Un matrimonio infelice può far morire un uomo prima

Sposarsi può essere un toccasana per la salute. Ma se un uomo si ritrova incastrato in un matrimonio difficile, complicato e insoddisfacente aumentano le sue probabilità di morire prematuramente. In questo caso essere sposati può rappresentare un fattore di rischio. A queste conclusioni è giunto un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv (https://english.tau.ac.il/) in uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine (https://www.mdpi.com/2077-0383/10/8/1729). I ricercatori hanno ha monitorato per 32 anni la salute di 10mila uomini, partendo da dati raccolti a partire dagli anni ’60. Ebbene, secondo quanto emerso, l’infelicità tra le mura domestiche, anche solo percepita, ha portato al decesso per patologie cerebrovascolari, come ictus, ischemie, aneurismi o arterie occluse, con un’incidenza paragonabile a quella dei fumatori o di chi conduce una vita sedentaria.

La terapia di coppia può ridurre i rischi per gli uomini

Le probabilità di morire per ictus a causa di un matrimonio infelice, ad esempio, è risultata del 69,2 per cento più elevata rispetto a quella di chi vive un matrimonio felice. Il tasso di mortalità di chi aveva dichiarato di non vivere tranquillo tra le mura di casa è risultato del 19 per cento più elevato. Per questo, secondo gli autori dello studio, i servizi sanitari nazionali dovrebbero promuovere le terapie di coppia come strategia per migliorare la salute degli uomini e, in questo modo, aiutarli a vivere una vita più lunga. “Il nostro studio dimostra che la qualità del matrimonio e della vita familiare ha implicazioni sulla salute e, di conseguenza, sulle aspettative di vita”, dichiara Shahar Lev-Ari, autore dello studio. “Gli uomini che hanno riferito di aver percepito il loro matrimonio come un fallimento sono morti più giovani di quelli che lo hanno vissuto con felicità”, aggiunge. Per questo i ricercatori ritengono che per le coppie con problemi può essere fondamentale, anzi salva-vita, cercare di risolverli in maniera tempestiva. O almeno è così per Lui.

Il rischio si riduce con l’avanzare dell’età

All’inizio della raccolta dei dati, la maggior parte dei partecipanti aveva 40 anni d’età e di questi, il 64 per cento è morto a causa di malattie. A tutti era stato richiesto di classificare il livello di soddisfazione del matrimonio in una scala da 1 a 4. Dei 10mila soggetti analizzati, 5.736 sono morti e per 595 di questi la causa è stata un ictus. Tra i dati più interessanti dello studio, è anche emerso come con l’avanzare dell’età, il rischio di morire per malattie cerebrovascolari si riduce in presenza di un matrimonio infelice probabilmente perché, ha spiegato ancora Lev-Ari, “ci sono processi di adattamento al partner nel tempo”. I risultati, conclude, “sono coerenti con altri studi che hanno già dimostrato l’efficacia dei programmi educativi che promuovono le buone relazioni come parte della strategia nazionale per la salute e il benessere”.

LINK ALLO STUDIO: https://www.mdpi.com/2077-0383/10/8/1729

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

https://mohre.it

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