Viloxazina per l’ADHD: nuove prospettive di cura

L’approvazione da parte dell’FDA di capsule a rilascio prolungato a base di viloxazina, un farmaco non stimolante, offre diverse prospettive nella cura dell’ADHD (Deficit dell’Attenzione e Iperattività), sia per i bambini che per gli adulti. Questo disturbo, che colpisce il 5% dei bambini sotto i 11 anni e il 2,5-2,7% degli adulti oltre i 20 anni, spesso rimane non diagnosticato durante l’infanzia e viene scoperto solo in età adulta.

Riconoscere i Segnali Chiave

L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo che presenta manifestazioni differenti a seconda dell’età. Nei bambini, si traduce in iperattività, difficoltà di concentrazione, pianificazione e problem solving, oltre a comportamenti impulsivi e problematiche nelle relazioni. Negli adulti, l’iperattività si attenua, ma rimane una sensazione di instabilità interna. La difficoltà di attenzione impatta sull’organizzazione quotidiana, il lavoro e le relazioni. L’impulsività tende a manifestarsi in comportamenti rischiosi. Riconoscere questi segni è cruciale per una diagnosi accurata e per intraprendere una terapia personalizzata che migliori la qualità di vita.

Processo di Diagnosi

La diagnosi dell’ADHD negli adulti è resa più accessibile in Italia grazie all’apertura di numerosi centri di riferimento sotto il controllo dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Questi centri consentono di identificare il disturbo e valutarne la gravità attraverso interviste diagnostiche e questionari specifici.

Trattamenti Integrati

La terapia per l’ADHD coinvolge l’educazione sul disturbo, sessioni di psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmaci. Tra i farmaci, il metilfenidato, uno psicostimolante, e la atomoxetina, un farmaco non stimolante, sono tra quelli autorizzati in Italia. Mentre il metilfenidato agisce rapidamente per controllare i sintomi, richiede monitoraggio medico per evitare abusi. L’atomoxetina agisce gradualmente e riduce il rischio di abuso. La viloxazina, approvata dall’FDA, promette un’azione più rapida e un minor impatto sul sistema cardiocircolatorio.

In Conclusione

L’approvazione della viloxazina offre una nuova opzione terapeutica per l’ADHD. La diagnosi accurata e l’approccio integrato, combinando terapie psicologiche e farmacologiche, possono migliorare significativamente la qualità di vita di coloro che soffrono di questo disturbo. Tuttavia, è importante ricordare che la gestione dell’ADHD richiede un monitoraggio medico attento e un approccio personalizzato.

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