
Un mese “a secco” dall’alcol, è il Dry January
di Valentina Arcovio
Dry January, un gennaio “a secco” dall’alcol. E’ una sfida che l’associazione no profit Alcol Change UK ha lanciato 10 anni fa e che si ripete anche quest’anno. Trentuno giorni senza toccare alcolici, non solo per beneficiare di un salutare periodo di astinenza, ma anche per far comprendere alle persone quali sono gli effetti della completa rinuncia all’alcol. “L’idea della campagna Dry January – racconta Emily Robinson di Alcohol Change UK, ora ceo di London Sport – mi è venuta per la prima volta dopo aver deciso di iscrivermi alla mia prima mezza maratona. Volevo essere più in forma e più sana e sapevo che l’alcol rende più difficile alzarsi ogni giorno e allenarsi. Così ho deciso, solo per un mese, di rinunciare all’alcol a gennaio. I risultati mentali e fisici sono stati sorprendenti. Ho dormito meglio, avevo più energia, ho perso peso e ho risparmiato denaro”.
Oltre 130mila persone hanno aderito alla Dry January
“Ho anche scoperto che amici e colleghi – continua Robinson – erano completamente affascinati dal mio esperimento e sempre più persone volevano parlarmene. Quindi, quando sono entrata a far parte di Alcohol Change UK (ex Alcohol Concern) nel 2012, ho condiviso l’idea con i colleghi chiedendo a tutti di unirsi per prendersi un mese di pausa dall’alcol a gennaio. Dieci anni dopo, è meraviglioso vedere come Dry January sia diventato l’enorme fenomeno che è oggi. Sono incredibilmente orgogliosa della campagna e incoraggerei chiunque sia interessato a provarlo per sentirsi più felice e in salute”. Dry January è stata lanciata ufficialmente nel gennaio 2013. Nel suo primo anno, 4.000 persone si sono iscritte per partecipare. Da allora, Dry January è cresciuta in popolarità: oggi hanno aderito alla campagna oltre 130.000 persone.
Benefici per la salute dopo un mese di astinenza
Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che Dry January è un modo efficace e duraturo per abbattere gli effetti dell’alcol. Una ricerca dell’Università del Sussex, pubblicata nel 2020, ha rilevato che coloro che si iscrivono per prendere parte alla Dry January utilizzando l’app gratuita Try Dry di Alcohol Change UK e/o le e-mail di coaching hanno il doppio delle probabilità di riuscire a trascorrere un mese completamente in astinenza rispetto a coloro che cercano di evitare l’alcol da soli a gennaio. La ricerca ha dimostrato che la campagna può migliorare significativamente il benessere e che chi aderisce beve in modo più sano nei sei mesi successivi. “Dal suo lancio 10 anni fa, Dry January ha fornito una brillante opportunità a centinaia di migliaia di persone di prendersi una pausa dal bere e fare un reset totale”, dice Ailar Hashemzadeh, direttore Research and Public Affairs di Alcohol Change UK. “Aiuta a rompere le abitudini in cui sei caduto e ad apportare cambiamenti a lungo termine in meglio. Può aiutare ad alleviare l’ansia – continua – e aiutare a ricordare che non hai bisogno di alcol per divertirti, rilassarti, festeggiare, rilassarti o qualsiasi altra cosa”.
La campagna Dry January ha riscosso grande successo anche in Italia, trainata dal tam tam sui social media. L’iniziativa non può che essere un bene in un paese come il nostro in cui il consumo “a rischio” di alcol è diventato sempre più diffuso. Dall’ultima rilevazione del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), realizzata dalle Asl e coordinata dall’Istituto superiore di sanità, relativa al biennio 2020-21, è emerso che in Italia una persona su sette (15%) consuma alcol in quantità e modalità a “maggior rischio” per la salute. Tra queste modalità risalta il “binge drinking”, cioè il consumo di un alto numero di unità alcoliche in un’unica occasione che riguarda l’8% degli intervistati.
LINK FONTE: https://alcoholchange.org.uk/