto nel continuum dell’esposizione. Questi risultati supportano anche il rapporto Public Health England sulla ricerca attuale sui THP. Sebbene il rapporto evidenzi la necessità di ulteriori ricerche sui dispositivi a tabacco riscaldato, le prove esistenti hanno rilevato che “rispetto alle sigarette, è probabile che i THP espongano a livelli inferiori di particolato e composti dannosi e potenzialmente dannosi”.

 

Tutti i partecipanti fumavano tra le 10 e le 30 sigarette al giorno. Il numero di sigarette fumate ogni giorno, come riportato allo screening dai partecipanti, era simile in tutti i gruppi dello studio, con una media di 20 al giorno.

 

Fonte: MichaelMcEwan et al https://doi.org/10.1016/j.toxrep.2021.05.003

https://mohre.it

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*