Una sola sigaretta “spegne” gli estrogeni nel cervello delle donne

di Valentina Arcovio

 

La nicotina contenuta anche in una sola sigaretta può bloccare la produzione di estrogeni nel cervello delle donne. Questo potrebbe spiegare in parte perché le donne fanno più fatica degli uomini smettere di fumare. Almeno secondo Erika Comasco, docente dell’Università di Uppsala, in Svezia, e autrice di uno studio presentato al 35esimo congresso annuale dell’European College of Neuropsychopharmacology, che si è da poco concluso a Vienna. “Per la prima volta, possiamo vedere che la nicotina – dice Comasco – agisce arrestando il meccanismo di produzione degli estrogeni nel cervello delle donne. Siamo rimasti sorpresi nel vedere che questo effetto poteva essere visto anche con una singola dose di nicotina, equivalente a una sola sigaretta, dimostrando quanto siano potenti gli effetti del fumo sul cervello di una donna”. E aggiunge: “Non siamo ancora sicuri di quali siano i risultati comportamentali o cognitivi; solo che la nicotina agisce su quest’area del cervello. Tuttavia notiamo che il sistema cerebrale colpito è un bersaglio di droghe che creano dipendenza, come la nicotina”.

 

L’area del cervello colpita è il talamo

 

L’effetto è stato mostrato nel talamo, che fa parte del sistema limbico nel cervello. Questo sistema è coinvolto nelle risposte comportamentali ed emotive. Nel nuovo studio è stato coinvolto un gruppo di dieci volontarie sane, a cui è stata somministrata per via intranasale una dose di nicotina disponibile in commercio. Allo stesso tempo alle partecipanti è stato iniettato un tracciante radioattivo che si “attacca” a una molecola che si lega all’aromatasi, enzima responsabile della produzione di estrogeni. Le scansioni cerebrali tramite MRI e PET hanno consentito ai ricercatori di visualizzare sia la quantità di aromatasi, che la sua localizzazione nel cervello. I ricercatori hanno scoperto che una singola dose ha ridotto la quantità di aromatasi nel cervello.

 

Le donne hanno più difficoltà a smettere di fumare

 

È noto da tempo che donne e uomini rispondono in modo diverso alla nicotina. Le donne tendono a essere più resistenti alla terapia sostitutiva della nicotina e mostrano una maggiore tendenza, rispetto agli uomini, a riprendere a fumare anche quando hanno cercato di smettere. Tuttavia, la base biologica di queste differenze non è stata compresa. Questa è la prima volta che gli scienziati mostrano l’effetto inibitorio della nicotina sull’aromatasi negli esseri umani. Nello studio, tuttavia, non sono stati coinvolti gli uomini. “Questa scoperta ci porta a ritenere che l’effetto della nicotina sulla produzione di estrogeni abbia un impatto significativo sul cervello, ma forse anche su altre funzioni, come il sistema riproduttivo – non lo sappiamo ancora”, dice Comasco. “Ci sono differenze significative nel modo in cui uomini e donne reagiscono al fumo. Le donne – prosegue – sembrano essere più resistenti alla terapia sostitutiva della nicotina, hanno più ricadute, mostrano una maggiore vulnerabilità all’ereditarietà del fumo e sono maggiormente a rischio di sviluppare malattie primarie legate al fumo, come il cancro ai polmoni e gli attacchi di cuore. Dobbiamo ora capire se questa azione della nicotina sul sistema ormonale è coinvolta in qualcuna di queste reazioni”.

 

Necessarie ulteriori indagini sugli effetti della nicotina

 

Si tratta di uno studio relativamente piccolo. “Per confermare questi risultati abbiamo bisogno di un campione di donne più ampio”, conferma Comasco. “Tuttavia, il messaggio è che la nicotina ha vari effetti sul cervello, anche sulla produzione di ormoni sessuali come gli estrogeni”, aggiunge. Wim van den Brink, professore emerito di psichiatria e dipendenze presso l’Academic Medical Center, Università di Amsterdam, che non è stato coinvolto nello studio, ha accolto con interesse i risultati. “Questa è davvero una prima scoperta importante”, commenta. “Il fumo ha molti effetti negativi negli uomini e nelle donne, ma questo particolare effetto della nicotina sulla riduzione della produzione di estrogeni nelle donne non era nota prima. Va notato, tuttavia, che la dipendenza da tabacco – continua – è un disturbo complesso a cui contribuiscono molti fattori. È improbabile che questo effetto specifico della nicotina sul talamo (e sulla produzione di estrogeni) spieghi tutte le differenze osservate nello sviluppo, nel trattamento e nei risultati tra fumatori maschi e femmine. C’è ancora molta strada da una riduzione della produzione di estrogeni indotta dalla nicotina a una riduzione del rischio di dipendenza da nicotina e degli effetti negativi del trattamento e delle ricadute nelle donne fumatrici di sigarette, ma questo lavoro merita ulteriori approfondimenti”.

 

LINK FONTE: https://www.ecnp.eu/Congress2022/ECNPcongress

 

https://mohre.it

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