
USA: da FDA ok a primo trattamento contro sindrome di Rett
di Valentina Arcovio
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato il primo farmaco in assoluto per il trattamento della sindrome di Rett nei pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 2 anni. Si tratta deltrofinetide, prodotto dalla Acadia Pharmaceutical, che si è dimostrato in grado di ridurre e migliorare i sintomi della rara condizione neurologica. La sindrome di Rett è una malattia genetica che può iniziare a manifestarsi dopo i 6 mesi d’età, soprattutto nelle bambine, nelle prime fasi di crescita e di sviluppo. Man mano che la malattia progredisce iniziano a presentarsi problemi con i movimenti e la coordinazione, tanto influenzare anche la capacità di camminare o muovere le mani, e problemi con la comunicazione. L’incidenza della malattia tra le ragazze di 12 anni è stimata di 1 su 9mila, mentre nella popolazione generale la stima si abbassa a 1 soggetto su 30mila. Spesso capita che venga confusa con l’autismo o con un generico ritardo dello sviluppo. E’ noto però che la sindrome di Rett sia collegata a una mutazione nel gene MECP2. Fino ad oggi per i pazienti con sindrome di Rett non c’erano trattamenti specifici. “Ora, per la prima volta dopo decenni di ricerca clinica, i medici hanno finalmente un’opzione terapeutica per affrontare una serie di sintomi comportamentali, comunicativi e fisici fondamentali per i loro pazienti che vivono con la sindrome di Rett”, commenta Jeffrey Neul del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, in comunicato stampa della Acadia Pharmaceutical.
La trofinetide riduce la neuronfiammazione
La trofinetide è un analogo sintetico della glicina-prolina-glutammato, un tripeptide naturale scisso dal fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1). Il farmaco è stato progettato per trattare i sintomi della sindrome di Rett riducendo la neuroinfiammazione e supportando la funzione sinaptica. Tuttavia, il suo meccanismo d’azione preciso è ancora sconosciuto. La decisione della FDA di dare il suo via libera a trofinetide si basa sullo studio di fase III LAVENDER condotto su 187 bambine e giovani donne con sindrome di Rett e mutazione MECP2, dai 5 ai 20 anni d’età. Le pazienti sono state divise in due gruppi: 93 hanno ricevuto il trofinetide, 94 invece del placebo. Il trattamento è stato somministrato per via orale o mediante tubo gastrostomico utilizzando un dosaggio basato sul peso. Ebbene, dopo 12 settimane, la trofinetide ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo rispetto al placebo sia sul questionario del comportamento della sindrome di Rett (RSBQ), valutato dal caregiver, sia sulla scala Clinical Global Impression-Improvement (CGI-I) a 7 punti. Il farmaco ha superato il placebo a 12 settimane anche sul punteggio composito della Communication and Symbolic Behavior Scales Developmental Profile Infant-Toddler Checklist-Social, legato alle capacità comunicative non verbali.
Il farmaco sarà disponibile entro fine aprile
La maggior parte delle donne che hanno assunto il trofinetide (92,5%) ha riportato un effetto collaterale, tra i più comuni diarrea o vomito da lieve a moderato. Gli eventi avversi hanno portato il 17,2% dei partecipanti trattati con trofinetide a sospendere lo studio. In entrambi i gruppi, il 3,2% dei partecipanti ha avuto gravi eventi avversi, ma non ci sono state vittime. L’approvazione della FDA è stata quindi accolta con grande entusiasmo. “Questo è un giorno storico per la comunità della sindrome di Rett e un momento significativo per i pazienti e gli assistenti che hanno atteso con impazienza l’arrivo di un trattamento approvato per questa condizione”, commenta Melissa Kennedy, amministratore delegato della Fondazione internazionale per la sindrome di Rett. “La sindrome di Rett è una malattia complicata e devastante che colpisce non solo il singolo paziente, ma intere famiglie. Con la decisione odierna della FDA – aggiunge – le persone colpite dalla sindrome di Rett hanno a disposizione una nuova e promettente opzione terapeutica che ha dimostrato di essere vantaggiosa per una serie di sintomi della sindrome di Rett, compresi quelli che hanno un impatto sulla vita quotidiana di coloro che ne sono affetti e dei loro cari”. La trofinetide dovrebbe essere disponibile negli Stati Uniti entro la fine di aprile.