
Usa: in pandemia stabile il consumo di droga nei giovani, in aumento prodotti alla nicotina
di Manuela Indraccolo
Nei primi sei mesi della pandemia causata dal virus Sars-CoV-2, negli Stati Uniti, il consumo di droga tra gli adolescenti è rimasto stabile. Così come è rimasto stabile anche il consumo di alcol. Ad aumentare invece tra i giovanissimi è stato il consumo di farmaci da prescrizione e di prodotti a base di nicotina. A rilevarlo è stato uno studio finanziato dal National Institute on Drug Abuse (https://www.drugabuse.gov/) (NIDA) e da altri nove istituti, centri e uffici che fanno parte del NIDA. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Adolescent Health
Gli effetti della pandemia sugli adolescenti
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno effettuato sondaggi ripetuti su oltre 7.800 persone di età compresa tra 10 e 14 anni condotti tra settembre 2019 e agosto 2020. Si tratta del più grande studio a lungo termine sullo sviluppo del cervello e sulla salute dei bambini mai condotto negli Stati Uniti. Inoltre, è stato effettuato durante un periodo molto complicato, in cui gli scienziati non sapevano cosa aspettarsi. “L’ultimo anno è stato difficile e gli adolescenti hanno vissuto un anno di stress e cambiamenti in uno periodo di transizione dall’infanzia all’età adulta”, spiega il direttore del NIDA, Nora D. Volkow. Il timore è che il distanziamento sociale imposto dalla pandemia possa aver influito negativamente sullo sviluppo e sulla crescita dei giovani, in particolare gli adolescenti. “Riconoscere come lo stress dell’ultimo anno si traduca nell’uso di sostanze ha profonde implicazioni nell’età adulta, perché il consumo di alcol e droghe a queste età è associato a un rischio sostanzialmente più elevato di disturbi a lungo termine da uso di alcol e droghe e danni correlati”, aggiunge Volkow.
Confronti con i dati prima della pandemia
Poiché lo studio ABCD aveva già seguito questa popolazione diversificata e giovane in passato, cioè prima della pandemia, i ricercatori sono stati in grado di effettuare confronti diretti tra le tendenze nell’uso di sostanze prima e durante la pandemia, sottolineando il valore dell’investimento in progetti collaborativi a lungo termine e in generale il valore dei progetti di ricerca. Diversi studi hanno precedentemente stabilito che l’uso di sostanze da parte degli adolescenti più grandi è rimasto stabile oppure è addirittura diminuito durante la pandemia. Tuttavia, la maggior parte di queste analisi è stata effettuata all’inizio della pandemia e non esistevano dati sull’influenza della pandemia sugli adolescenti, in particolare dopo un lungo periodo di interruzioni della vita quotidiana legate all’emergenza Covid-19. Ora grazie a questo nuovo studio abbiamo un quadro di quale sia stato il comportamento degli adolescenti durante un periodo così complicato per il mondo intero.
LINK ALLO STUDIO: https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1054139X21003268