Un nuovo farmaco che combatte il colesterolo Lp(a) diventa realtà

Redazione

Una pietra miliare nell’ambito della salute cardiovascolare è stata raggiunta grazie all’introduzione di un farmaco innovativo che mira a contrastare la lipoproteina(a) – una forma di colesterolo strettamente legata a rischi cardiaci gravi. L’annuncio è stato fatto dal dottor Stephen Nicholls, rinomato cardiologo e direttore del Monash Victorian Heart Institute e del Victorian Heart Hospital.

Il nuovo farmaco, chiamato Muvalaplin, rappresenta una soluzione rivoluzionaria per il trattamento della lipoproteina(a), comunemente conosciuta come Lp(a) o “LP little a”. Questa particolare forma di colesterolo, spesso influenzata da fattori genetici, è stata a lungo associata a un aumentato pericolo di ictus e infarto. Sorprendentemente, fino ad oggi non esisteva alcuna terapia efficace disponibile sul mercato per affrontare questo problema.

Salute cardiovascolare più a rischio con alti livelli di Lp(a)

Gli alti livelli di Lp(a) influenzano negativamente la salute di milioni di individui in tutto il mondo. Tuttavia, grazie ad un nuovo studio è stato dimostrato che Muvalaplin può abbassare i livelli di Lp(a) fino al 65%. La sua modalità d’azione consiste nell’interrompere la formazione di Lp(a) all’interno dell’organismo.

I risultati dello studio presentato al Congresso dei Cardiologi Europei (ESC)

Il dottor Stephen Nicholls, capo del Monash Victorian Heart Institute, ha guidato questa ricerca ‘dirompente’, e i risultati sono stati presentati al Congresso della European Society of Cardiology (ESC) ad Amsterdam e pubblicati su JAMA.

Lp(a), spesso definita come il “colesterolo cattivo” simile al colesterolo LDL ma più problematica per la sua natura altamente adesiva, costituisce un serio pericolo per la salute delle arterie a causa della sua tendenza a causare ostruzioni e coaguli.

Il farmaco agisce su un target nuovo

Diversamente dalle statine e dai comuni farmaci che agiscono sull’abbassamento del colesterolo LDL, Muvalaplin rappresenta una soluzione specificamente mirata per Lp(a), un obiettivo terapeutico che è sfuggito per lungo tempo. La sua rilevanza genetica rende difficile controllare i livelli di Lp(a) attraverso cambiamenti nello stile di vita, come dieta ed esercizio. Da quando Lp(a) è stato scoperto quasi sessant’anni fa, la mancanza di opzioni di trattamento ampiamente accessibili ha lasciato un vuoto significativo nella prevenzione del rischio cardiovascolare legato a questa forma di colesterolo.

Il dottor Nicholls ha dichiarato che, nonostante un decennio di sforzi globali di ricerca, fino ad ora le terapie sviluppate si basavano su complessi trattamenti iniettabili che non erano ancora disponibili sul mercato. In questo contesto, l’arrivo di Muvalaplin rappresenta un autentico punto di svolta.

La somministrazione orale rende la cura accessibile

I nostri medici si sono trovati privi di strumenti efficaci per affrontare l’elevato livello di Lp(a), un noto fattore di rischio per le patologie cardiache. Questo farmaco rappresenta un cambio di paradigma in più di un aspetto. Non solo offriamo una soluzione per abbassare i livelli di un colesterolo sfuggente, ma la sua somministrazione per via orale lo rende accessibile a un numero maggiore di pazienti”.

“Lp(a) è stato a lungo un assassino silenzioso senza opzioni di trattamento adeguate; questo farmaco cambierà tale scenario”.

Lo studio, realizzato in collaborazione con la Cleveland Clinic ed Eli Lilly, costituisce solo un punto di partenza. Il farmaco si dirige ora verso studi clinici di fase più ampia, portando con sé la prospettiva di un impiego potenziale anche nel trattamento di altre condizioni vascolari e valvolari.

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