Welfair 18-19-20 ottobre: la sanità in cerca di risposte

Cambia la sanità e cambia il modo di fare sanità. Questa è la sintesi di Welfair, il nuovo format che Fiera Roma ha organizzato per riunire tutti gli attori del mondo della salute: dalla grande governance pubblica alle associazioni delle professioni sanitarie passando per Agenzie pubbliche, aziende sanitarie, scienziati, IRCCS e ospedalità convenzionata e privata. 

3 giorni, 40 tavoli verticalizzati e oltre 200 relatori impegnati sui singoli processi che faranno la differenza per la sanità del futuro: E-health e Telemedicina; come cambiano le professioni sanitarie alla luce di digitalizzazione e della carenza di organico; come inserire la gestione del rischio alla base di tutti processi sanitari, garantendo sia sicurezza e sostenibilità alle cure; come (ri)portare l’assistenza di base sul territorio e preservare, nello stesso tempo, l’alta specializzazione chirurgica in ospedale: questi e molti altri i panel nel quale si confronteranno appunto, oltre 200 relatori esperti, tra i vertici della salute e della sanità in Italia (vedi programma).

 

“Welfair sarà una grande occasione per poter parlare di integrazione dei servizi sanitari, e per integrazione intendiamo una sinergia tra le varie parti e attori coinvolti nel sistema, dall’Ospedale al territorio, che va diversificato e potenziato nel rispetto degli accordi tra le varie categorie professionali” – sintetizza Giuseppe Quintavalle, DG Policlinico Tor Vergata e membro del Comitato scientifico di Welfair.

 

L’obiettivo di Welfair è, infatti, far incontrare tutti gli attori e le attrici della filiera sanitaria in un unico momento e luogo e seminare processi condivisi dai quali partiranno, nelle sedi opportune, i percorsi della sanità da qui ai prossimi anni. Per questo si presenta come “la fiera del fare Sanità”.

Una formula che ha trovato il consenso pieno del mondo sanitario. Tantissimi gli stakeholders presenti: partendo dallo stand del Ministero della Salute, si conta la partecipazione e/o il patrocinio, oltre a Fnopi, di Agenas, Altems, Policlinico Gemelli, Omceo, Sumai, Fiaso, diverse Società scientifiche, Aisis, Aiop, e Confindustria dispositivi medici per nominarne solo alcuni nonché le media partnerships di Adnkronos, Gruppo EDRA, FASI e Osservatorio MOHRE.

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La discussione partirà da un importante lavoro preliminare svolto da Comitato scientifico e addetti ai lavori: un libro bianco che, a differenza di altre occasioni, sarà l’inizio e non la fine della discussione partendo dai 5 pilastri di Welfair:

  • LA SANITÀ NON COME SPESA MA COME INVESTIMENTO NECESSARIO
    • LA SINERGIA tra Stato Regioni e tra Pubblico e Privato per il fabbisogno di salute nazionale
  • IL PATRIMONIO DI CONOSCENZE degli operatori sanitari da mantenere e condividere e la consapevolezza delle persone a salvaguardare la propria salute
  • LA RICERCA E L’AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DA GUIDARE SUL LUNGO PERIODO
  • SOSTENIBILITA’ SANITARIA. La capacità di misurare i risultati e ridurre sprechi di risorse, danno per la salute delle persone 

 

Organizzato da Fiera Roma S.r.l. in partnership con Experience S.r.l., Welfair è dunque il nuovo format fieristico pensato per favorire un dialogo efficace tra Medici, Aziende e Governance e finalizzato a “piantare i semi” di una nuova idea di innovazione: quella che nasce dal confronto preliminare tra tutti gli attori della filiera sanità nell’intento di unire le competenze e affrontare la crescente complessità. 

 

Per tutti e tre i giorni della manifestazione sarà allestita, inoltre, un’area dove studiosi e ricercatori protagonisti del programma di conferenze scientifiche saranno a disposizione del pubblico per intervenire sui grandi temi della salute in modo più divulgativo e alla portata di tutti. Sarà il ‘Teatro della salute’ un palco dove prenderanno la parola scienziati di calibro internazionale, quali, tra gli altri, l’accademico statunitense e gerontologo Craig Wilcox, il neurobiologo e studioso della longevità Giovanni Scapagnini, il presidente della Società italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare Giovanni Spera, la studiosa internazionale dei meccanismi di infiammazione, invecchiamento e stress Patrizia D’Alessio.

 

Accanto, a disposizione di tutti i visitatori gratuitamente, il “bar della biochimica”, un vero e proprio laboratorio mobile per la misura in diretta dello stress ossidativo, un progetto a cura di Eugenio Luigi Iorio, specialista in Biochimica e Chimica Clinica e Presidente dell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo e dell’Università Popolare di Medicina degli Stili di Vita.

LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI TRA GLI OLTRE 200 RELATORI

E-Health, Telemedicina & PNRR. I dati al servizio della salute 

“La Telemedicina è Medicina, così come la eHealth è, sostanzialmente, Salute. L’impiego di tecnologie più o meno innovative non qualifica l’atto medico, che trae la propria giustificazione (ed essenza) nell’essere utile a soddisfare i bisogni reali e percepiti delle persone. Dunque, in questa fase di crescita, di cambiamento innovativo e di riorganizzazione, l’attenzione a questi valori deve essere la “portante” di ogni azione, di ogni scelta e di ogni investimento. Con un poco di coraggio si può imprimere una svolta in questa direzione, anche perché fin da ora abbiamo – e possiamo condividere- i principi dell’etica e della scienza su cui tracciare le piste del nostro cammino futuro.” Antonio Gaddi, Presidente Società Italiana Telemedicina SIT

La gestione del rischio al centro dei processi sanitari   

La cultura della colpa è il rischio irrisolto in sanità – dice Giuseppe Sabatelli, Coordinatore del Centro Regionale Rischio Clinico della Regione Lazio. – La sanità ha bisogno che tutti gli attori istituzionali, incluso il sistema giudiziario, abbraccino in maniera coerente la cultura “no blame”, al fine di garantire sia la sicurezza delle cure che la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale”.  

La Medicina per lo Sport in Italia fra tradizione e innovazione A cura di CONI 

“La salute dell’atleta alla base del successo sportivo. È un periodo di grandi risultati sportivi per l’Italia. L’Italia Team ha salutato a Cracovia la terza edizione dei Giochi Europei con 100 podi e 11 posizionamenti olimpici. Numeri mai raggiunti prima che si sommano a quelli resi pubblici ad inizio anno. Il 2022, infatti, è stato un anno da record: ben 219 medaglie conquistate nelle discipline olimpiche ai Campionati Europei e 102 nei Campionati Mondiali, nei quali l’Italia si colloca al 3° posto dietro Stati Uniti e Cina. Per rispondere alla domanda di salute specialistica richiesta dall’attività sportiva esiste l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, un centro di eccellenza che mette a disposizione degli atleti e dei cittadini l’esperienza di professionisti di fama internazionale, garantendo consulenze specialistiche e apparecchiature di ultima generazione. Il centro è inoltre accreditato e di riferimento per la Cardiologia dello Sport da parte della società europea di Cardiologia (ESC)”.

L’otorino oggi: una disciplina rinnovata. Professione, tecnologie e assistenza territoriale 

A cura di SIOeChCf – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale

“I disturbi dell’udito e le malattie dell’orecchio colpiscono circa 7 milioni di italiani con un danno diretto e indiretto di oltre 36mld di euro. Con oltre 6 milioni di italiani visitati, 230.000 interventi chirurgici, 136.000 nuovi ricoveri e 9.900 nuove diagnosi di tumori testa-collo, l’otorinolaringoiatria ogni anno è divenuta una delle discipline più versatili e all’avanguardia del panorama sanitario, soprattutto dal punto di vista chirurgico.   “Oggi – spiega Il prof Giovanni Danesi di SIOeChCF copriamo l’intera Area Testa-Collo: ma questa versatilità rende difficile inquadrare la disciplina, anche a livello di programmazione sanitaria. Il risultato è la riduzione della prevenzione: troppo spesso la diagnosi è tardiva anche se ogni euro speso per tempo e nel modo giusto può risparmiarne 18 nell’arco di 10 anni. Ma ancora più grave è la progressiva perdita di competenze che sta iniziando ad erodere il patrimonio di saperi e di capacità accumulato nella passata generazione”. 

La Medicina Estetica è medicina sociale, preventiva e ricostruttiva.

Non è una moda o una trasformazione del sé A cura di SIME – Società Italiana di Medicina Estetica 

“No agli interventi ‘trasformativi’ e agli inganni di Socialmedia e filtri che poi mettono a rischio milioni di persone. Un medico responsabile non li farebbe – ribadisce il prof Emanuele Bartoletti, presidente SIME -. Raccontiamo invece la vera Medicina Estetica: sociale, preventiva, ricostruttiva che punta a salute e benessere perché l’ingrediente fondamentale della bellezza è e deve essere la semplicità delle forme naturali”.  

Portare il Risk Management al centro dei processi sanitari 

“A 5 anni dall’approvazione della legge Gelli sulla responsabilità professionale sanitaria, sta per entrare in vigore un decreto ministeriale attuativo che riguarda il mondo assicurativo – spiega Anna Paola Santaroni DG Ospedale San Giovanni Battista di Roma e della Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta -. Un passaggio importantissimo per la Sanità italiana, del quale avremo modo di parlare durante i lavori di Welfair”.

Quali traiettorie per lo sviluppo dell’equipe territoriale?

“La transizione sanitaria esprime bisogni complessi, che necessitano di risposte altrettanto complesse, di natura sociosanitaria almeno quanto di natura clinica. Il passaggio ad un lavoro di equipe nella sanità territoriale è dunque logico ed indispensabile. Il problema è costituito da una tradizione che vede le professioni sanitarie lavorare per così dire “a canne d’organo”, con sempre troppo scarse interazioni e scarsa visione olistica. Ed è allora necessario che l’attitudine alla interazione e alla collaborazione proattiva sia presente anche nel processo formativo di tutte le professioni coinvolte: ancora una volta, la soluzione passa per una sorta di rivoluzione culturale ormai indispensabile”. Maurizio Zega, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma.

Le persone della sanità: risorse umane e nuovi ruoli. Quali competenze e innovazioni gestionali per accomodare la transizione digitale, organizzativa e generazionale del Sistema Salute?  

“La Sanità Digitale è, a certe condizioni, un’occasione per la tutela della salute nel Paese, alla quale le professioni infermieristiche possono dare un importante contributo ed essere a loro volta valorizzate. Per questo la nostra Federazione intende esplicitare la propria posizione per il successo della sanità digitale, in particolare di tutta quella parte che si attua sul territorio: lo sviluppo delle competenze relazionali digitali deve diventare parte dei percorsi formativi delle professioni di cura e in questo ambito la partecipazione della persona assistita e del caregiver al processo di cura è un elemento centrale; la sua consapevolezza rappresenta un’opportunità perché influisce sugli esiti di cura migliorando al contempo la percezione del servizio ricevuto” dichiara Barbara Mangiacavalli, Presidente della FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche

Il PNRR e la rivoluzione del Sistema Sanitario Nazionale. MedTech, Industria e Salute bene comune: da spesa ad investimento per lo sviluppo sociale ed economico       

“Siamo abituati a pensare la Sanità in termini di spesa pubblica, ma negli ultimi anni stiamo imparando a riconoscerne le potenzialità, non solo come sistema di erogazione di cure ma anche quale asset economico fra i più rilevanti in un Paese caratterizzato da un’economia fortemente terziarizzata: oggi la white economy assorbe il 8,7% del PIL in termini di spesa destinata all’assistenza, di questa il 7,2% è pubblica, ma secondo le stime di un recente studio di Confindustria l’intera filiera sanitaria, contribuirebbe al 10,7% del Prodotto Interno Lordo nazionale, occupando 2,4 milioni di persone, circa il 10% della forza lavoro nazionale.

Siamo oggi sempre più consapevoli che il Sistema Salute, nella sua componente pubblica ed in quella privata, contribuisce alla qualità della vita, ma contribuisce anche in modo significativo alla produzione di ricchezza nazionale, avendo per altro la eccezionale caratteristica di essere anticiclico, cioè tanto più attivo e rilevante, anche in termini occupazionali, quanto più il Paese si trova ad affrontare fasi recessive e di crisi; come il recente passato ha mostrato con (drammatica) evidenza. Un cambiamento di paradigma che porta a riconoscere la Salute in termini di investimento e non solo di costo: conquesta logica le Politiche sanitarie sono Politiche industriali e non solo Politiche assistenziali; il Sistema Sanitario è una ricchezza (oltre che una conquista democratica) e produce a sua volta ricchezza; l’investimento in salute delle iniziative del PNRR promette di dare, poi, ulteriore e definitivo impulso, pur nelle luci ed ombre di un sistema che non ha trovato ancora il suo assetto definitivo, soprattutto nella disomogeneità territoriale, vero “tallone di Achille” del SSN”. Giorgio Giulio Santonocito, Direttore Generale ASL Roma 5

PER ISCRIVERSI E ENTRARE GRATUITAMENTE CLICCARE QUI

www.romawelfair.it  (vedi programma)

https://mohre.it

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